La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] può essere interposto tra verbo modale e infinito: puoi non rispondere. Inoltre, ci sono casi di periodi biclausali (specialmente con doppiafrase causale) in cui il non nega non il primo predicato ma il secondo:
(34) non sono venuto qui per parlare ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] di p., di regola tre o quattro, alla fine di una frase o anche nel mezzo, indica che il discorso è stato interrotto volutamente i due p. morti (corsa dello stantuffo) è uguale al doppio del raggio di manovella. Il p. morto più lontano dall’albero ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] aream > aia, cŏrium > cuoio, -arium > -aio (fornaio, ecc.). Doppio è l’esito di -sj- (Castellani 1980: I, 222-244): da un lato la e /ʤ/ iniziali di parola isolata (o di frase) e in posizione postconsonantica. Questa vicenda linguistica e ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] ’avverbio locativo (non ci voglio andare); vi ha la stessa doppia valenza (vedi gli esempi nella tab. 1).
Infine, non cercata nel contesto. Così se mi trovo in un negozio e pronuncio la frase me ne dia un chilo, non dico di che cosa vorrei comprare ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] , non ti faccio
(22) * l’aranciata, non bevo mai
Le frasi (21) e (22), senza clitico di ripresa, sarebbero infatti possibili nel l’ordine normale SVO. Casomai, si ha una doppia presenza del costituente: una volta rappresentato – e anticipato ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] quali va aggiunto l’avverbio mica, non è interpretata come doppia negazione equivalente a un’affermazione di verità, come in logica Giovanni, ma Maria
Il soggetto può essere negato anche tramite una frase scissa, come in:
(11) e. non è Giovanni che ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] ; si veda anche Brunet 1980: 157-159):
(52) ho lasciato l’auto in doppia fila [l’auto = «la mia auto»]
(53) come stanno i figli? [ ’anafora proprio in (63) può riferirsi solo al soggetto della frase in cui occorre (per es., al soggetto di abbia visto, ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] : tanto essa è bella
Si noti come in (5) la seconda frase ‘trasformata’ sia connessa alla prima da e, una congiunzione coordinante ma all’interno di unità discorsive maggiori (marcate dalla doppia sbarra). Benché ciascuno di essi abbia una propria ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] e 29).
Associati ad altri connettivi, anche e pure conferiscono alle frasi introdotte una sfumatura concessiva:
(30) Il nodo ancora da chiarire (bi-proposizionali: ➔ correlative, strutture) a doppia marca – non necessariamente lessicale: il futuro ...
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doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; avere d. razione; prendere d. dose;...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...