Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] nella Compagnia di Gesù ed aver compiuto gli studî a Salamanca, insegnò filosofia a Salamanca e Segovia (1570-74) e teologia a Valladolid, Segovia determinare la seconda, ma semplicemente orientarla. Dalla scolastica del sec. 14º S. riprende anche l ...
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Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi [...] di dottrine porta a rivedere profondamente i rapporti tra filosofia e teologia: di quest'ultima è negato ogni valore uno dei momenti culminanti della crisi della cultura e della società scolastica quale si era affermata lungo il secolo 13°: per molti ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] dev'essere, nella sua prospettiva, la conoscenza della filosofia pagana e delle arti liberali. La grammatica e la Montecassino), omelie, inni; particolare importanza per l'organizzazione scolastica ha il suo De institutione clericorum, che riprende, ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] la sua vita. Dopo aver studiato per otto anni teologia e filosofia, fu mandato all'univ. di Colonia ove fu scolaro di si sforza di conciliare l'insegnamento di Eckhart con la scolastica ortodossa. Richiamato a Costanza in sospetto di eresia, combatté ...
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Filosofo (n. in Scozia, prob. presso Duns, Berwick, 1265-66 circa - m. Colonia 1308). Verso il 1278 entrò nell'ordine dei frati minori; nel 1303 leggeva le Sentenze a Parigi ove divenne poi maestro di [...] spunto polemico dal razionalismo e aristotelismo della filosofia domenicana. Dell'aristotelismo egli si serve per a quel processo di svolgimento critico e di dissoluzione della scolastica a cui, soprattutto, contribuirà un altro francescano, Guglielmo ...
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Teologo modernista (Dublino 1861 - Storrington, Sussex, 1909). Reso famoso, tra l'altro, dalla sua adesione al movimento modernista, incentrò la sua speculazione sul senso della presenza di Dio nella "Chiesa" [...] che sono utilizzati nelle definizioni dogmatiche: dalla connessione che la teologia scolastica ha posto tra religione e filosofia proviene lo smarrimento del senso dinamico della fede, e il suo conflitto con la ragione, alla quale invece T. preclude ...
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Erudito (York 735 - Tours 804). Il suo insegnamento, ispirato alla riscoperta della cultura classica, divenne fondamentale per la riorganizzazione del sistema scolastico di tutto l'Impero e contribuì alla [...] . Maestro di due generazioni, ispirò l'organizzazione scolastica dell'impero, contribuendo alla rinascita carolingia. Ebbe oltre alla revisione della Volgata latina ("testo alcuiniano"), di filosofia (De animae ratione, De virtutibus et vitiis); tre ...
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Teologo e scienziato (La Soultière, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell'ordine dei minimi; insegnò a Nevers e a Parigi. Fu in contatto con i più noti filosofi, eruditi e scienziati del suo [...] e apologetico, indicano una iniziale opposizione a certe prospettive della nuova filosofia dei primi anni del Seicento; violenta la polemica contro gli avversarî della filosofia aristotelico-scolastica (da G. Bruno a G. Galilei e a P. Charron, messi ...
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Filosofo tedesco (Marienberg 1838 - Zurigo 1917), nipote di Clemens; dapprima sacerdote cattolico, abbandonato il cattolicesimo, insegnò (1872) filosofia a Würzburg e dal 1874 al 1895 a Vienna. In contrapposizione [...] è la sua intenzionalità (concetto che il B. riprende dalla Scolastica), come direzione a un oggetto, inteso, nella dottrina più influenza esercitarono le sue dottrine sullo sviluppo della filosofia fenomenologica (Husserl, Stumpf), e su altri ...
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Filosofo e apologista cattolico (Vich, Catalogna, 1810 - ivi 1848); sacerdote, visse a Vich, dove insegnò matematiche, a Barcellona (1841-44) e a Madrid (1844-48). Nel 1848 fu nominato membro dell'Accademia. [...] della chiesa cattolica e delle sue dottrine. Negli scritti filosofici (tra cui El criterio, 1845; Filosofía fundamental, 4 voll., 1846; Filosofía elemental, 1847) intese rinnovare la scolastica. Nei suoi scritti politici tentò la conciliazione dei ...
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scolastico1
scolàstico1 agg. [dal lat. scholastĭcus, gr. σχολαστικός, der. di schola, gr. σχολή: v. scuola] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scuola, della scuola, relativo alla scuola, destinato alla scuola: ordinamento, calendario, orario s.; l’inizio,...
scolastica
scolàstica s. f. [dal lat. mediev. scholastica, femm. sostantivato dell’agg. scholasticus (v. scolastico) che come s. m. indicava, già nel medioevo, il maestro di scuola; con riferimento a questo sign., il termine fu assunto dagli...