La sua nascita (12 gennaio 1562) assicurò la continuazione della dinastia ed evitò che la successione si trasferisse al ramo Savoia-Nemours. Nella corte, sotto gli occhi di sua madre, Margherita di Valois, [...] all'ira di Spagna. E dové implorare il perdono.
Era ancora cocente l'umiliazione, quando, nel dicembre 1612, moriva FrancescoGonzaga, duca di Mantova. C. E., nonno di Maria, figlia del duca defunto, impugnò la spada per difendere i secolari diritti ...
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BORGIA, Lucrezia - È una delle figure femminili più avventurose e più discusse del Rinascimento italiano; intorno alla quale, come a poche altre, si sono appuntati gli sguardi di narratori e di studiosi, [...] 'amore è rimasto il ricordo, caso che rappresenta più che altro un personale ripicco sulla rivale Isabella Gonzaga: quello di aver attirato a sé FrancescoGonzaga, col quale i suoi rapporti non uscirono mai da un discreto riserbo.
Il 1512, in seguito ...
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GAGLIANO, Marco da
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore, nato a Gagliano (Firenze) verso il 1575, morto a Firenze il 24 febbraio 1642. Ancora fanciullo fu condotto dal padre, Zanobi (sconosciuto è tuttora [...] scenica, che da circa vent'anni si veniva svolgendo nel seno della corte medicea, nel 1608, chiamato a Mantova da FrancescoGonzaga, si pose subitamente tra i maestri del nuovo stile con la composizione di una favola pastorale: Dafne, su testo del ...
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GIAN CRISTOFORO Romano
Adolfo Venturi
Scultore, architetto, orefice e medaglista. Figlio dello scultore Isaia da Pisa, nacque nel 1470 (?), morì a Loreto nel 1512. S'incontra a Ferrara nel 1490 intento [...] , la cui effigie tramandò in una medaglia. A Mantova lavorò probabilmente il busto in terracotta di FrancescoGonzaga, disegnò la porticina dello studiolo della Marchesana, come l'arca marmorea della beata Osanna Andreasi; e mise mano al mausoleo ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] di O. Rinuccini già musicato presso la Camerata) e rappresentata a Mantova nel 1608 per gli sponsali di FrancescoGonzaga con Margherita di Savoia, si nota l'efficacia dell'incoraggiamento dato da Monteverdi alla varietà del quadro operistico. Il ...
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PIEMONTE (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Piero BAROCELLI
Armando TALLONE
Ferdinando NERI
Giulio BERTONI
Anna Maria BRIZIO
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Situazione, rilievo, morfologia. - Il Piemonte occupa la sezione occidentale [...] Francia. Rimaneva ancora il Monferrato, al quale Carlo Emanuele I appuntò le sue mire.
Alla fine del 1613 moriva FrancescoGonzaga duca di Mantova e marchese di Monferrato, lasciando dal suo matrimonio con Margherita di Savoia una figlia, Maria, in ...
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. Celebre famiglia di pittori che inizia e suscita, dai primi decennî del '400 ai primi del '500, la nuova e gloriosa pittura veneziana. Iacopo nato, si crede, nei primi anni del sec. XV da Niccolò battistagno, [...] da Palazzo ducale, con scale e loggiati e altane venezianissime. Sappiamo da una lettera di Gentile Bellini al marchese FrancescoGonzaga del 1493, che Iacopo aveva fatto addirittura "el retracto de Venetia" e un altro particolarmente di piazza S ...
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Si chiama corsa, in senso lato, lo spostarsi veloce sul suolo d'un essere o d'un veicolo; in senso stretto, riferendosi all'uomo, s'intende per corsa il progredire rapido, tale che in nessun momento i [...] le prove ginniche delle "Forze d'Ercole", tra le quali anche la corsa era compresa. A Mantova, sotto Gian FrancescoGonzaga, nella casa detta La Giocosa, dedicata agli sport, Vittorino da Feltre curava che i giovani si addestrassero nella corsa ...
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Città della Francia nordorientale, 55 km. a S.-SE. di Lilla e a 53 m. s. m., nel dipartimento del Nord, presso la riva destra della Schelda, in parte canalizzata, dove sbocca in questa il canale di Saint-Quentin. [...] mandando in Germania Bernardino Carvajal, cardinale di Santa Croce. Ma fu soprattutto decisiva l'azione spiegata allora da FrancescoGonzaga, marchese di Mantova, che temeva una lotta aperta tra Francia e Impero, perché principe dell'Impero, e perché ...
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Si ritiene che questo vocabolo derivi da buffa, "burla" o "beffa". Così il Sacchetti (Nov. X): "Quanti sono i trastulli di buffoni e diletti che hanno li signori! Per altro non son detti buffoni, se non [...] e Mariolo.
Non mancarono, in quell'epoca, le donne "buffone". In una lettera del 3 ottobre 1508 del marchese FrancescoGonzaga alla moglie si parla di "femmine giullaresse". Nel sec. XV si conosceva una Paoletta, buffona della regina di Napoli ...
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cagnolo2
cagnòlo2 (letter. cagnuòlo) s. m. [der. di cane1, cagna; nel sign. 4, da cane del fucile]. – 1. Piccolo cane; più com. in questo senso il dim. cagnolino. 2. Altro nome region. dell’uccello quattrocchi. 3. Moneta di mistura di Gian...