L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] parla in questo caso di flessione di tipo contestuale, in opposizione alla flessione di tipo inerente (vedi Thornton che nel caso in cui sia presente più di un antecedente nominale valgono le stesse regole viste sopra per l’accordo degli aggettivi ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] si è anticipato, l’italiano conserva in questo ambito una flessione di caso: le forme oggetto differiscono da quelle soggetto nell , se l’oggetto è rappresentato da un ➔ sintagma nominale pieno (cioè non costituito da pronomi), il participio resta ...
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Insieme ai nomi, i verbi e gli avverbi, gli aggettivi sono una delle classi aperte di parole dell’italiano. Essa può essere suddivisa nelle due sottoclassi degli aggettivi qualificativi (che denotano per [...] italiani possono essere classificati sulla base della flessione. In questo senso, è possibile importante osservare l’ordine fra i diversi modificatori in un sintagma nominale. È stato osservato che in molte lingue gli aggettivi appartenenti ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] sono parti invariabili del discorso, e come tali non hanno flessione e non si accordano con altri elementi della frase (in ciò di tipo locativo fra il predicato tenere le mani e il nominale che la accompagna (la schiena), ed è quest’ultimo che ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] o che sostituiscono (nel caso dei pronomi) e la loro flessione è uguale a quella degli aggettivi a quattro desinenze della un’altra persona in (36), in modo tale che il sintagma nominale sia interpretato come «il libro tuo e non quello di un altro ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] participio e il ➔ gerundio. Le forme indefinite hanno una flessione limitata: quanto all’infinito e al gerundio, si può il nucleo di una frase associando a sé gli elementi nominali indispensabili (detti argomenti o, da Tesnière, attanti), in un ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] tabb. 1, 2, 3 e 4 si dà un prospetto della flessione dei vari indefiniti, a seconda che abbiano valore di determinante del nome anche le relative che abbiano come antecedente un sintagma nominale contenente un indefinito del tipo ogni, tutto, ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] tra soggetto e oggetto: Mario si lava / si è lavato.
Nella ➔ flessione le desinenze si aggiungono o alla radice o al tema, che varia, più prefissi e di uno o più affissi a una base nominale) costruiti con i prefissi in- (burro → imburrare, pasticca ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] verbi essere o fare può avere come antecedente un predicato nominale o verbale e riferirsi alla proprietà o attività da flette per genere e numero; alcune classi conservano anche una residua flessione di ➔ caso (vedi anche ➔ neutro).
Il pronome si ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] predicato, e in particolare dalla ➔ flessione verbale (➔ coniugazione verbale).
Attraverso l’integrazione ci dimentichiamo delle cose più importanti
Il predicato, sia verbale che nominale, può essere modificato con verbi modali (➔ modali, verbi). In ...
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nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente alla categoria del nome inteso...
flessione
flessióne s. f. [dal lat. flexio -onis, der. di flectĕre «piegare», part. pass. flexus]. – 1. L’atto di flettere, di piegare; con questo sign. attivo, quasi esclusivam. con riferimento agli arti: f. di un dito, f. delle braccia,...