(VII, p. 49; App. II, i, p. 409; IV, i, p. 288)
Una delle discipline scientifiche che maggiormente si è evoluta nel corso del 20° sec. è stata la b.; i risultati delle ricerche biologiche, a partire dagli [...] fonte di variabilità, grazie alla quale i processi selettivi possono procedere indefinitamente (postulato di Darwin, dimostrato vero in sede teorica e sperimentale).
Queste proposizioni possono essere enunciate in forma tecnicamente più rigorosa ...
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RIPRODUZIONE
Giovanni Chieffi
(XXIX, p. 398; App. III, II, p. 614; IV, III, p. 223)
Negli anni Settanta le conquiste della genetica avevano polarizzato l'attenzione soprattutto sugli aspetti molecolari [...] regolatore ambientale è il fotoperiodo. Questo, che è una variabile costante negli anni, sincronizza con precisione assoluta i cicli per gli androgeni, ne mima la funzione. In tal modo una delle funzionipiù importanti per l'attività riproduttiva, il ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] fattori (dimensioni, struttura chimica e modo di funzionare), né sui motivi per i quali certi più siti così vicini da essere trasmessi in blocco, cioè senza mai ricombinare (se in una certa sequenza di DNA molto breve esistono due siti variabili ...
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Sostanza che, prodotta da una cellula endocrina, cioè a secrezione interna, viene liberata nel circolo sanguigno, provocando risposte funzionali in cellule localizzate a varia distanza dalla sua sede di [...] e alla funzione delle gonadi; inoltre, contribuiscono in modo determinante è regolato in modo dinamico con oscillazioni temporali variabili (da pochi precede l’inizio della pubertà e diventa più evidente con il progredire dell’età, associandosi ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] δ in un tipo di recettore meno rappresentato, ciascuna delle quali è suddivisibile in una porzione variabile (detta isotipo è dotato di particolari funzioni effettrici: per es., le IgM Dapprima saggi genetici, e più recentemente saggi biochimici, ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] mediatori chimici; b) impulsi elettrici, variabili di frequenza ma non di intensità, in grado di attivare neuroni localizzati anche in aree distanti tra loro. In altre parole, i neuroni funzionanoin una rete di connessioni che sono decisamente più ...
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Con il termine b. dev'essere inteso, nel senso più ampio, qualsiasi processo produttivo che preveda l'utilizzo di agenti biologici, cellule o loro prodotti. Si tratta di una disciplina applicativa, caratterizzata [...] un tempo variabile, infunzione del protocollo d'immunizzazione utilizzato, si devono rendere i linfociti in grado di da cellule con dimensioni da 5 a 10 μm, e contengono più cromosomi (alcune specie fino ad alcune decine) deliminati da membrana ...
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(App. IV, i, p. 291; V, i, p. 378)
Le conoscenze acquisite sulla struttura e la funzione degli acidi nucleici (v. nucleici, acidi, App. IV e V; riproduzione, XXIX, App. III, IV e V; genetica, XVI, App. [...] transgenici si sta sviluppando sempre più, anche infunzione delle applicazioni biotecnologiche che questa del tipo VNTR (Variable Number of Tandem Repeats) sono molto variabili e contemporaneamente assai specifiche, nel senso che è molto bassa la ...
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Acqua
Ven Te Chow
John W. Boylan e Kurt Kramer
di Ven Te Chow, John W. Boylan e Kurt Kramer
ACQUA
Acqua di Ven Te Chow
sommario: 1. L'acqua in natura. a) La scoperta dell'acqua. b) Il ciclo idrologico. [...] in questa particolare dieta, 1.070 ml di acqua vengono necessariamente immessi nel corpo. L'altra fonte di acqua, quella bevuta, è molto piùvariabilefunzionanoin modo da richiamare più del 98% del sodio normalmente filtrato. Il sodio è il più ...
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Adattamento
Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
di Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
ADATTAMENTO
Adattamento fisiologico di Giorgio Morpurgo
sommario: 1. Introduzione. 2. L'adattamento fisiologico [...] perché la cellula abbia trovato utile disperdere i geni con funzioniin parti differenti del genoma. Non è possibile dare una specie (principio della variabilità); b) la variabilità è in parte ereditabile così che il figlio somigli più ai genitori che ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...