TERRITORIO
Corrado Beguinot
(App. IV, III, p. 625)
Il termine t. denota una porzione definita della Terra, di dimensioni più o meno vaste, con caratteristiche di tipo morfologico, ambientale, politico, [...] complesso, tanto più il sistema tende a complicarsi, inducendo nella propria struttura nuove variabili d'interazione e , Urban research methods, Princeton 1961; J. Gottmann, Megalopoli. Funzioni e relazioni di una pluri-città, Torino 1961; AA.VV., ...
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METROPOLITANE, AREE
Enzo Scandurra
Renato Gavasci
Massimo Grisolia
Francesco Filippi
Aurelio Marchionna
Renato Gavasci
Sempre più elevata è la percentuale di popolazione mondiale che è insediata [...] possono essere costituiti di 1, 2 o 3 veicoli con capienza massima variabile tra 100 e 300 passeggeri per treno. La velocità commerciale è compresa è sfavorevole al funzionamento del motore a combustione, che risulta più inquinante a carico parziale. ...
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ORGANIZZATIVE, TECNOLOGIE
Mario Lucertini-Daniela Telmon
Scienza della gestione e tecnologie organizzative. − La scienza della gestione è la disciplina che studia il comportamento di sistemi organizzativi, [...] 'organizzazione, in cui sono riassunte le più diffuse pratiche organizzative delle aziende statunitensi; i dettaglio che soddisfino i vincoli di funzionamento del sistema e siano in un sistema di adattarsi a input variabili, producendo gli output via ...
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GEOGRAFIA URBANA
Calogero Muscarà
Definizione. - Con la denominazione di geografia urbana s'intende un vasto campo di studi e ricerche relativi alla città esaminata come entità individuale, complessa [...] riferisce qui ai più semplici modelli sull'uso del suolo messi a punto da E. W. Burgess (ad anelli concentrici), da H. Hoyt (a settori) e da C. D. Harris ed E. L. Ullman (a nuclei multipli); a quelli che, con l'uso di molte variabili di natura socio ...
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INTERESSE (XIX, p. 378)
Giovanni CALO'
Giovanni DEMARIA
Carlo DE CUGIS
Pedagogia. - Nell'accezione più vasta, psicologica, è la disposizione favorevole dell'animo verso un certo oggetto, l'attrazione [...] è mutevolissima nei varî momenti del tempo: è cioè un fenomeno apiù direzioni.
Nel secondo modello di analisi dell'i. vengono, da variabile comportamento delle preterenze per la liquidità. Questa funzione agisce soprattutto sui saggi di interesse a ...
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STATISTICA AZIENDALE
Elvio Mattioli
La s.a. è una disciplina che utilizza il metodo statistico per trattare fenomeni di rilevanza aziendale. Per meglio intendere le caratteristiche della s.a. conviene [...] riferimento per descrivere il normale funzionamento del processo. Questo inoltre più opportune tecniche di campionamento (stratificato, a grappoli, apiù stadi) e con caratteristiche miranti ad accertare i legami tra le variabili che sono analoghe a ...
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MACRO- e MICROECONOMIA
Giovanni Demaria
Negli indirizzi classico e neoclassico, e specialmente in quelli culminati nei sistemi dell'equilibrio economico generale proposti dalla scuola di Losanna, le [...] da F. Y. Edgeworth aA. C. Pigou e più recentemente a J. R. Hicks e a I. M. D. logicamente a modelli teorici continuamente variabili, ossia a una curiosa delle varie specie di domande individuali in funzione dei varî redditi individuali ix1, dei varî ...
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SVILUPPO, Limiti dello
Roberto Vacca
L'esistenza di l. dello s., almeno della popolazione, fu già intuita da G. Botero alla fine del Cinquecento. Alla metà del Settecento R. Wallace, precorrendo T.R. [...] più tassi e la somma algebrica dei tassi relativi a un livello equivale alla derivata di esso rispetto al tempo. I tassi sono a loro volta funzionea regime del sistema dipende essenzialmente solo dai legami funzionali fra livelli, tassi e variabili ...
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Informazione, economia della
Claudio Sardoni
Una definizione ampiamente condivisa in e. della i. è la seguente: l'informazione di un soggetto è costituita dallo stock di dati posseduti sullo 'stato [...] In tal caso, l'incertezza sulle variabili concerne solo il verificarsi di errori apiù basso costo. L'informazionedisponibile è cresciuta, ma la sua bassa qualità, e quella di coloro che la percepiscono, fanno sì che i mercati continuano afunzionare ...
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Sviluppo economico
Massimo Tommasoli
(App. III, ii, p. 880; IV, iii, p. 562; V, v, p. 368)
Le origini dell'attuale sistema internazionale di cooperazione allo sviluppo risalgono alla fine degli anni [...] quale sono anche illustrate le funzioni e la natura degli organismi ausiliari a tutte le latitudini, senza tener conto delle variabili 77%) hanno rispettato l'obiettivo dello 0,7% più volte ribadito dalla comunità dei donatori.
Sul piano normativo ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...