Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] del corpo e hanno la funzionedi secernere muco; nelle specie essendo la perdita di acqua attraverso la pelle un pericolo reale e costante, l'ispessimento dello strato corneo di grandezza variabile, da quella di un grano di miglio fino a interessare ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] di prevedere le necessità future e di effettuare preparativi in funzionedi fatti non ancora avvenuti, valutando la probabilità di che è contrario a una prospettiva reale; i corni, viceversa, sono La disponibilità di selce è molto variabile tra una ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] bidimensionale composto da unità simili a cellule. La funzionedi tale strato è quella di registrare l'immagine sotto forma di pattern globale di attivazione dell'intera popolazione di cellule. Ogni cellula di input invia un assone, che si dirama ...
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Anestesia
Germano De Cosmo
L'anestesia ha sempre avuto un fascino particolare e, a buona ragione, può essere considerata una delle più importanti scoperte del secolo scorso. L'anestesiologia ha mosso [...] a variabilità individuale ‒ allo stimolo chirurgico.
Nonostante l'argomento susciti considerevole interesse scientifico, si conosce ancora poco riguardo ai meccanismi d'azione degli anestetici sullo stato di coscienza e sulle funzioni cognitive ...
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Autoimmunità
Benvenuto Pernis
La funzione del sistema immunitario è quella di individuare le macromolecole estranee all'organismo e di attivare le difese idonee a eliminare sia queste, sia gli 'invasori' [...] di linfociti onnipotente, ma largamente sovradimensionata rispetto allo spazio reale del sistema immunitario, in favore didi attivazione delle cellule che hanno precisamente la funzionedidi particolari enzimi, il DNA che controlla la parte variabile ...
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Farmacologia clinica
Giovanni Apolone
Silvio Garattini
La farmacologia clinica (FC) è una disciplina scientifica che è parte integrante della farmacologia e si occupa dello studio dei farmaci e dei [...] grande specificità tra individui in termini divariabili personali non cliniche, come l'età si lega a un recettore, la funzione cellulare viene modificata in quanto ogni suo valore terapeutico in condizioni reali. Alla fase 4 appartengono formalmente ...
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Neuroscienze. Basi biologiche dell'intelligenza
Carlo Caltagirone
L'intelligenza è uno dei costrutti psicologici più ardui da definire e sintetizzare. Una definizione operativamente valida la descrive [...] cultura sarebbe privo direale utilità e i tentativi di ottenere prove di intelligenza prive di contenuti sociali e di ansia e di depressione, molte altre variabili possono influenzare il livello difunzionamento cognitivo, come un basso livello di ...
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Latte
Laura Pizzoferrato
Il latte è il prodotto della secrezione delle ghiandole mammarie funzionanti nelle femmine dei Mammiferi destinato ad alimentare la prole. Si presenta come un liquido bianco [...] reale, cereali, miele, soia garantiscono apporti nutrizionali superiori; mentre l'aggiunta didi siero. Infine, si ha la maturazione, o stagionatura: fase di durata variabile che richiede condizioni particolari diFunzioni ed attività biologica di ...
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Omeostasi
Fiorenzo Conti
Il fisiologo francese Claude Bernard (1813-1878) per primo sottolineò che nei Metazoi esistono due ambienti: l'ambiente esterno, nel quale è posto l'organismo, e l'ambiente [...] reale e circoscritta (per es., da una membrana, da una capsula connettivale, dalla cute) che possiede un ingresso (input), uno stato, e un'uscita (output) (fig. 3). Un concetto importante nella teoria dei sistemi è quello difunzionedi la variabile ...
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Demenza
Luigi Amaducci
Mario Falcini
Il termine demenza, derivato del latino demens, "uscito di mente", che nel linguaggio comune indica spesso genericamente stati di infermità mentale o insensatezza, [...] mansioni lavorative, alla capacità di compenso delle funzioni residue, alla diversa sensibilità pesano da un lato la reale capacità dell'alcolista di mantenere un'assoluta astinenza e divariabilità può essere riferibile sia all'erronea inclusione di ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...