Letterato (Firenze 1484 - Roma 1556). Servì il Sadoleto nella Segreteria dei brevi; ebbe egli stesso questo ufficio sotto Giulio III, Marcello II e Paolo IV, e fu canonico di S. Maria Maggiore. Lasciò [...] alcuni capitoli burleschi, alla maniera del Berni, suo amico, e qualche componimento latino. ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] amicorum" reso famoso dal Grolier (179). Non è da meno Francesco Barbaro: al Traversari in visita a Venezia dona addirittura due dopo vietano la ristampa e la vendita delle rime del Berni (389). Poca cosa invero rispetto alla imponente produzione ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] , di Luigi Manzini, di Virgilio Malvezzi. Un altro Baba, Francesco, considerato dal punto di vista tecnico il miglior stampatore alla metà del secolo, stampa opere letterarie (Berni, Marino, Achillini), ma anche storiche ed erudite. Per alcuni ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] Alludiamo in particolare a Marco Cademosto e a Francesco Maria Molza, entrambi settentrionali, ma operosi nella Roma quindi, almeno in potenza, raggiungibili pure dall'Aretino e dal Berni, e tuttavia, contro le aspettative, forse persino più filo- ...
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Letterati, poeti, narratori, pubblico nella Venezia dell’Ottocento
Gilberto Pizzamiglio
Neoclassicismo veneziano
«Vorrei mandarvi qualche nuova letteraria: ma dove pigliarla? Poiché qui ce n’è sempre [...] arginare, per di più in coincidenza con la visita dell’imperatore Francesco I, nei confronti del quale pure non manca qualche cenno satirico l’ispirazione burchiellesca sempre presente, insieme a Berni, nella tradizione poetica veneziana, e dove si ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] Orlando innatnorato e i biasimi per il rifacimento con cui il Berni aveva mutato quel poema, e con l'esaltazione dell'Orlando alcuni decenni fa; la biografia e la figura di Francesco Colonna sono ancora da ricomporre e la sua Hypnerotomachia attende ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] un Doni.
Con elegante brevità il Panerazi, in un articolo su Anton Francesco Doni, scriveva: «Una volta di più è vero che il primo poesia d'arte, cit., pp. 271-272. E quanto al Berni, si vedano sopra tutto alcune note e citazioni del Flora nella ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] t'apristi? (XXXIII 64-66); e la famosa t. che chiude il primo discorso di Francesca (V 106-108); e ancora IX 46-48, XXX 118-120, Pd I 115- Leopardi, I nuovi credenti); contemporaneamente il Berni stabilirà la tradizione del capitolo appunto bernesco ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] avendo a modelli poetici Dante, Petrarca, Ariosto e Berni. In S. Apollinare il G. scrisse anche (1691 ed Edizione nazionale del carteggio di Ludovico Antonio Muratori, IV, Carteggio con Francesco Arisi, a cura di M. Marcocchi, Firenze 1975, pp. 148- ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] fido. che già nel 1598 veniva imitato, fin nel titolo, da Francesco Contarini con la sua pastorale La fida ninfa. Per tutto il Seicento poesia rusti- cale: Lorenzo de' Medici, Luigi Pulci, il Berni della Catrina e il teatro dei Rozzi. Ma che le sue ...
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burlesco
burlésco agg. [der. di burla] (pl. m. -chi). – Di burla, fatto o detto per burla, canzonatorio, scherzoso: tono b.; con modi b.; gli fece un inchino b.; anche come s. m.: prendere in b., mettere tutto in b., finire nel b. (lo stesso...
caudato
agg. [der. del lat. cauda «coda»]. – 1. Fornito di coda, per lo più in denominazioni partic. e fig.: stella c., la stella cometa; in anatomia, lobo c., piccolo lobo del fegato (detto. anche lobo di Spigelio), situato posteriormente...