PLESSNER, Helmuth
Valerio Verra
Filosofo, nato il 4 settembre 1892 a Wiesbaden; studiò zoologia e filosofia nelle università di Friburgo, Heidelberg, Gottinga ed Erlangen. Laureatosi in filosofia a [...] 1946 al 1951, quando venne chiamato alla cattedra di sociologia e filosofia a Gottinga; qui rimase fino al 1962. Professore emerito, dopo dominare le cose. Sua dimensione essenziale è il linguaggio in base al quale si spiegano pure atteggiamenti ...
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HANSON, Norwood Russell
Antonio Rainone
Filosofo e storico della scienza statunitense, nato nel New Jersey il 17 agosto 1924, morto in un incidente aereo nei pressi di Cortland (New York) il 18 aprile [...] aveva dato il neoempirismo, H. è stato tra i primi filosofi della scienza a porre in discussione la distinzione tra ''contesto grande distinzione neoempiristica, quella tra linguaggio osservativo e linguaggio teorico. Tale revisione è poi sfociata ...
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Grünbaum, Adolf
Antonio Rainone
Filosofo della scienza tedesco, nato a Colonia il 15 maggio 1923, naturalizzato statunitense nel 1944. Dal 1938 negli Stati Uniti, ha insegnato alla Pittsburgh State [...] .
P. Parrini, La logica del controllo empirico e il problema dell'a priori, in P. Parrini, Linguaggio e teoria. Due saggi di analisi filosofica, Firenze 1976, pp. 153-290.
Physics, philosophy and psychoanalysis. Essays in honor of Adolf Grünbaum, ed ...
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KOTARBINSKI, Tadeusz
Carlo Cellucci
(App. III, I, p. 954)
Filosofo e logico polacco, morto a Varsavia il 3 ottobre 1981. Dal 1957 al 1962 è stato presidente dell'Accademia polacca delle scienze. Il [...] che per lui doveva limitarsi all'etica e alla logica (in senso ampio, comprendente la logica formale, la filosofia del linguaggio, la metodologia della scienza e la teoria della conoscenza). Di fatto, però, egli sviluppò una vera e propria posizione ...
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MOORE, George Edward
Vito A. BELLEZZA
Filosofo, nato a Londra il 4 novembre 1873, morto a Cambridge il 25 ottobre 1958. Fu lecturer in scienza morale (1911-25) e professore di filosofia (1925-39) nell'università [...] beni. L'impostazione metodologica data dal M. al filosofare, come analisi dell'esperienza e sua determinazione concettuale, a elaborare metodi di analisi e chiarificazione del linguaggio quotidiano.
Opere principali: Principia ethica, Cambridge 1903 ...
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WAISMANN, Friedrich
Filosofo neopositivista, nato a Vienna nel 1896, morto a Oxford il 4 novembre 1959. Allievo ed assistente a Vienna di M. Schlick (1929-36), insegnò poi (1937) a Cambridge come Lecturer [...] University Reader in filosofia delle matematiche.
Dapprima sotto l'influenza dello Schlick e in seguito di L. Wittgenstein, la sua opera ha avuto una parte notevole nello sviluppo della scuola di Oxford detta dell'analisi del linguaggio. Si occupò ...
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MORRIS, Charles
Filosofo, nato a Denver, Colorado, il 23 maggio 1901, professore (dal 1931) all'università di Chicago, condirettore della International Encyclopedia of Unified Science, vicepresidente [...] americani le istanze più vive delle recenti indagini neopositivistiche europee sull'analisi del linguaggio e sul carattere linguistico dei problemi filosofici, elaborando una scienza generale dei segni linguistici, o "semiotica" (v.). Egli la ...
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HARE, Richard Mervyn
Eugenio Lecaldano
Filosofo inglese, nato a Blackwell il 21 marzo 1919. Insegna al Balliol College di Oxford dal 1947. Considera la filosofia essenzialmente come analisi del linguaggio [...] U. Scarpelli, Libertà, ragione e giustizia, in Rivista di filosofia, 1963, pp. 191-208; G. C. Kerner, The moral philosophy, Londra 1970, pp. 164-200; E. Lecaldano, Le analisi del linguaggio morale, Roma 1970, pp. 226-50; M. Borioni, Libertà e ragione ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] momenti teoretici e pratici e in espressioni quali il linguaggio o il mito, con le realizzazioni ‛oggettive', p. 12). Sia o no convinto dell'identità di storia e filosofia, chi si dedica alla storiografia fa diretta esperienza di un intimo travaglio ...
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Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] il sogno piuttosto che nel suscitare l'azione. Il linguaggio corrente, quindi, non s'inganna quando assimila l'utopia significato politico.
A differenza di una teoria o di un sistema filosofico, l'ideologia non costituisce un fine in sé; è fatta per ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...