BELGRADO, Iacopo
Vincenzo Cappelletti
Nacque ad Udine, da nobile famiglia friulana, il 16 nov. 1704. Compiuti i primi studi di lettere greche e latine a Padova, entrò nella Compagnia di Gesù il 16 nov. [...] ., che in seguito avrebbe composto un suo abbozzo di filosofia della scienza, è criticamente consapevole già ne I fenomeni e delle densità; poter trasferire queste quantità nel linguaggio analitico; poter istituire tra le quantità rapporti geometrici ...
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DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] a giudicare dalle poche opere pervenute fino a noi, il linguaggio stilistico dei D. si caratterizza per la misura e la 'Ist. di storia dell'arte medievale e moderna. Facoltà di lettere e filosofia. Università di Messina, 1987, II, pp. 53 s.; Orafi e ...
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PAOLAZZI, Leo
Niva Lorenzini
(Antonio Porta). – Nacque a Vicenza il 9 novembre 1935 da Anna Trentini, di famiglia benestante, e da Pietro Antonio, futuro proprietario della casa editrice Rusconi e Paolazzi.
Il [...] Leone XIII, dove ebbe come insegnante di filosofia Luciano Anceschi. Da studente partecipò alla squadra che con la poesia condivideva i temi dell’utopia, espressi in linguaggio epico-narrativo.
La pubblicazione di Quanto ho da dirvi (Milano 1977 ...
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ERSOCH, Gioacchino
Alberto Racheli
Nacque a Roma il 6 luglio 1815 da Giuseppe Herzog, funzionario pontificio, e da Teresa Rudolf von Rhor. Fu egli stesso a fare modificare il proprio cognome italianizzando [...] costruiti dall'E. riflettono una sobrietà di linguaggio che li situa nel novero della corretta produzione 117-147; P. Boccacci, tesi di laurea Univ. di Roma, fac. di lettere e filosofia, aa. 1977-78; S. Terenzi, tesi di laurea su G. E., Univ. di ...
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LABRIOLA, Teresa
Marina Tesoro
Nacque a Napoli, il 17 febbr. 1874, da Antonio, filosofo di rinomanza internazionale e da Rosalia von Spenger, di origine tedesca ma italiana di nascita, direttrice, al [...] Kant) (Roma-Arezzo 1910) - nei due concorsi per la cattedra di filosofia del diritto ai quali si presentò, nel 1906 presso l'Università di Messina ANI.
Adottò lo stile aggressivo e mutuò il linguaggio spesso brutale dei suoi nuovi compagni di strada ...
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GUZZI, Virgilio
Flavia Matitti
Nacque a Molfetta il 23 dic. 1902 da Domenico, farmacista, e da Evelina Pedullà. Nel 1910, dopo alcuni anni trascorsi a Napoli, si stabilì con la famiglia a Roma. Fin [...] con A. Venturi e G. Gentile.
Su di lui fu soprattutto la filosofia dell'attualismo di G. Gentile a esercitare un'influenza duratura: "l' luministico postimpressionista di matrice spadiniana, a un linguaggio sintetico che porta all'adesione del pittore ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] ). Nel 1500 si trasferì a Padova per seguire le lezioni di filosofia di Leonico Tomeo. Nel 1502 scrisse l'ode Ad sodales Pataviis ).
La superiorità che gli umanisti attribuivano al linguaggio figurativo e quindi al geroglifico dipendeva dal fatto ...
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GROTO (Grotto), Luigi (detto Il Cieco d'Adria)
Valentina Gallo
Nacque ad Adria il 7 sett. 1541 da Federico, discendente da una famiglia della piccola nobiltà terriera che si era dedicata a lungo all'avvocatura, [...] poco prima della morte del G. con il conferimento della cattedra di filosofia nella Scuola di Rialto a Venezia (1585).
Nel 1564, dopo piano della prossimità temporale e spaziale, e il linguaggio più aspro, insofferente del senso comune, sottolineano ...
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CANEVARI, Raffaele
Giuseppe Miano
Figlio del pittore Giovanni Battista e di Enrichetta Muschi, nacque a Roma il 21 marzo 1828. Benché avviato alla professione paterna, già a quindici anni preferì dedicarsi [...] studi tecnici. Conseguì infatti nel 1845 il baccellierato in filosofia e matematiche e nel 1853 la laurea in ingegneria le innovazioni tecnico-strutturali e la spregiudicatezza del linguaggio formale avvicinano l'edificio a coevi esempi europei ...
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CA' ZORZI, Giacomo (Giacomo Noventa)
Antonia Arslan Veronese
Nacque il 31 marzo 1898 da Antonio e da Emilia Ceresa a Noventa diPiave (Venezia); dal paese natale prese il più noto dei suoi pseudonimi [...] a intuire un nodo teoretico che, anche mediante Gobetti, legava le filosofie di Croce e Gentile in una "quasi identità": e non gli fu la sua lirica. Prima di tutto, la leggibilità del linguaggio e la cantabilità dei ritmi: lungi dall'apparire, come ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...