IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] con B. Spaventa e F. Fiorentino, il Giornale napoletano di filosofia e lettere, collaborò dal 1872 a Il Calabro e al Corriere lui si rivolge, è caricata, sotto la veste del linguaggio osceno, dei valori tutti contemporanei contro la passività della ...
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LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] cercar di preservare le residue capacità rivoluzionarie del linguaggio in una nuova estraniazione, diversa da quella brechtiana Fortini, che ha sede presso la Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Siena e nel quale sono conservati gli ...
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GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] tra l'altro è criticata l'identificazione crociana tra linguaggio e poesia. Se tale dissidio non si manifestò , p. 164; R. Assunto - V. Stella, A. G., in Grande antologia filosofica, a cura di M.F. Sciacca, XXX, Milano 1978, pp. 345-347 (con ...
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GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] di un suo viaggio di propaganda). Soppressa la facoltà di filosofia dell'ateneo genovese (ottobre 1848), il G. prese la cattedra , pp. 101-160); e il Saggio di un nuovo dizionario del linguaggio volgare toscano (II, pp. 165-432), che già nel 1861 il ...
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PAOLAZZI, Leo
Niva Lorenzini
(Antonio Porta). – Nacque a Vicenza il 9 novembre 1935 da Anna Trentini, di famiglia benestante, e da Pietro Antonio, futuro proprietario della casa editrice Rusconi e Paolazzi.
Il [...] Leone XIII, dove ebbe come insegnante di filosofia Luciano Anceschi. Da studente partecipò alla squadra che con la poesia condivideva i temi dell’utopia, espressi in linguaggio epico-narrativo.
La pubblicazione di Quanto ho da dirvi (Milano 1977 ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] ). Nel 1500 si trasferì a Padova per seguire le lezioni di filosofia di Leonico Tomeo. Nel 1502 scrisse l'ode Ad sodales Pataviis ).
La superiorità che gli umanisti attribuivano al linguaggio figurativo e quindi al geroglifico dipendeva dal fatto ...
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GROTO (Grotto), Luigi (detto Il Cieco d'Adria)
Valentina Gallo
Nacque ad Adria il 7 sett. 1541 da Federico, discendente da una famiglia della piccola nobiltà terriera che si era dedicata a lungo all'avvocatura, [...] poco prima della morte del G. con il conferimento della cattedra di filosofia nella Scuola di Rialto a Venezia (1585).
Nel 1564, dopo piano della prossimità temporale e spaziale, e il linguaggio più aspro, insofferente del senso comune, sottolineano ...
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CA' ZORZI, Giacomo (Giacomo Noventa)
Antonia Arslan Veronese
Nacque il 31 marzo 1898 da Antonio e da Emilia Ceresa a Noventa diPiave (Venezia); dal paese natale prese il più noto dei suoi pseudonimi [...] a intuire un nodo teoretico che, anche mediante Gobetti, legava le filosofie di Croce e Gentile in una "quasi identità": e non gli fu la sua lirica. Prima di tutto, la leggibilità del linguaggio e la cantabilità dei ritmi: lungi dall'apparire, come ...
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GIANNELLI, Basilio
Cinzia Cassani
Nacque il 1° febbr. 1662 a Vitulano, nei pressi di Benevento, nel Principato Ulteriore, da Domenico e Isabella Di Barto.
Compì i primi studi nel paese natio, ricevendovi [...] questa corrente che porterà, in poesia, alla creazione del linguaggio semplice e musicale dell'Arcadia.
Al 1685 risale l' in Napoli, II, Città di Castello 1892, pp. 57-61; B. Croce, La filosofia di G. Vico, Bari 1911, p. 278; R. Cotugno, La sorte di G ...
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DI GIACOMO, Giovanni Antonio (pseud. Vann'Antò)
Rosa Maria Monastra
Nacque a Ragusa il 24 ag. 1891 da Salvatore e da Carmela Rizza, ultimo di sette figli maschi. La precoce. spiccata inclinazione agli [...] bensì recuperare un'originaria freschezza di percezione e di linguaggio (v. il saggio su Govoni in La Balza Il primo Vann'Antò, in Atti dell'Accademia Peloritana dei Pericolanti. Lettere, filosofia e belle arti, LVI (1980), pp. 47-69. Su Tablettes: G ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...