sostegno agraria Viene chiamato s. (o tutore) ogni elemento utilizzato per sostenere le piante, particolarmente quelle giovani e quelle scandenti, o per proteggerle dall’azione meccanica del vento e della [...] da un’armatura di pali, canne o listerelle di legno e filo di ferro. Di uso comune sono s. dati da un fusto o da un ramo terminante a forcella, impiegati per impedire la rottura di rami sovraccarichi di frutta. diritto Amministrazione di s. Istituto ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] , provvedono a dare origine a nuovo periderma, che elimina i vecchi tessuti corticali, che si staccano a poco a poco dal fusto (ritidoma).
Gemme. - Come s'è detto, sui nodi, all'ascella del picciolo delle foglie, si trovano le gemme. Si sogliono ...
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Nome comune di alcune specie di piante erbacee del genere Salvia, e in particolare di S. officinalis (v. fig.), molto usata in cucina come erba aromatica. Il genere Salvia appartiene alla famiglia delle [...] riuniti in spicastri terminali. Tutta la pianta ha forte odore aromatico dovuto alla presenza nelle foglie e nel fusto di peli ghiandolari contenenti sostanze oleose. Alcune specie esotiche si coltivano per ornamento, e in particolare S. splendens ...
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Agraria
Operazione consistente nel saldare, cioè far concrescere, con una pianta, detta portainnesto o soggetto (in arboricoltura anche selvatico), una parte di un altro vegetale (detta nesto, oggetto [...] è detto a occhio o a scudetto, oppure di un rametto con una o più gemme, detto marza; il soggetto è dato da un fusto o da un ramo, in certi casi da una radice (i. di peonie, rose).
Le condizioni necessarie per la riuscita dell’i. (o attecchimento ...
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Arbusto (Punica granatum; v. fig.) detto anche melagrana o granato, della famiglia Litracee. È alto fino a 5 m, cespuglioso, con rami terminanti in una spina; ha le foglie opposte o fascicolate, di forma [...] ecc.), molto velenosi. La polpa dei semi si impiega per preparare gelati e sciroppi. Si usavano un tempo la corteccia del fusto e dei rami e la buccia del frutto, nonché i bottoni fiorali come astringenti (tannino); la buccia del frutto serviva anche ...
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Nome comune del genere Ficus, appartenente alla famiglia delle Moracee, e in particolare dell’albero Ficus carica (v. .) e dei suoi frutti. Il genere Ficus comprende 700 specie quasi tutte tropicali: sono [...] epifite, altre rampicanti per mezzo di radici avventizie; alcune sono eterofille, come Ficus pumila, che con la parte inferiore del fusto e dei rami principali striscia o si attacca a rocce e muri mediante abbondanti e piccole radici, mentre i rami ...
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Vicino Oriente antico. Botanica e zoologia
Maria Giovanna Biga
Marten Stol
Marco Bonechi
Botanica e zoologia
Botanica
di Maria Giovanna Biga
La vasta area del Vicino Oriente antico comprende zone [...] di non tenere conto di alcune piante esistenti ma poco usate. I tronchi, carbonizzati e non, di piante ad alto fusto quali querce, pini, abeti, cedri, che abbiano 50 o più anelli, possono anche essere sottoposti all'analisi dendrocronologica, usata ...
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CATALANO, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nato a Palermo l'8 dic. 1888 da Emanuele e Carolina Cocchiara, studiò e si laureò nella città natale in scienze naturali nel 1911 e mosse in quella università [...] e la foglia, la sua parte aerea essendo un sinfillo. L'affice vegetativo del germoglio non è dunque il generatore del fusto, ma risulta di un aggregato di fillopodi delle foglie più giovani, ancora senza fronda, ed è diverso strutturalmente dal cono ...
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Agraria
C. di colmata Zona di terreno depresso, delimitata da argini o da rialzi naturali, nella quale si lasciano liberamente espandere le acque di un fiume (per lo più a carattere torrentizio) perché [...] porta la canna e il meccanismo di otturazione, e che permette il maneggio e le manovre di puntamento; si divide in fusto, impugnatura, calcio. La c. dei fucili è generalmente di legno (ricavata da un sol pezzo), raramente di plastica, quella delle ...
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FORNAINI, Antonio
Maria Letizia D'Autilia
Nacque a Massa Cozzile in Val di Nievole (oggi Massa e Cozzile in prov. di Pistoia) il 20 genn. 1755 da famiglia agiata. Nel febbraio 1779 entrò nella Congregazione [...] cura ad interventi infrastrutturali, quali la costruzione di strade, la fabbricazione di case coloniche, la coltura degli alberi d'alto fusto. Alla diffusione di queste idee, soprattutto in Toscana e in Lombardia, contribuì con i suoi scritti il F ...
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fusto
s. m. [lat. fūstis «bastone»]. – 1. In botanica, la parte assile (detta anche caule) delle piante cormofite, che porta le foglie. Piante d’alto f., gli alberi che, nel governo dei boschi, si lasciano crescere liberamente fino alla maturazione,...
fusta
s. f. [voce di origine veneta, der. del lat. fustis «fusto»]. – Nel naviglio velico medievale mediterraneo, piccola galea, con diciotto o venti rematori per lato, e un solo albero a vela latina.