Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] di una cosa reale o immaginaria.
Filosofia
Il termine greco ἰδέα entrò nel linguaggiofilosofico già con Democrito, che designò con esso l’atomo. Ma la sua grande fortuna derivò dall’uso che ne fece Platone. ᾿Ιδέαι o εἴδη furono per lui le uniche ...
Leggi Tutto
Nell’accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l’equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo.
Filosofia
Nel [...] linguaggiofilosofico, in rapporto al corrispondente termine greco πάϑος («sofferenza, passività»), p. si contrappone ad azione e indica la condizione di passività da parte del soggetto che si trova sottoposto a un’azione o impressione esterna e ne ...
Leggi Tutto
Botanica
Diagramma fiorale e. Quello costruito in base a quanto si osserva effettivamente. Per es., nel diagramma e. delle Iridacee si segna un solo ciclo di stami e precisamente quello contrapposto ai [...] indicare una derivazione filogenetica del fiore delle Iridacee da un fiore del tipo delle Gigliacee.
Filosofia
Nel linguaggiofilosofico indica ciò che appartiene all’ esperienza, opposto, per es., a ‘innato’, ‘razionale’, ‘puro’, ‘sistematico’. In ...
Leggi Tutto
Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] linguistiche in contraddizione con le regole del linguaggio, visto come rispecchiamento del reale. Il contatto con L. J. Wittgenstein e con R. Carnap condusse più tardi S. a concepire come compito della filosofia non più l'acquisizione di conoscenze ...
Leggi Tutto
Filosofo e matematico tedesco (Wismar 1848 - Bad Kleinen, Meclemburgo, 1925); insegnò lungamente a Jena; erano gli anni in cui scienziati illustri come K. Weierstrass, J. W. R. Dedekind, G. Cantor davano [...] di un'espressione linguistica (nome, predicato, enunciato), distinzione che è stata al centro della logica filosofica e della filosofia del linguaggio del Novecento. La relazione di denotazione è poi alla base della teoria del concetto, termine con ...
Leggi Tutto
Filosofo inglese (Londra 1922 - Los Angeles 2009). Allievo di L. Wittgenstein, del quale ha largamente utilizzato nella sua riflessione filosofica le tecniche dell'analisi del linguaggio, applicandole [...] su questa scia, dei vari schemi di argomentazione non formale in uso nel linguaggio quotidiano (The uses of argument, 1958; trad. it. 1975). Coerentemente alla sua impostazione filosofica di base, T. si è poi interessato al problema del senso e degli ...
Leggi Tutto
Medicina
Ristagno di sangue nelle parti più declivi del corpo. Il fenomeno si osserva soprattutto nei cadaveri, nei quali si formano chiazze violacee, bluastre o rosso-vinose (macchie ipostatiche) a carico [...] congestione polmonare per lungo decubito dorsale.
Religione
In filosofia, ciò che resta fermo dietro il fluire fenomenico. l’uno, l’intelletto, l’anima), entrò presto nel linguaggio dei Padri della Chiesa in riferimento alle persone della Trinità ...
Leggi Tutto
Agàmben, Giorgio. - Saggista italiano (n. Roma 1942); docente di estetica presso le università di Macerata (1988-92), Verona (1993-2003) e IUAV di Venezia. Ha promosso e curato per Einaudi, fino al 1996, [...] Il regno e la gloria (2007); Il sacramento del linguaggio (2008); Nudità (2009); Angeli. Ebraismo cristianesimo Islam (con E. Coccia, 2009), raccolta critica dei testi filosofici più significativi su questo tema; Altissima povertà. Regole monastiche ...
Leggi Tutto
(o neocriticismo) Serie di scuole e movimenti filosofici affermatisi in Germania nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento e diffusisi anche in Francia, Gran Bretagna e Italia, [...] al pensiero di Kant e dal rifiuto dell’irrazionalismo e della filosofia della natura romantica. Precursori di questa tendenza possono considerarsi O. Liebmann scienze, l’intera gamma di fenomeni culturali (linguaggio, mito, arte, religione ecc.), in ...
Leggi Tutto
Matematico e filosofo polacco (Wolsztyn, Poznań, 1778 - Neuilly 1853). Autore di importanti studi sulle funzioni, giunse alla soluzione dei sistemi di equazioni differenziali lineari. Dette vita al movimento [...] . Alla diffusione del pensiero di W.-H. si opposero un linguaggio oscuro, una notazione insolita, un frequente ricorso a considerazioni metafisiche una "matematica universale" da lui ideata. La filosofia mistica di W.-H., il "messianismo", è appunto ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...