Babilonia
Regione storica dell’Oriente anteriore, che si estendeva dal Golfo Persico fino a una linea che corre a N dell’od. Baghdad. Distesa nella fertile pianura tra il Tigri e l’Eufrate, la B. – che [...] , quella babilonese ha un diritto semplificato, che tende a dare regolamento sempre più rigido ai rapporti familiari, a quelli feudali e a quelli sociali (che riguardano per lo più le relazioni fra liberi e schiavi).
Letteratura
I testi in lingua ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] suoi seguaci, che a loro volta concessero il proprio dominio in feudo a vassalli minori. L’unità economica del sistema feudale fu il castello (manor), l’unità politica fu costituita dal feudo del cavaliere. Le istituzioni politiche e giudiziarie del ...
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Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione [...] di Kiev presso i Russi; di questi solo il Canto della schiera d’Igor, che rappresenta uno squarcio di vita feudale russa del 12° sec., si avvicina all’epopea.
E. cavalleresca medievale
Abbraccia l’e. francese, spagnola, italiana intorno alle lotte ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione [...] duchessa di Sanseverina e la patetica Clelia Conti; ma Fabrizio, che è un affascinante insieme di bravura cavalleresca, di libertinaggio feudale e di religiosità ereditaria, e che poi non vive più se non del suo esaltato amore per Clelia, ha una ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] , capolavoro di un aristocratico agrario certo assillato dai problemi morali e sociali ma pur sempre sorretto da un'integrità feudale robusta sino all'animalità, sembra testimoniare che l'unità epica di universale e particolare poggia su una cultura ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] avviso della storia moderna, gli svelavano i loro incunabuli nella civiltà umanistica, che segnava la fine del Medioevo feudale e teocratico con tutti gli abusi civili e le aberrazioni religiose. La cultura della Restaurazione, rinnegando i principi ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] . Grossi e i suoi imitatori ("I fermagli d'oro, i cimieri, gli scudi, i brocchieri, la piuma svolazzante sul berretto feudale, il romito, il frate, erano il tema favorito d'allora": Gioventù. Racconti, p. 101). Richiamandosi lo scrittore all'esigenza ...
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BIRAGO, Francesco
Renzo Negri
Da non scambiare per il contemporaneo Cornelio Francesco, spesso chiamato Francesco, nacque a Milano nel 1562, da Iacopo Marcello e da Francesca di Alessandro Beolchi, [...] non è da credere che l'autorità del B., grandissima ai suoi tempi, si sia esercitata nel codificare la sopraffazione feudale. La sua competenza, sovente invocata nella vita pratica, era piuttosto diretta a risolvere i conflitti nella pace di una ...
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GENUZIO, Andrea
Lucinda Spera
Nacque a Napoli intorno al 1615 da una famiglia appartenente all'aristocrazia urbana di seggio.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1636, sostenne apertamente il governo del [...] i moti popolari verificatisi nel Regno e il fenomeno del brigantaggio, considerato un effetto della pressione fiscale esercitata dall'aristocrazia feudale sui contadini.
Non sono noti la data e il luogo di morte del Genuzio.
Fonti e Bibl.: N. Toppi ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] di un nuovo senso della realtà, improntato ad un decoro che si modella ancora sugli ideali cavallereschi della sfarzosa civiltà feudale, ma libero e aperto, indulgente verso le passioni e aspro contro ogni forma di ipocrisia e di corruzione. L ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalita
feudalità s. f. [der. di feudale]. – 1. Natura feudale, l’essere feudale: la f. d’un possesso. 2. a. Feudalesimo: le caratteristiche della f. in Sardegna. b. La classe dei feudatarî nel suo complesso.