Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] risale ai tempi antichi, e precisamente che fu sostenuta dai pitagorici e in particolare da Aristarco di Samo (310 ca.-250 un grande matematico e che al tempo stesso concepì tutta la filosofia naturale come anagogia, tenne in gran conto il lavoro di ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] noto episodio delle incudini che avrebbero fatto scoprire a Pitagora le leggi matematiche regolanti i rapporti fra i suoni .; X e XIII sui Topici; XV sulle Categ.), in Riv. di Filosofia Neoscolastica, XLIV-LIV (1952-1962); Id., The text of Aristotle's ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] Ottica; ci resta infine un suo breve scritto di carattere filosofico, Il criterio e l'egemonico.
Della vita di Tolomeo chiaramente l'orecchio riconosceva come armonico, ma che i pitagorici non potevano riconoscere come tale, perché la sua espressione ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] . Nel Libro I del De partibus animalium Aristotele spiega – forse in polemica con la tendenza pitagorica a intendere la filosofia come orientata esclusivamente verso le cose divine – che «persino verso quegli esseri che non presentano attrattive ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] a vari testi della tradizione platonica e "pitagorica" che il Gentile ha identificato con il conosceva la beffarda ironia che il poeta del Morgante riservava alla sua filosofia e le allusioni alle sue opinioni sulla magia.
Frattanto - secondo il ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] più illustri astronomi del tempo, sembra avere una sua giustificazione solo nella 'filosofia della storia' bruniana: la riscoperta dell'antico sapere egizio e pitagorico e il tentativo di evitare subordinazioni gerarchiche all'interno dell'Universo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] una cosmologia esoterica, di ascendenza pitagorica ed ermetica, alla quale faceva donn’Angela Cimmino, De mente heroica e Le Accademie e i rapporti tra la filosofia e l’eloquenza, la Scienza nuova del 1725 e quella del 1744).
Giambattista Vico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] dalle arti della parola (la poesia, la storia, la filosofia) a quelle dell’immagine (la pittura e la scultura) come un fiume che tutto trascina e riforma).
Accanto al tema pitagorico della trasmutazione e trasmigrazione, per cui il tempo è un grande ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] anche ne fu conseguenza (A. Gabelli, Il positivismo naturalistico in filosofia, 1891, in Id., Educazione positiva e riforma della società, qualche osservazione cautamente ironica sulla «armonia pitagorica del numero tre», che portava Hegel ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] e spiritualistica, che, precorrendo a un tempo e per diverse vie Gioberti e Spaventa, il C. ravvisava nella filosofia italico-pitagorica e poi platonico-scolastica, nel dualismo di s. Anselmo e nel panteismo del Bruno, onde al C. pareva possibile ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...