Towne, Robert
Patrick McGilligan
Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato il 23 novembre 1934 a Los Angeles. Autore prolifico capace di affrontare con sensibilità varie tematiche, [...] il padre cambiò il nome da Schwartz in Towne), studiò filosofia e letteratura al Pomona State College, per poi arruolarsi nell , fu una grande rivelazione. Film duro e dal linguaggio estremamente sboccato, ma venato di una profonda umanità, ottenne ...
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Rabelais, François
Anna Maria Scaiola
Il gigante del Rinascimento francese
François Rabelais ha scritto il romanzo comico più sapiente e festoso del Cinquecento: la storia dei due giganti Gargantua [...] Ha studiato il greco, il latino, l’ebraico, la filosofia, la teologia, la giurisprudenza, la filologia ma anche la fisiologia equa di certi processi e tribunali, il linguaggio incomprensibile dei professoroni della potente università parigina della ...
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Martin, Steve
Simone Emiliani
Attore e sceneggiatore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Waco (Texas) il 14 agosto 1945. La sua comicità, vicina alle forme del cinema demenziale, appare [...] del linguaggio verbale. Caratterizzato dai capelli grigi, dal naso pronunciato e dai movimenti da clown volutamente scomposti, ha costruito personaggi esuberanti e folli, ma anche romantici, a tratti venati di malinconia.
Studiò filosofia e ...
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Viñas, David
Daniele Dottorini
Scrittore e sceneggiatore argentino, nato a Buenos Aires il 28 luglio 1929. Tra i più radicali intellettuali militanti del suo Paese, ha espresso l'esigenza di un rapporto [...] militare di Buenos Aires e nel 1952 si laureò in lettere e filosofia, con una tesi in storia argentina. Nel 1953 fondò la dialettica cruda della realtà attraverso il suo specifico linguaggio, sottolineando però i limiti della produzione argentina, ...
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intuizione
Francesca Martini
Conoscere le cose senza dover ricorrere al ragionamento
Il termine intuizione deriva dal latino tardo intuitio; il verbo intueri ha il significato letterale di "osservare [...] aver bisogno dell'aiuto della ragione. Si usa in diversi campi specialistici, dalla filosofia alla psicologia fino alla psicoanalisi, con sfumature diverse; ma nel linguaggio comune è facile sentire espressioni come "ho avuto un'intuizione" per dire ...
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CARRERA, Valentino
Laura Posa
Nato a Torino il 19 dic. 1834 da Luigi e da Luigia Tossatti, fu impiegato presso la direzione delle gabelle fino al 1878, quando, col minimo servizio necessario, si ritirò [...] , alle osservazioni interiori", osservava che il linguaggio era "stranamente figurato e astratto", consigliando (1882); La mamma del vescovo - per soli uomini (1884); La filosofia di Giannina (1885); Il colpo di Stato - per sole donne (Torino ...
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Bruno, Edoardo
Bruno Roberti
Critico e studioso del cinema, nato a Roma l'11 settembre 1928. La sua riflessione sulla centralità dell'esperienza cinematografica, si è articolata tanto attraverso saggi [...] è la forma, entro cui il film snoda il suo linguaggio di tracce e segni visivi, a essere decisiva per una Stato e Chiesa, ma frequentò anche la facoltà di Lettere e Filosofia, entrando in contatto con il poeta G. Ungaretti. Gli incontri ...
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GUILLEMOT, Agnes
Stefano Masi
Guillemot, Agnès (nata Agnès Perche)
Montatrice francese, nata a Roubaix (Nord) il 3 dicembre 1931. Personaggio di primo piano della Nouvelle vague, negli anni Sessanta [...] montaggio, sconvolgendo la vecchia grammatica costruttiva del linguaggio cinematografico e seguendo passo passo la carriera Claude Guillemot, ne ha assunto il cognome.
Dopo la laurea in filosofia la G. studiò montaggio all'IDHEC (1956-57), dove fu ...
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Uher, Štefan
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico slovacco, nato a Prievidza (Slovacchia) il 4 luglio 1930 e morto a Bratislava il 29 marzo 1993. Autore di Slnko v síeti (1962, Il sole nella rete) [...] , sperimentando nuovi modelli narrativi e un nuovo linguaggio filmico in opere spesso incentrate su storie di di Gustav Machatý), che U. assume un aspro taglio da filosofia esistenziale, con rimandi al cinema di Michelangelo Antonioni e Jean-Luc ...
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BAGNOLI, Giulio Cesare
Nicola De Blasi
Nacque da famiglia illustre a Bagnacavallo, intorno alla metà del sec. XVI. Si ignora dove abbia compiuto la propria preparazione culturale, ma fu certo uomo esperto [...] critico acuto, e a tal punto versato nella filosofia da conoscere profondamente Platone e Aristotele. In età matura , lo sviluppo delle situazioni lento e monotono, il linguaggio genericamente retorico.
Fonti e Bibl.: Iani Nicii Erithraei Pinacotheca ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...