GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] moderno tien conto e che gli dànno, elaborati e composti in forme d'arte, la fisionomia architettonica.
L'orto, il frutteto, il giardino utilitario tendono a fondersi con quello ornamentale. Il quale non rifugge più come alla fine del secolo scorso ...
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MANTOVA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di [...] di 218.291 ettari, di cui 186.909 a seminativi, 18.724 a prati e a pascoli permanenti, 3709 a vigneti, frutteti, gelseti; di 3331 ettari è la superficie del terreno improduttivo (canneti). I terreni occupati da fabbricati, da strade e da acque ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] semplici o con piante legnose (89,2%), quindi da prati permanenti (4,2%) e da colture legnose specializzate (3,3%, specie viti e frutteti), mentre invece scarsi sono i boschi (appena il 2,5%), gl'incolti produttivi (0,5%) e i pascoli (0,3%). Tra le ...
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Città svizzera, una delle più progredite ed attive: certo deve ciò alla sua fortunata posizione geografica che l'ha resa da secoli un centro di scambî e d'interessi internazionali. Essa sorge, infatti, [...] da stranieri. Il suolo è quasi tutto produttivo (l'81,9%) ed è coltivato a campi, praterie, vigneti e frutteti, mentre la zona del Dinkelberg è coperta di bellissimi boschi. Tutte le industrie sono rappresentate, ma specialmente quelle alimentari ...
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GORIZIA (A. T., 24-25-26)
Giulio LORENZETTI
Pier Silverio LEICHT
Amedeo TOSTI
Claudia MERLO
Pier Silverio LEICHT
Città della Venezia Giulia, capoluogo della provincia omonima (v. appresso), con [...] superficie agraria-forestale, con prevalenza del bosco ceduo di latifoglie; vengono quindi gli arativi e infine i vigneti, gelseti e frutteti. Tra le piante erbacee la più diffusa è la patata, che viene esportata in quantità notevole, il raccolto del ...
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La proliferazione della città
Richard Ingersoll
Nel corso del 20° sec. l’urbanizzazione ha sostituito il processo millenario di formazione delle città. Il concetto classico di centro urbano come struttura [...] note con il nome generico di case usoniane, a ognuna delle quali viene assegnato mezzo acro di terra destinato a frutteto o giardino. Broadacre city è probabilmente la prima visione estetica di ciò che sarebbe diventato lo sprawl americano. In questo ...
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Massimiliano Fuksas
Città
La metamorfosi costante dello spazio urbano
La città del nuovo millennio
di Massimiliano Fuksas
17 giugno
Si inaugura a Venezia la settima Mostra internazionale di architettura [...] viene fatta oggetto di interventi decisivi. La palude e il deserto lasciano il posto a campi irrigati, pascoli e frutteti. L'economia delle città mesopotamiche si accresce, benché trattenuta dai numerosi conflitti che dilagano tra le varie città ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Vicino Oriente ed Egitto
Willem van Zeist
Lucio Milano
Daniele Morandi Bonacossi
Le origini e i primi sviluppi
di Willem van Zeist
I dati archeobotanici [...] rialzata e degradante, dove la falda d'acqua era povera di sali e facilmente raggiungibile con i pozzi. Orti e frutteti, che avevano bisogno di molta acqua e in misura costante, sfruttavano spesso l'ombra dei palmizi che riduceva l'evaporazione ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Robert Halleux
Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Il problema [...] della riforma di Benoit di Aniane. In questa pianta comparivano tre giardini, uno di ortaggi con diciotto piante, un frutteto adibito a cimitero con quindici alberi e un herbularium medicinale con sedici piante. I faseoli (fagiolini) si trovavano ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo romano
Nadia Agnoli
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Fonti scritte e testimonianze archeologiche concorrono a ricostruire in modo soddisfacente [...] devono essere interpretati i giardini che talvolta circondavano il sepolcro (cepotaphia), horti lussureggianti con fiori e frutteti (pomaria), proprio come desiderava Trimalcione per la sua tomba. Alcuni edifici sepolcrali erano dotati di spazi ...
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e ‹bãli̯ö′› s. f., fr. [dal lat. mediev. banleuca, cioè bannum leucae «bando di una lega»]. – 1. Nel medioevo, la giurisdizione cittadina sul territorio fino a una lega dalla città e, poi, il territorio stesso. 2. a. I sobborghi di Parigi, spesso...