Filosofo e matematico (Genova 1667 - Napoli 1746). A Napoli verso il 1690, vi studiò il diritto. Entrato nella cerchia di N. Caravita, contribuì con lui alla creazione dell'Accademia Palatina (1698) che [...] per la cui influenza abbandonò le dottrine cartesiane che aveva inizialmente accolto con grande favore (Discorsi critici filosofici intorno alla filosofia degli antichi e dei moderni, 1724). Nell'opera La vita civile e l'educazione del principe (1709 ...
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Filosofo neoscolastico (Busto Arsizio 1886 - Milano 1962); prof. di storia della filosofia (dal 1930) e di filosofia (dal 1933) all'univ. Cattolica di Milano. Contro le dottrine di derivazione kantiana [...] dell'Umanesimo e del Rinascimento (1924); Il significato storico di Leibniz (1930); La riduzione del concetto filosofico del diritto al concetto di giustizia (1932); Cartesio (1933); Neoscolastica, idealismo, spiritualismo (1933; in polemica con A ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] insieme di elementi interconnessi, appare già nella filosofia antica. Nella filosofia moderna la nozione è ripresa in un senso focale, quello ortogonale all’asse per F); dà immagini virtuali, diritte, se l’oggetto si trova tra il primo piano focale e ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] navigazione aerea e spaziale, con specifico riferimento alle norme di diritto nazionale e internazionale che la regolano, nelle quali si e conforme al principio di denuclearizzazione dello spazio.
Filosofia
Lo s. nel pensiero antico e medievale
Si ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] cittadino del 1789 di «diritti naturali e imprescrittibili» (libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione). Tuttavia, a partire dal XIX secolo, in corrispondenza del tramonto, sul piano filosofico, delle posizioni giusnaturalistiche ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] e sino al settantesimo anno dopo la sua morte – la tutela da diritto di autore.
Con la registrazione si può interdire ai terzi qualsiasi uso la sintesi non diventi poi eccessivamente complessa.
Filosofia
Uso del termine in epistemologia
Il termine m ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] gli uomini capaci di educare il popolo. Il popolo, di diritto fonte della razionalità, di fatto è ancora incapace di governarsi della democrazia, ma fonda questa superiorità su una filosofia che egli definisce relativistica, tale cioè da escludere ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] garantire il massimo vantaggio alle parti.
L’a. economica del diritto è quindi composta da due elementi essenziali: l’a. positiva anche nella programmazione pluriennale dei bilanci pubblici.
Filosofia
In genere, risoluzione di un complesso negli ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] ma sono formazioni storicizzate e relativizzate. Dopo Kant, nella filosofia europea l’interesse per il l. viene meno: riaffiorano nel Jackson osservò che l’importanza che a buon diritto veniva data all’emisfero sinistro non doveva significare ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] talvolta, come nel caso di Kelsen e C. Perelman, con la rispondenza alle norme del diritto positivo.
G. distributiva
Nozione fondamentale della filosofia morale e dell’economia politica, che indica l’ordine di una totalità organica in cui a ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...