Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] realtà empirica molto complessa e presuppone una certa filosofia medica, un sistema di riferimenti patologici fondato le malattie. La nomenclatura delle malattie costituisce una specie di linguaggio il cui uso non è privo di caratteristiche proprie di ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] A. Einstein, secondo il quale le parole e il linguaggio, parlato o scritto, contrariamente all'opinione comune non giocavano nel 18° e 19° secolo. Tuttavia, già nel 17° secolo i filosofi empirici J. Locke, G. Berkeley e D. Hume studiarono in modo più ...
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Considerazioni metodologiche sullo studio delle funzioni cerebrali
Frank van der Velde
(Unit of Experimental and Theoretical Psychology, Leiden Universiteit, Leida, Paesi Bassi)
L'integrazione tra neuroscienze [...] magnitudo (luminosità). In un articolo del 1835 il filosofo positivista Auguste Comte argomentava che l'astronomia non sarebbe base per l'azione".
Nel caso della comprensione del linguaggio, il significato di una frase può essere elaborato sulla ...
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DROGA
Augusto Palmonari e Pino Arlacchi
Droga
di Augusto Palmonari
Droghe, farmaci e medicamenti
Il termine droga ha ormai assunto un significato sinistro per l'opinione pubblica, che ogni giorno [...] evitare che tanta gente corra verso il suicidio. La 'filosofia' che ispira le norme sociali e istituzionali che regolamentano l coscienza (cercare l'eccitazione nel loisir, secondo il linguaggio di Elias), evitando però di infrangere o disattendere ...
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Il problema mente-cervello
Paul M. Churchland
(Philosophy Department, University of California San Diego, California, USA)
Patricia S. Churchland
(Philosophy Department, University of California San [...] non si trovano.
Come si vedrà più avanti, grazie all'opera dei filosofi americani H. Putnam (1960), J.A. Fodor (1968) e D.C sull'assunto che la conoscenza è ampiamente simile al linguaggio, e che essa consiste nell'elaborazione di stringhe di ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] , più o meno immaginifiche, tarda la traduzione in rigoroso linguaggio hegeliano. L'anno dopo, nel già ricordato saggio del Italia, I, Bari 1947, pp. 392-395); di G. Gentile, La filosofia in Italia dopo il 1850, ibid., XII (1914), pp. 286-310 (con ...
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Potenzialità e limitazioni nella misura della trasmissione dell'informazione neuronale
William Bialek
(Marine Biological Laboratory, Woods Hole, Massachusetts, USA)
Nel tentare di descrivere cosa accade [...] si possono effettuare misure a prescindere da qualunque filosofia specifica sulla teoria ultima del cervello. La i segnali dotati di struttura più elaborata (per esempio, il linguaggio) siano quelli più ricchi di contenuto informativo. La difficoltà ...
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Emozioni e sentimenti
Nico H. Frjida
Introduzione storica
L'analisi psicologica dell'emozione trova le sue radici nella discussione filosofica che si svolse inizialmente nel contesto della retorica [...] i punti di vista dei fenomenologi e quelli della filosofia precedente.
Nello stesso periodo si è sviluppata una linea e del tremore della voce e degli aspetti paralinguistici del linguaggio (esitazioni, ecc.), ma finora nessuno di tali metodi ha ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] platonica o della logica aristotelica, per disciplinare l'autonomia del linguaggio grammaticale fuorviatasi nella sofistica; questo è probabilmente alla base della filosofia greca, ma anche della scienza greca. Quest'ultima ha certamente ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] si siano appropriati, dal secondo dopoguerra, il linguaggio economico, quello politico e quello giuridico, con riferimento , i modelli antropologici e le concezioni sociopolitiche e filosofico-spirituali che sono alla base delle diverse proposte di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...