Architetto, pittore e incisore (Parigi 1530 circa - ivi 1604). Si recò da giovane a Roma, dove fece disegni di molti monumenti antichi, formando con le sue incisioni il volume I vestigi delle antichità [...] (1577). Nel 1582 dedicò a Maria de' Medici le Vues perspectives des jardins de Tivoli. Architetto di corte, lavorò a Fontainebleau, alle Tuileries, al Louvre; trasformò, per Enrico IV, in un giardino a terrazze digradanti di gusto italiano il parco ...
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Pittore (Valenciennes 1785 - Parigi 1861). Formatosi all'École des beaux-arts di Valenciennes, fu poi allievo e seguace di J.-L. David. Dipinse composizioni accademiche, quadri storici e religiosi e ritratti, [...] beaux-arts; La morte di Britannico, 1814, Digione, Musée des beaux-arts; Lapidazione di Saint-Étienne, 1817, Parigi, Saint-Étienne-du-Mont). P. eseguì anche 23 quadri mitologici nella galleria di Diana (1824 circa - 1835, castello di Fontainebleau). ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi (Firenze 1495 - Parigi 1540). Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo [...] , duomo). Nel 1530 si recò in Francia, dove fu pittore ufficiale della corte e lavorò alla decorazione del castello di Fontainebleau (Galleria di Francesco I, in collab. con F. Primaticcio, 1532-37). A Parigi eseguì la Pietà (Louvre); tra le ultime ...
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Storico dell'arte italiano (L'Aquila 1925 - Ocre 2019). Laureatosi a Roma con P. Toesca, ha fatto parte della redazione originaria della rivista Paragone. Professore di storia dell'arte medievale e moderna, [...] pubblicato contributi di ampia visione storica e metodologica, che testimoniano una precoce attenzione a cruciali eventi artistici (Fontainebleau e la maniera italiana, in collab. con R. Causa, 1952; il fondamentale La pittura italiana delle origini ...
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Pittore (Parigi 1686 - Beauvais 1755), uno dei più noti animalisti francesi del sec. 18º. Allievo di N. Largillière, dopo un esordio come ritrattista si dedicò alla natura morta e alle scene di caccia [...] della manifattura di Gobelin dal 1736, ideò diverse serie di cartoni (Le cacce di Luigi XV, 1733-46) in parte a Fontainebleau e a Compiègne. Anche il figlio Jacques-Charles (Parigi 1720 - Losanna 1778) fu pittore di nature morte (Natura morta e ...
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Orafo, scultore e scrittore d'arte (Firenze 1500 - ivi 1571). Di natura irrequieta e violenta, ebbe una vita avventurosa, segnata da contrasti, passioni, delitti, per i quali fu spesso costretto all'esilio [...] Vienna, Kunsthist. Mus.), anche, per la prima volta, opere di grande formato (rilievo in bronzo con la cosiddetta Ninfa di Fontainebleau, 1543-44, Louvre). A Firenze, ben accolto da Cosimo I, ebbe l'importante commissione del Perseo per la Loggia dei ...
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Pittore (Parigi 1606 - ivi 1656). Figlio di Étienne (Parigi 1583 circa - ivi 1643 circa), che era stato pittore in Polonia, fu assai presto avviato allo studio della prospettiva e dell'architettura. Nel [...] . Le sue opere più antiche sono alcune incisioni e qualche disegno, dove un acuto interesse per la cultura manieristica di Fontainebleau è trasferito in un linguaggio più moderno, alla Vouet. In seguito, influenzato da N. Poussin, si volse verso il ...
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Pittore (Anversa 1505 circa - ivi 1575). Allievo e collaboratore del padre, Quentin, fu accusato di eresia e bandito da Anversa (1544); viaggiò in Italia e dimorò probabilmente in Francia. Nel 1558 è nuovamente [...] , preferì soggetti tratti dalla storia, dalla leggenda, dall'Antico Testamento (Flora, 1559, Amburgo, Kunsthalle; Elia e la vedova di Zarepta, 1565, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle; ecc.), nei quali è palese l'influsso della scuola di Fontainebleau. ...
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Famiglia di pittori, di origine fiamminga, attivi in Francia nei secc. 17º-18º. Jacob (Sluis 1614 - Parigi 1670), figlio e allievo del pittore di genere Jan (n. Sluis 1585), lavorò ad Amsterdam (1642-62) [...] e a Londra (1737-42). Dipinse quadri storici e religiosi e ritratti; restaurò i dipinti della galleria di Francesco I a Fontainebleau. Charles-André, detto Carle (Nizza 1705 - Parigi 1765), fratello di Jean-Baptiste, fu con lui a Roma e a Parigi; qui ...
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AVONDO, Vittorio
Franca Dalmasso
Nacque a Torino il 10 ag. 1836. Il padre, professore di diritto all'università, lo voleva avviare all'avvocatura; ma l'A. a 15 anni lasciò gli studi per la pittura, [...] in Olanda e in Belgio, e, nel 1855, andò a Parigi: all'Esposizione universale ammirò Corot e i paesisti di Fontainebleau, Rousseau, Huet e specialmente Daubigny. Il soggiorno parigino fu determinante: al ritorno a Ginevra si scostò dal Calame e ...
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arazzeria
arazzerìa s. f. [der. di arazzo]. – 1. L’arte di fare gli arazzi, e il luogo dove si tessono o si custodiscono: l’a. di Bruxelles, di Fontainebleau. 2. Complesso di arazzi.