(Francesco Mosca) Scultore e architetto (n. forse 1523 - Pisa 1578), allievo del padre, MoschinoSimone Mosca (Terenzano presso Settignano 1492 - Orvieto 1553), scultore attivo a Roma, Firenze, Arezzo, [...] Perugia. Eseguì a Pisa le sculture per i due altari nel transetto del duomo (1563). Alcuni rilievi (Favola di Atteone, Firenze, Museo nazionale del Bargello; Caduta di Fetonte, Berlino, Staatliche Museen) riflettono elementi giambologneschi. ...
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Musicista (n. in Germania seconda metà sec. 16º - m. Roma 1661). Visse a Venezia e a Roma, qui come compositore titolare dei Barberini. Fu abilissimo liutista e ardito compositore di scuola fiorentina. [...] Oltre le pagine rimaste manoscritte, si ricordano di lui parecchie pubblicazioni di musica sacra e profana, vocale e strumentale, e l'opera teatrale Fetonte (1630). ...
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Schiavo decoratore di vasi aretini nell'officina di Marco Perennio, in Arezzo: attivo nei primi decenni del 1º sec. d. C., forse fu affrancato dal padrone e ne assunse il gentilizio (M. Perennius Bargathes). [...] Il suo repertorio decorativo comprende palmette, acanto, mascheroncini; in una sua forma (ora a Boston) vi è la rappresentazione della caduta di Fetonte e della metamorfosi delle Eliadi. ...
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combusto
Andrea Mariani
Evidente latinismo (participio di comburere, " bruciare "); è presente in due luoghi, ambedue riferentisi alla tradizione classica. Il primo di essi (If I 75 poi che 'l superbo [...] / per l'orazion de la Terra devota - riecheggia Ovidio, che tratta dell'episodio di Fetonte in Met. II 150-324. Al Momigliano l'allusione al carro di Fetonte combusto sembra un'intrusione in un testo che non la richiedeva, " un'appendice trascinata ...
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allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] il suo corso la strada / che mal non seppe carreggiar Fetòn (Pg IV 71-72), o ancora parla dello splendore del carro di Fetonte (XXIX 118-120) e dell'aria che s'infiamma al suo avvicinarsi (Pd XXXI 124-126). A questa esegesi abbastanza banale il passo ...
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Pittore e incisore (Norimberga 1500 circa - Lipsia 1550), forse allievo di A. Dürer, ricordato (1523) tra i pittori di Norimberga. Una serie di ritratti (Ritratto di giovane, 1544, Firenze, Uffizi; Ritratto [...] ) presuppone la visione di opere italiane, specie del Bronzino, mentre l'influsso di Giulio Romano è palese nella Caduta di Fetonte, affresco nel soffitto della casa Hirschvogel a Norimberga (è probabile un suo viaggio in Italia nel 1524, anno in cui ...
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narrare
Antonietta Bufano
Più che da sostanziali differenze di significato; questo verbo, adoperato soprattutto nel Convivio e nella prosa della Vita .Nuova, è caratterizzato dalla varietà dei costrutti. [...] in alcuni casi n. si registra in D. con uso simile a quello dell'italiano odierno (Cv II XIV 5 la favola di Fetonte, la quale narra Ovidio; Pd XIII 33 mirabil vita / del poverel di Dio narrata fumi); negli altri luoghi il verbo non significa, come ...
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BAZZANI, Luigi detto il Bazzanetto
Elena Povoledo
Figlio di Alessandro, nacque a Bologna l'8 nov. 1836. Allieva dell'Accademia di Belle Arti di quella città, studiò prospettiva con F. Cocchi dal quale [...] , si stabilì a Roma. Nel 1862 collaborò con C. Fracassini alla reayzzazione del sipario del Teatro Apollo (Apollo e Fetonte)e in quello stesso anno entrò nell'organico stabile del teatro, restandovi fino alla chiusura (1888), quale pittore associato ...
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La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] il ricordo del punto dove era avvenuto l'impatto. I boschi tutt'intorno non erano altro che le sorelle di Fetonte, le lacrimose Eliadi, che Zeus aveva trasformato in pioppi; le loro lacrime, tramutate in ambra, stillavano come resina dalla ...
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Pitagorici (Pittagorici)
Giorgio Stabile
Aggettivo sostantivato che designa i seguaci (Cv III V 4) della filosofia pitagorica (v. PITAGORA) e come tali indicati normalmente da Aristotele (Pythagorici, [...] elementorum II 12.
Come si vede D. tratta e amplifica soltanto la seconda opinione, arricchendola con la citazione del mito di Fetonte, presente nella prima e che, peraltro, ben conosceva per l'ampia trattazione di Ovidio (cfr. Met. II 19-271) da lui ...
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fetonte
fetónte s. m. [lat. scient. Phaëthon, dal nome di Fetonte, personaggio della mitologia greca, figlio del Sole]. – Genere di uccelli dell’ordine pelecaniformi, proprio dei mari tropicali: sono uccelli pelagici delle dimensioni di un...
scarso
agg. [lat. tardo excarpsus (comp. di ex- e carpĕre «tirare fuori, portar via»), rideterminazione del lat. class. excerptus, part. pass. di excerpĕre «trarre fuori, togliere»]. – 1. a. Insufficiente, inadeguato, inferiore a quanto sarebbe...