GRIMALDI, Giovanni Andrea
Filippo Crucitti
Nato verso il 1430, fu il terzogenito maschio di Nicola, signore di Antibes e Cagnes e governatore di Marsiglia, e di Cesarina Doria, dei marchesi di Oneglia.
Ebbe [...] . Il 13 giugno 1461 fu inviato presso il duca di Savoia per scongiurare la sua pretesa di sottoporre a vincolo feudale la parte di Mentone appartenente a Lamberto e per reclamare il pagamento della pensione sulla gabella di Nizza che il Principato ...
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Patrimonium Sancti Petri
Sandro Carocci
La definizione di Patrimonium sancti (o beati) Petri per i possessi temporali della Chiesa si diffuse nelle fonti pontificie del XII sec. e dei primi decenni [...] atta a distinguere le terre sotto la sua potestà temporale da quelle dove vantava solo altissimi diritti di sovranità feudale o di protettorato, e questa ambiguità coinvolgeva appieno anche la nozione di Patrimonium sancti Petri. Sotto Innocenzo III ...
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BONIFACIO
Pietro Roselli
Nato intorno al 1223, fu canonico della cattedrale di Parenzo fino alla sua elezione a vescovo di quella città, avvenuta tra la fine dell'anno 1282 e l'inizio del 1283.
Vari [...] rivendicava sul territorio del primo il dominio temporale - si aggiungevano i contrasti con il patriarca di Aquileia, signore feudale dell'Istria, con Venezia, che perseguiva una politica di espansione nella regione, e con il conte di Gorizia, che ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] tenuti a corrispondere il censo alla Chiesa di Roma, i Regni ed i signori sui quali i pontefici vantavano sovranità feudale, nonché i territori soggetti al pagamento dell'obolo di s. Pietro. Il Liber censuum rappresentò un importante strumento per la ...
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CANNELLA, Salvatore
Mario Condorelli
Nato a Palermo intorno alla metà del XVIII secolo, fu indirizzato agli studi e al sacerdozio: ricevette gli ordini sacri prima del 1784 giacché il Villabianca lo [...] un circolo letterario palermitano che il marchese di Carcaci ospitava nella propria casa.
Da alcuni accenni in difesa delle giurisdizioni feudali in esso contenuti, sembra potersi evincere che il Saggio del C. fu scritto fra il 1784 e il 1786, anni ...
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shintoismo di Stato
Religione nazionale del Giappone, a partire dal periodo Meiji, quando prese forma, fino all’occupazione alleata seguente alla Seconda guerra mondiale, che lo soppresse. I riformatori [...] Dal punto di vista del culto, il buddhismo e lo shintoismo furono separati, ponendo termine all’eclettismo del periodo feudale, mentre il primo subì anche persecuzioni e perse i privilegi goduti precedentemente. Il governo dei santuari fu affidato al ...
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simonia Compravendita di beni sacri spirituali e anche il peccato commesso da chi fa tale commercio. Il termine deriva dal nome di Simone Mago, il Samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, [...] per la loro elezione. La s. è ampiamente testimoniata nell’età merovingica, ma si diffuse soprattutto nella società feudale, più esattamente a partire dall’età postcarolingia, allorché all’acquisto di dignità ecclesiastiche si legò il godimento di ...
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Felice V, antipapa
Francesco Cognasso
Amedeo VIII, duca di Savoia, figlio primogenito di Amedeo VII conte di Savoia e di Bona di Berry, nacque nel castello di Chambéry il 4 settembre 1383. Successe [...] unico rappresentante maschio della famiglia, Amedeo, principe d'Acaia, rinunciò, a nome del giovane Amedeo, ai diritti di sovranità feudale che Amedeo VI aveva fatto riconoscere al principe alla sua maggiore età. La crisi si aggravò nel 1393 quando a ...
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BERARDO de Castacca (de Costa, Costaca)
Alessandro Pratesi
Discendente, come sembra, da nobile famiglia barese, fu eletto alla cattedra arcivescovile di quella città, dopo la morte del presule Doferio, [...] Chiesa di Bari due terreni da costruzione e il casale di Laterza; nel settembre dello stesso anno il signore feudale di Bitritto, alla presenza di Gregorio, cardinale diacono di S. Teodoro e legato apostolico, riconosceva all'arcivescovo il dominio ...
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DIONISIO (Dionisius, Dionysius)
Norbert Kamp
Non conosciamo la provenienza di D., ma è stata fatta l'ipotesi che egli fosse originario di Teramo o di Brindisi, senza che però ci siano testimonianze probanti. [...] volta nel 1165.
Come vescovo della diocesi più settentrionale del Regno, D. era anche signore della città e signore feudale di numerosi castelli. Questa posizione faceva sì che egli si trovasse, molto più di tanti altri vescovi meridionali, inserito ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalita
feudalità s. f. [der. di feudale]. – 1. Natura feudale, l’essere feudale: la f. d’un possesso. 2. a. Feudalesimo: le caratteristiche della f. in Sardegna. b. La classe dei feudatarî nel suo complesso.