Baralla, Fiammetta. – Attrice italiana (Roma 1943 – ivi 2013). Una delle più celebri caratteriste degli anni Settanta e Ottanta, interprete del teatro d'avanguardia ha esordito al cinema nel 1957 con La [...] ragazza del palio di L. Zampa. Ha raggiunto la notorietà grazie alla sua corporatura imponente e alle sue non comuni qualità espressive, recitando in pellicole quali Quando le donne persero la coda (1972) di P. Festa Campanile e Fracchia la belva ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] 1967, di P. Festa Campanile) a L. Malerba, a V. Cerami, che ha fornito soggetti e sceneggiature a molti autori delcinema italiano,
bibliografia
U. Barbaro, Film: soggetto e sceneggiatura, Roma 1939.
G. Bluestone, Novels into films, Berkeley 1968 ...
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RAY, Satyajit
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico indiano, nato a Calcutta il 2 maggio 1921, morto ivi il 23 aprile 1992. Appartenente a una famiglia di intellettuali del Bengala, il giovane R. [...] il mondo", 1983; Ganaśatru, "Un nemico del popolo", 1989), prese a interrogarsi su temi cinema of Satyajit Ray, Nuova Delhi 1980; H. Micciollo, Satyajit Ray, Parigi 1981; AA.VV., Il contrasto, il ritmo, l'armonia: il cinemadi Satyajit Ray, Roma ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] descrittivo. Esprime, attraverso i simboli del toro e del cavallo, miti vitali della Spagna, presa diRoma. Nel 1911 il futurista Ricciotto Canudo conia per il cinema la amori, si ricomincia a far festa e centinaia di bambini ricreano lo Scribbolo Fan ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] 1936-1939, a cura di F. Mazzoccoli, Torino 1976.
M. Argentieri, L'occhio del regime. Informazione e propaganda nel cinemadel fascismo, Firenze 1979.
G.P. Brunetta, Storia delcinema italiano, 1° vol. Roma 1979, 1993², 2° vol., Roma 1979, 1993², 3 ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] da Roberto Rossellini per la sequenza della festa iniziale di Viaggio in Italia (1954).
Negli anni di Rossellini Era notte a Roma (1960) e Viva l'Italia! (1961). Nei primi anni Sessanta l'uso dello zoom era per lo più appannaggio del nuovo cinema ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] a Hitler. Una storia psicologica delcinema tedesco, nuova ed. a cura di L. Quaresima, Torino 2001).
L.H. Eisner, L'écran démoniaque; influence de Max Reinhardt et de l'expressionisme, Paris 1952, 1965² (trad. it. Roma 1955, 1983² e 1991³).
A ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] delCinéma vérité, il f. sull'a. costituisce un'importante memoria e uno strumento didi Alessandro Blasetti; Paestum, 1932, di Ferdinando Maria Poggioli; Fontane diRoma, 1938, di La leggenda di S. Orsola, 1948), Francisco José Goya (Goya: Festadi S. ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] di figurazione e di racconto che i grandi delcinemadi Mario Soldati, La contessa Castiglione (1942) di Flavio Calzavara e Giacomo l'idealista (1943) di Alberto Lattuada. Alla sua scuola, presso il Centro sperimentale di cinematografia diRoma ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] delcinema, sono state ricercate con implacabile coerenza tutte le condizioni (non solo la famosa regola del silenzio sul set di un cinema che divide il pubblico dalla postazione del pianoforte, durante la festa all'ambasciata, Gertrud, invitata a ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...