FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] assegnando spesso un sapore ancora barocchetto ai linguaggi neoclassici dell'architettura. Per il palazzo Santa Istituto di storia dell'arte medievale e moderna. Facoltà di lettere e filosofia dell'università di Messina, 1989, n. 13, p. 84; ...
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DESIDERATO, Matteo
Gioacchino Barbera
Scarse sono le notizie su questo pittore, nato a Sciacca (prov. Agrigento) presumibilmente intorno al 1750-52. Secondo il Gallo (sec. XIX), ben presto si trasferì [...] senza però eguagliarne le filanti materie cromatiche, il linguaggio stilistico del D. sembra maggiormente orientato verso il Ist. di storia dell'arte mediev. e modernad. Facoltà di lettere e filosofia d. Università di Messina, 1983-84, nn. 7-8, pp. 52 ...
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FILIASI CARCANO, Paolo
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli il 21 marzo 1911. Il padre Mariano, di antica nobiltà napoletana, divenne duca di Montaltino in seguito al matrimonio con Maria [...] ai recenti sviluppi della logica matematica e della attuale filosofia della matematica, ha reso possibile l'elaborazione di una nuova metodologia scientifica come analisi del linguaggio.
Resi più consapevoli dei taciti presupposti e del potere ...
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BERIO, Francesco Maria
Pompeo Giannantonio
Nacque a Napoli nel 1765 da Domenico, marchese di Salza, letterato e gentiluomo napoletano. La sua famiglia, di origine spagnola, era passata prima a Genova [...] che ancora restano, hanno semplicità di stile e freschezza di linguaggio e lo avvicinano ai tanti rimatori napoletani dei secolo precedente Capecelatro; e non dovette trascurare l'estetica e la filosofia se, come ci fanno sapere i biografi, scrisse ...
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CAFFARO, Francesco
Eveline Picard
Nacque a Messina intorno al 1650 da Tommaso, che ricoprì notevoli cariche pubbliche, in una famiglia favorevole alla Francia (suo fratello Marcantonio, nel 1674-76, [...] è scevra di immoralità anche quando non usa un linguaggio osceno. Il male peggiore consiste proprio nella capacità morte dell'abate Fleury.
Il C. scrisse anche vari trattati di filosofia e teologia (trenta, secondo il De Tracy), rimasti inediti e ...
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Kramer, Robert
Grazia Paganelli
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New York il 22 giugno 1939 e morto a Rouen (Seine-Maritime) il 10 novembre 1999. L'impressione che si ricava [...] e finzione si mescolano, e il cinema mostra, intatta, la consapevole forza del suo linguaggio.
Figlio di genitori di religione ebraica, dopo studi di filosofia e di storia allo Swarthmore College (Pennsylvania) e alla Stanford University, si dedicò ...
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BURGIO, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Giarratana Ceretani (Ragusa) il 2 apr. 1674 da nobile famiglia, vestì l'abito della Compagnia di Gesù il 28 giugno 1691, dopo aver trascorso l'adolescenza [...] : per oltre trent'anni ricoprì, infatti, cattedre di filosofia e teologia dogmatica e morale nei collegi della Compagnia, ma accusato di fanatica superstizione, sosteneva con un linguaggio molto moderato (tale abilità fu riconosciuta dallo stesso ...
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Cohen-Séat, Gilbert
Monica Trecca
Scrittore e teorico del cinema francese, di famiglia ebrea (suo padre era il Gran rabbino di Bordeaux), nato a Sétif (Algeria) il 26 luglio 1907 e morto a Parigi il [...] di una "nuova scienza", la filmologia, ossia una filosofia del cinema che affronti in maniera sistematica lo studio dei primo luogo stabilendo un fondamentale parallelo tra linguaggio verbale e linguaggio cinematografico. La rivista continuò a essere ...
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LAMBARDI (Lombardo, Lombardi), Girolamo
Paolo Vittorelli
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo compositore, la cui attività è documentata fra il 1586 e il 1623. Dai frontespizi delle [...] espressioni particolari del testo (il linguaggio compositivo della "seconda prattica" monteverdiana ed ambientazione storica, tesi di laurea, Università di Venezia, facoltà di lettere e filosofia, a.a. 2001-02; R. Eitner, Quellen-Lexikon, VI, p. 22 ...
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GESUALDO, Giovanni Andrea
Raffaella De Rosa
Nacque nel 1496 a Traetto (oggi Minturno), nel golfo di Gaeta. Umanista e commentatore del Canzoniere petrarchesco, fu ammirato per l'ottima conoscenza delle [...] del Minturno sulla natura della poesia e del linguaggio.
Il Petrarca…, commento monumentale al Canzoniere pubblicato il Minturno), mentre frequenti sono i riferimenti a problemi filosofici e la tendenza didattica nell'esposizione: il volgare stesso ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...