BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] storia culturale e discussioni metodologiche: B. Croce, La teoria dellinguaggio e le sue condizioni presenti in Italia, in La Critica, XXXII (1945), pp. 568 ss. (poi rist. in Discorsi di varia filosofia, I, Bari 1945, pp. 235-250); U. Cianciòlo, G ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] dubitare!»).
La negazione in generale è una funzione tipica dellinguaggio umano, verbale e segnato; considerata un «universale ), nonché nelle sue relazioni con la logica e la filosofia (Horn 1989). Le caratteristiche della negazione in italiano ( ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] sono dunque più adatte alla letteratura (soprattutto alla lingua poetica) che i termini denotativi propri dellinguaggiofilosofico e scientifico. Così parole come lontano, antico, notte, notturno, oscurità, profondo, solitudine, silenzio e simili ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] risale a tempi molto recenti) e in ambiti particolari o specialistici della lingua (per es. in quello dellinguaggio scientifico, tecnico, giuridico, filosofico, ecc.).
Si è detto che i latinismi si comportano in italiano come se fossero delle parole ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] state a lungo ignorate. Anche dopo la riscoperta della sua filosofia da parte di Croce (1911), non sono mancate svalutazioni (sulle nuova prima, libro III, capp. XXVIII-XXXV) dellinguaggio stesso nella facoltà umana di creazione di simboli e ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] da altri ambiti, come la teologia o la filosofia, è fondata essenzialmente sull’impalcatura teorica di tradizione ippocratico ’arco di 7-10 anni, ma anche la propensione dellinguaggio medico per i ➔ neologismi. Tale situazione implica anche evidenti ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] di finanza. Oltre 4000 voci dellinguaggio finanziario, bancario, assicurativo, economico e filosofia, storia, geografia, diritto, economia (Bologna 19941, volume unico). Nel complesso risulta però evidente che anche nell’ambito dei linguaggi ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] scienze umane e sociali (come la storiografia, la filosofia, la linguistica, ecc.). La terza ha in comune o in laboratorio. Invece, nel caso, per es., dellinguaggio settoriale della pubblicità, si distingue quello professionale degli addetti ai ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] dai cruscanti.
La seconda parte del saggio affronta il tema della nascita dellinguaggio, accogliendo le teorie sensiste degli uso, e dava loro un’aria cosmopolitica, l’aria filosofica, a scapito del colore locale e nazionale» (De Sanctis 1968: 770). ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] Bizzoni & M. Lamberti editoras, México, Facultad de Filosofía y Letras de la Universidad Nacional Autónoma de México, Savoia, Leonardo M. (1984), Grammatica e pragmatica dellinguaggio bambinesco (baby-talk). La comunicazione ritualizzata in ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...