CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] , commen o e personaggio allo stesso tempo ed è trattato con grande efficacia, pur senza ricorrere all'uso del fugato che invece appare spesso negli oratori per sottolineare i momenti di maggiore tensione drammatica. Non meno importante fu il suo ...
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CONFIGLIACHI, Pietro
Stefano Ramazzotti
Nacque a Milano il 7 novembre 1777 da Felice e da Francesca Borsieri. Studiò prima privatamente, poi nelle scuole arcimboldiche di S. Alessandro in Milano, dirette [...] che la memoria fosse opera del Configliachi. La scoperta effettuata da A. Ratti, bibliotecario dell'Ambrosiana, il futuro Pio XI, ha fugato ogni dubbio circa l'identità dell'autore (Memorie d. R. Ist. lomb. di scienze..., s. 2, XXXIV [1901], pp. 450 ...
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FARINA, Carlo
Rodolfo Baroncini
Nacque a Mantova, verosimilmente tra il 1600 e il 1605. Mancano notizie certe sulla sua origine familiare e sulla sua formazione. Si deve ricordare comunque che alcuni [...] ricorrere troppo frequente di cadenze perfette (Apel, 1974). Altresì scarsa appare l'attitudine allo svolgimento tematico: il trattamento fugato di un motivo, che informa positivamente le sonate del Rossi (1613) e di G.B. Buonamente (1626), sembra ...
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REGIA.
Bruno Roberti
Rodolfo Sacchettini
Marco Stacca
– Cinema. La regia ‘digitale’. Teatro. La parabola del teatro di regia. Regia e teatro postdrammatico. Ai confini del teatro: la regia degli anni [...] , una volta completata l’opera iniziata nel primo atto, veniva pugnalato a turno dagli altri personaggi, durante il fugato finale; nel Ballo in maschera (Barcellona, 2002) postfranchista, «l’orrido campo» di Ulrica era in realtà un bordello ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] o meno lunga di recitativi, di arie e di duetti; la composizione è chiusa per lo più da un coro in stile fugato o da un corale. Infine nelle ultime cantate Bach approfondisce e affina l'espressività del recitativo e delle arie, accogliendo sempre più ...
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Jazz
DDiego Carpitella
di Diego Carpitella
Jazz
sommario: 1. Problemi di definizione. 2. I precedenti del blues. 3. Il blues. 4. Excursus storico. 5. Il modello e le repliche. □ Bibliografia.
1. Problemi [...] il dubbio se e fino a che punto sia valida l'utilizzazione di dati extramusicali nella contestualizzazione del jazz. Dubbio subito fugato, date le connotazioni del tipo di musica, non ‛pura', ma collegata ad altre norme di vita e sociali. Non sarebbe ...
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DURANTE, Francesco
Daniela Tortora
Nacque a Frattamaggiore (Napoli) il 31 marzo 1684 da Gaetano ed Orsola Capasso. Il padre era un umile cardatore di lana e svolgeva mansioni di sagrestano presso la [...] per tastiera. Ciascuna sonata risulta costituita da una coppia di movimenti: lo Studio solitamente assai esteso ed in stile fugato, il Divertimento assai più breve e generalmente a due voci o in stile accordale, tenuti insieme dalla medesima tonalità ...
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Vedi PAESTUM dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PAESTUM (Παιστός, Ποσειδωνία, Ποσειδωνιάς, Παῖστον; Posidonia, Paestum)
P. Zancani Montuoro
Oggi frazione del comune di Capaccio, in provincia di Salerno, sui [...] tradizioni, non doveva essere ancora del tutto spento.
La chiesa è suddivisa in tre navate da colonne sormontate da un fugato d'archi e presenta nel transetto rialzato tracce del primitivo altare: le colonne ed i capitelli della navata e quelli più ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] il potere dei nobili, la filosofia avrebbe potuto svolgere il suo compito primario "in soccorso dei governi". Essa aveva fugato le ombre della superstizione e permesso alla vera religione, separata dalla gestione del potere e riscattata dall'antico ...
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Pio VIII
Giuseppe Monsagrati
Terzo di otto figli (e secondo maschio), Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761, dal conte Carlo Ottavio e dalla contessa [...] Pio VIII, annunziata all'atto dell'elezione, collocando il nuovo papa nel filone di un moderato riformismo, aveva appena fugato. "Che Iddio ispiri a Pio VIII la decisione di accordare ai suoi sudditi il Codice civile francese", annotava più scettico ...
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fugato
agg. e s. m. [der. di fuga]. – In musica, di stile o procedimento che s’ispira ai caratteri della fuga ma con assoluta libertà di movimenti formali. Come sost., lo stesso componimento svolto in tal modo.
fugare
v. tr. [dal lat. fugare, der. di fuga «fuga»] (io fugo, tu fughi, ecc.). – 1. letter. Mettere in fuga: f. il nemico. Più com., mandare via, dissipare: il vento fuga le nuvole; spec. in senso fig.: f. le preoccupazioni, i cattivi pensieri,...