Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] x è un vettore che rappresenta le variabili caratteristiche del processo in esame, f una funzione vettoriale di x, e al primo membro secondo cui la natura è semplice, anzi quanto di più semplice può essere immaginato dal punto di vista matematico. ...
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Nel corso degli ultimi quindici anni le conoscenze sulla struttura e sulle funzioni della cellula, grazie agli sviluppi di nuove discipline quali la microscopia elettronica applicata ai materiali biologici [...] si articolano in diverticoli molto ramificati con l'aspetto o di canalicoli appiattiti o di tubuli più o meno contorti con diametro variabile tra i processi di mitosi e meiosi e la formazione e funzione di ciglia e flagelli.
Il nucleo. - Il nucleo, ...
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NUTRIZIONE (XXV, p. 85)
Aldo Mariani
Fisiologia della nutrizione. - I recenti progressi, in questo campo, sono scaturiti da un approccio multidisciplinare e integrato, discendente dallo sviluppo delle [...] più recentemente individuato anche nello stomaco e nel duodeno.
In effetti, il modello di interazioni fra assunzione di cibo, funzioni sopra dei bisogni per tener conto sia della variabilità individuale, sia della mancanza di precisione inerente alla ...
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PALEOANTROPOLOGIA (XXVI, p. 1; App. II, 11, p. 486)
Sergio SERGI
La preominazione (preumani e non preumani). - Nuove scoperte di primati fossili e la revisione del materiale già conosciuto hanno portato [...] in altre associazioni. La originaria molteplicità delle singole forme del tipo, dotate di particolari attributi di vitalità, condizionò l'evoluzione delle medesime fin dal loro apparire. La variabilità risultò così tanto più estesa quanto più ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] si trasformano in meccanismi offensivi (patogenetici), che tendono a compromettere più o meno gravemente la funzione dei tessuti per affrontare uno studio sistematico di tutte le variabili coinvolte. Prendendo come esempio la suscettibilità genetica, ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] funzione del TCRAB. Le catene A e B del TCR sono composte da una regione costante e da una regione variabile inducono di conseguenza una risposta antigenica molto più rapida di quella che si avrebbe in loro assenza. Il problema principale di questa ...
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Vita, origine della
Renato Fani
Matteo Brilli
Dalla seconda metà degli anni Novanta del 20° sec., gli studi sull'o. della v. sulla Terra hanno ripreso notevole vigore, principalmente grazie all'enorme [...] e coinvolto nei più importanti processi cellulari, in particolare nell'organizzazione, struttura e funzione dei ribosomi. La vale a dire contenenti quantità variabili di ribonucleotidi e di desossiribonucleotidi, e che in quelle molecole vi sia ...
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TERMODINAMICA (XXXIII, p. 573)
Mario Ageno
Donato M. Fontana - Gino Parolini
Il secondo principio della termodinamica in biologia - Per la generalità dei suoi principi, la t. costituisce lo strumento [...] Xi(XK) sia funzione pari o dispari rispetto al tempo.
Qualora i fenomeni considerati si svolgano in presenza di campo magnetico con induzione magnetica B o in sistemi rotanti con velocità angolare w, o comunque con variabili di stato gi dispari ...
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Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] arricchimento della teoria, fornendo una spiegazione razionale della variabilità individuale e del processo di selezione (v. evoluzione taxa infunzione della durata della loro esistenza. Egli elaborò curve di sopravvivenza di taxa, per lo più generi ...
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La b. si occupa dell'applicazione di metodi matematici per descrivere dal punto di vista qualitativo e quantitativo il comportamento di sistemi biologici. A tal fine il compito del biomatematico consiste [...] tipicamente infunzione del tempo e dello spazio, ma potrebbe essere necessario introdurre altre variabili indipendenti intercellulare dipende da quello che succede a una scala ancora più piccola, il livello subcellulare, e quindi dai fenomeni che ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...