Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] quella sobrietà di spirito, che si potrebbe chiamare paolina, agostiniana, magari salesiana e rosminiana, e di tant’altre il Manzoni le scienze, così come le politiche, e ogni filosofia, e ogni cosa mondana.
Lo stesso egli pensa dell’estetica, ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] 10)4. Del resto, dopo Platone, Porfirio è il filosofo più citato (36 volte), sebbene venga utilizzato principalmente come fonte esempio di una summa apologetica da cui la Città di Dio agostiniana non è molto lontana nel suo spirito. Analogamente d.e. ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] di simpatia, e tutto il discorso si adegua alla misura dell'agire umano.
D'ispirazione più chiaramente agostiniana è la polemica filosofica che il Petrarca dirige spesso contro gli averroisti e che trova la sua espressione più completa nel De ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] di "storia e arte", "storia e poesia" e "storia e filosofia" (D. Cantimori, p. 387). I primi nomi che figurano nelle nella prospettiva e nel segno di una visione che potrebbe dirsi agostiniana: la sua passione per la prosa cruda, anche violenta di ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] ad esse e contro di esse, la concezione agostiniana non mai esplicitamente ripudiata dagli scolastici dell'origine e di affermazioni eloquenti più che non elaborando un nuovo linguaggio filosofico e un sistema coerente di concetti. Sì che, anche in ...
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FRANCESCO da Fiano
Franco Bacchelli
Nacque a Fiano (oggi Fiano Romano), poco distante da Roma, allora feudo della famiglia Orsini, intorno al 1350 da Antonio, con ogni probabilità notaio. Forse già [...] notevoli dell'operetta - la critica implicita alla dottrina agostiniana che condannava come vizi le virtù dei pagani: tutto 'Umanesimo civile fiorentino nel Quattrocento, in Giornale critico della filosofia italiana, XXXVIII (1959), pp. 114-119; M.L ...
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FORNARI, Vito
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Molfetta (Bari) il 10 marzo 1821 da Giuseppe Antonio e da Anna Maria Tridente, "genitori di onorata probità". Compì i primi studi classici col dotto sacerdote [...] 1849 e che ebbe grandissima influenza sull'orientamento del suo pensiero filosofico.
Partendo, come già accennato, dalle tesi caratteristiche della tradizione platonico-agostiniana il F., nel tentativo per lui fondamentale di conciliare il pensiero ...
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LOMBARDI, Baldassarre
Marica Roda
Secondo la tradizione nacque a Vimercate, presso Milano, nel 1718. Tuttavia negli atti di battesimo della parrocchia locale risulta in quell'anno solo un Antonio Maria [...] , 1901, p. 312). Dal 1750 fu a Bergamo, dove per tredici anni insegnò filosofia al collegio Mariano.
Risalgono a quel periodo alcuni suoi opuscoli sulla dottrina agostiniana dell'anima. Nel 1763, dopo una disputa pubblica sul tema, ebbe inizio un ...
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GREGORIO da Spoleto
Emilio Russo
Nacque a Matrignano, presso Spoleto, da Andrea di Angelo, prima del 1460; è da escludere l'identificazione (Baruffaldi, pp. 81 s.) con un frate agostiniano che nel 1454 [...] , a segnare un percorso equamente diviso tra filosofia, retorica e storia e che tuttavia doveva C. Segre, Milano-Napoli 1954, pp. 24-27, 568; L. Torelli, Secoli agostiniani, Bologna 1682, p. 84; G. Baruffaldi, La vita di messer Ludovico Ariosto, ...
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CHIARAMONTI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Brescia il 2 marzo 1731, ricevette un'ottima educazione classica nell'ambiente familiare e poi passò a studiare filosofia e giurisprudenza nell'università [...] suo secolo il simbolo di una retta e pura dottrina agostiniana: grazie a lui "il nome di giansenista è divenuto glorioso alla virtù e prospettò come fine del "savio e cristiano filosofo" l'indagine della verità e l'ammaestramento degli idioti sotto ...
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illuminazione
illuminazióne s. f. [dal lat. tardo illuminatio -onis]. – 1. a. L’illuminare, il fatto di illuminare, cioè di dar luce a un ambiente, e la quantità della luce, naturale o artificiale, da cui l’ambiente stesso è illuminato: i....
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...