INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] per il passivo; e′) vocali radicali e suffissali soggette a gradazioni; c) riduzione nel sanscr., anche maggiore che per la flessionenominale, di forme multiple in confronto al vedico: forme d'infinito, da 12 a una; di gerundio da 3, comunemente a ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
*
F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] espiratorio che ha avuto notevoli conseguenze nel dominio fonetico ha portato nel dialetto sud-occidentale prima alla riduzione della flessionenominale a due casi (nom. sing. asp da *aspah obl. sing. aspē da *aspahya, nom. pl. asp da *aspāh obl ...
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MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] ripieghi sintattici come in habere habeo "avrò"; maggiore stanchezza morfologica di tutti i morfemi della flessionenominale. Espansione in parte morfologica si può documentare nella vitalità delle categorie di determinato e indeterminato ...
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SLAVI
Giovanni Maver
. I. Il nome. - Come per i nomi di altri popoli, o gruppi di popoli, così anche per il nome degli Slavi (russo Słavjane, polacco Słowianie, cèco Slované, serbocroato Slaveni e Sloveni, [...] ha conservato le caratteristiche musicali dell'antico accento indoeuropeo, pur avendolo, anch'esso, fortemente alterato.
La flessionenominale slava presenta un carattere estremamente conservativo, e, per quanto nel periodo tra lo slavo comune e le ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] "apice".
Anche nella morfologia (della sintassi si sa poco) si riscontrano tratti arcaici. Il duale è conservato; la flessionenominale sembra abbia più distinzioni casuali del greco benché questo sia ancora discusso. Certamente nel plurale vi è una ...
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GENITIVO (fr. génitif; sp. genitivo; ted. Genitiv; ingl. genitive)
Giacomo Devoto
Caso (v.) della flessionenominale destinato a rappresentare fondamentalmente un rapporto d'appartenenza sia al soggetto [...] sia all'oggetto e quindi la determinazione di un altro sostantivo: in italiano amor di figlio, amor di patria.
Il nome di genetivus dato dai grammatici latini deriva da una falsa interpretazione del greco ...
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NOMINATIVO (fr. nominatif, sp. nominativo; ted. Nominativus; ingl. nominative)
Giacomo Devoto
Caso (v.) della flessionenominale che rappresenta il soggetto. Dal latino nominativus (casus), che traduce [...] i grammatici antichi, gli altri casi si sarebbero formati, inclinandosi.
La posizione del nominativo come caso rappresentativo della declinazione non si perpetua nel latino volgare. Le forme nominali romanze riposano normalmente sull'accusativo. ...
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LOCATIVO
Giacomo Devoto
. Espressione moderna per indicare un caso (v. caso: I casi grammaticali) della flessionenominale, conservato in latino (domi) e in greco (οἴκοι), solo in frammenti irrigiditi; [...] ma comune un tempo alle lingue indoeuropee e indicante il rapporto di stato in luogo o il corrispondente rapporto di tempo ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] innanzi a vocale palatale: logudorese [ˈkεːna] «cena», campidanese [ˈkitːsi] «presto» < citi(us); e di -s nella flessionenominale e verbale, a cui si accompagna epitesi vocalica (logudorese [sɔs ˈkaːnεzε] «i cani», [ˈkantaza] «(tu) canti») e di ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] non implica l’accoglimento del fonema /y/, così come il ted. Länder (plur. di Land) non arricchisce la flessionenominale dell’italiano del morfema plurale -er.
La storia dell’evoluzione del ➔ lessico italiano può essere letta come il risultato ...
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nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente alla categoria del nome inteso...
flessione
flessióne s. f. [dal lat. flexio -onis, der. di flectĕre «piegare», part. pass. flexus]. – 1. L’atto di flettere, di piegare; con questo sign. attivo, quasi esclusivam. con riferimento agli arti: f. di un dito, f. delle braccia,...