CAVERNI, Raffaello
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 12 marzo 1837 a San Quirico di Montelupo (Firenze), terzogenito di Vincenzo - piccolo imprenditore di materiali edili - e Assunta [...] editi a Firenze nel '77, con il titolo De' nuovi studi della filosofia, discorsi diR. C. ad un giovane studente. L'opera fu messa all "mole del lavoro, la sua prolissità, l'artificiosità del linguaggio e il disordine generale" (p. 282), ed E. ...
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FRESCOBALDI, Dino
Simona Foà
Terzogenito del banchiere e poeta Lambertuccio e di Adimaringa Ruffoli, nacque a Firenze dopo il 1271, anno del matrimonio dei suoi genitori. Il nome della madre è noto [...] si sono usati i concetti di crisi del linguaggio stilnovistico e, addirittura, di "manierismo". Echi (Per una storia della poesia di Cino da Pistoia), in Studi urbinati di storia, filosofia e letter., XXVI (1952), 1, pp. 31-63; M. Marti, Storia ...
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CERISE, Lorenzo Alessandro Filiberto
Franco Della Peruta
Nato ad Aosta il 2 febbr. 1807 dal barone Antonio, studiò a Torino, dove nel 1828 si laureò in medicina. Poco tempo dopo, nel 1831, si recava [...] prima apparizione nel 1831, vale a dire la creazione di una filosofia e di una scienza cristiana in armonia con gli insegnamenti dati e può essere considerata la sola, vera responsabile del linguaggio, del fenomeno cioè che distingue l'uomo da tutti ...
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PINTO, Michelangelo
Sandro Morachioli
PINTO, Michelangelo. – Nacque a Roma il 15 gennaio 1818 da Antonio e da Anna Peruggi.
Di famiglia benestante, dopo aver frequentato le scuole di S. Apollinare e [...] friulano Antonio Masutti. Grazie alla combinazione del linguaggio diretto degli articoli con le mordaci vignette di Economia politica, Torino 1853) e filosofico (Discorso sulla storia della filosofia, Torino 1853).
L’opera più significativa ...
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LOGOTETA, Giuseppe
Pasquale Matarazzo
Nacque a Reggio Calabria il 12 ott. 1758 da Vincenzo e da Laura Del Giudice, provenienti da due famiglie locali. Dopo primi studi irregolari e una breve permanenza [...] - e mutuavano il modello organizzativo e il linguaggio rivoluzionario dei clubs repubblicani, il L. radicalizzò , pp. 38, 40, 47-50, 58, 67; G. Galasso, La filosofia in soccorso de' governi. La cultura napoletana del Settecento, Napoli 1989, pp. 648 ...
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CINGARI, Alfonso
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 ott. 1748 da Giovanni Battista, rinomato medico, e da Eleonora Santini, figlia del medico Gian Maria. A sette anni venne inviato dai genitori [...] quindici anni fu in grado di sostenere una pubblica disputa di filosofia; in seguito, iscrittosi all'università di Perugia, si laureò tono convincentemente oratorio, con l'uso di un linguaggio chiaro ma retorico adatto a impressionare un pubblico ...
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GROPPELLI
Maria Elena Massimi
Famiglia di scultori veneziani, attivi fra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo.
Il capostipite va individuato in Giovanni Battista senior, nato a Venezia [...] cupola centrale e cupolette angolari, Marino adottò un linguaggio barocco con forte propensione esornativa, più attento ai di laurea, Università degli Studi di Venezia, facoltà di lettere e filosofia, a.a. 1996-97 (con bibl.); M. De Grassi, Giovanni ...
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MACRÍ, Oreste
Anna Dolfi
Nacque a Maglie, nel Salento, il 10 febbr. 1913 da Gustavo (geometra, "laboriosissimo" agrimensore e appassionato lettore di romanzi, dal quale il figlio dichiarò di avere appreso [...] autori, sì che si potrebbe cercare di fissarne alcuni punti essenziali, calandosi nella mens critico-filosofica del M., accettandone il linguaggio, le modalità di declinazione, i miti. Che riconducono sempre alla sfera del prelinguistico (intimo e ...
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LA BRUNA, Domenico
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Trapani il 24 febbr. 1699, da Domenico, mercante di origine messinese, e da Rosalia, della quale s'ignora il casato.
Benché il padre avesse voluto avviarlo [...] degli anni Trenta del XVIII secolo il linguaggio pittorico del L. assunse una peculiare caratterizzazione , Università degli studi di Roma La Sapienza, facoltà di lettere e filosofia, a.a. 1988-89; G. Bongiovanni, Settecento pittorico: sembiante ...
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POMPILIO, Pietro Paolo
Wouter Bracke
POMPILIO, Pietro Paolo. – Figlio di una Plotia non meglio identificata, e di padre ignoto, nacque a Roma in una casa del rione Ponte, probabilmente nel 1454.
Secondo [...] avrebbe criticato per il suo linguaggio particolare chiamandolo philosophaster temerarius e classici nello Studium Urbis tra Umanesimo e Rinascimento, in Storia della Facoltà di Lettere e Filosofia de “La Sapienza”, a cura di L. Capo - M.R. Di Simone ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...