SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] a riproporre in modo più adeguato il problema del referente. Tale tendenza di segno contrario non avrebbe tuttavia soltanto una funzionea partire da una lingua) e quasi-codici o pseudo-codici, cioè come correlazioni estremamente variabili, ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] più deboli della catena dell' elaborazione del linguaggio, e per questo sono i primi a risentirne quando qualcosa non funziona acquisizione della grammatica, definendo, per esempio, l'insieme variabile dei possibili referenti per i pronomi come "io" e ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] cerebrale non porti a un abbassamento globale e disordinato dell'efficienza della funzione cognitiva corrispondente, più o meno Bisogna ricordare inoltre che la sintomatologia afasica è variabile: la stessa parola che il paziente ha pronunciato ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] contiene due o più aggettivi, essi tendono a disporsi prima o dopo del nome secondo la funzione che svolgono:
(27 1Soggetto non obbligatorio. Quanto al soggetto, abbiamo due principali variabili:
(a) il soggetto può essere presente o omesso;
(b ...
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Linguaggio
Domenico Parisi
Raffaele Simone
Olga Capirci
Virginia Volterra
In senso generico, linguaggio è un termine che designa qualunque codice destinato a esprimere o comunicare significati. In [...] da un individuo a un altro, aventi la funzione di produrre uno stimolo. Molte specie animali hanno repertori più o meno complessi stesso, questo processo appare caratterizzato da grandissime variabili individuali che riguardano non soltanto i tempi, ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] primo luogo l’➔ accordo);
(b) gli affissi tendono a cumulare piùfunzioni;
(c) c’è una chiara differenziazione fra le (distinto in singolare o plurale, espresso in tutte le parti variabili del discorso), la persona (distinta in prima, seconda, terza, ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] assolvere alla funzione fondamentale di distinguere i diversi complementi (quindi, per es., non più dicere alicui «dire a qualcuno» le affricate palatali e dentali). Tali soluzioni, variabili nello spazio e estremamente instabili anche in un medesimo ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] tanto i due punti quanto il punto e virgola; più univoche le denominazioni della virgola, definita sospiro o sospensivo. Molteplici e variabili anche le funzioni assegnate a ciascun segno di punteggiatura: i due punti corrispondevano inizialmente ...
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Crittografia
Giancarlo Bongiovanni
La crittografia è la disciplina che studia le tecniche per trasformare un messaggio, detto testo in chiaro, in un altro messaggio, detto testo cifrato, che risulta [...] perché non sarebbe più sicuro.
Funzioni digest e firme digitali
Come si è detto, la crittografia a chiave pubblica può di supporto al lavoro di gruppo. In genere questi gruppi sono variabili nel tempo (per es., nuovi membri del gruppo si aggiungono e ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] ; Vanelli 2004: 209), dove x è una funzione interrogativa che contiene diverse variabili: è, cioè, una parola interrogativa che può hai detto a chi?
Di solito l’interrogativa parziale contiene una sola parola interrogativa. Se ne contiene più d’una, ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...