Filologo e critico italiano (Ferrara 1915 - Firenze 1995); prof. univ. dal 1952, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pavia e in quella di Firenze. I suoi saggi fondono una metodologia aperta alle [...] 'importante edizione del capolavoro di A. Manzoni nelle successive fasi di elaborazione (I promessi sposi, 2 voll., 1971: 1º vol., Fermo e Lucia. Appendice storica su La colonna infame; 2º vol., I promessi sposi nelle due edizioni del 1840 e del 1825 ...
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Poeta e scrittore tedesco, di lontana origine veronese, nato a Tölz (Alta Baviera) il 15 dicembre 1878. Figlio di un medico e medico egli stesso, il C., eccettuati il periodo della guerra mondiale (i cui [...] svizzero Keller (1931).
In mezzo al tumulto della letteratura tedesca del dopoguerra, l'opera del C. appare come un punto fermo, un'isola di quiete e di serenità. Tale serenità non è idillica, ma rappresenta un lungo e faticoso cammino di progressivo ...
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CARRARA, Pietro Paolo
Claudio Mutini
- Nacque nel 1684 a Fano da famiglia nobile. Il padre Giuseppe provvide per lui ad una educazione adeguata al rango sociale. Seguì presso il seminario romano lezioni [...] dei Sublimi di Bologna e a quella degli Assorditi di Urbino; nel 1755 fu anche ascritto all'Accademia degli Erranti di Fermo.
Per quel che riguarda la carriera politica, il C. raggiunse nella città natale il titolo di gonfaloniere, esercitandovi una ...
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BONIFACIO, Baldassarre
Lovanio Rossi
Nacque a Crema il 5 genn. 1585 dal giurista rodigino, ivi assessore Bonifacio, e da Paola Corniani, pure proveniente da famiglia di giureconsulti. Gli furono fratelli [...] gli intendimenti della Curia romana, secondo le istruzioni ricevute in più udienze dallo stesso pontefice. Al suo ritorno si fermò per qualche tempo a Roma, avvantaggiandosi di nuove esperienze culturali e di amicizie, e rientrò poi a Rovigo con ...
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Verso composto di 11 sillabe, il più importante e vario della tradizione poetica italiana per le sue molteplici soluzioni metriche (in base al numero degli accenti e delle pause); di largo impiego nel [...] 6a sillaba: l’e. risulta diviso in due membri o emistichi e prende il nome, nel primo caso, di e. a minore (sì che ‘l piè férmo//sempre era ‘l più bàsso, Dante), nel secondo, di e. a maiore (l’amor che move il sóle//e l’altre stélle, Dante). E ...
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Dante
Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da [...] per l'eternità nella gloria celeste. Questa preoccupazione attraversa l'intero poema.
Già nell'Inferno prende corpo il fermo rifiuto della realtà contemporanea: nella denuncia di Bonifacio VIII e dei papi moderni, dimentichi dei loro compiti, dediti ...
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CESARIO, Giovanni Paolo
Magda Vigilante
Nacque nella prima metà del sec. XVI a Castiglione (Cosenza) da Giovanni Antonio. Compiuti i suoi primi studi a Cosenza, egli venne inviato ancora adolescente [...] . Durante il suo viaggio di ritorno egli visitò Lucca, Firenze, Siena e Vetulonia, giungendo infine a Roma dove si fermò per ammirare i monumenti della città e rendere omaggio al pontefice Paolo III. Il pontefice, dopo aver conosciuto ed apprezzato ...
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FORNARI, Simone
Rosario Contarino
Nacque a Reggio di Calabria nei primi anni del sec. XVI forse da Bernardino, come argomenta L. Furnari smentendo la tradizione che lo voleva figlio di Prospero e di [...] , confessando di essere stato dapprima "acceso dalla piacevolezza delle sue narrazioni e dalla vaghezza del dire", e poi "in più ferma età dall'altezza de soggetti, e dalla velata moralità". Convinto che, per la nobiltà della forma e per la presenza ...
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BARATTI, Giacomo
Angela Codazzi
Mancano di lui altre notizie all'infuori dei pochi cenni contenuti nella versione inglese di una sua opera italiana, il cui originale è sconosciuto, e nella dedica del [...] mentre l'abuna viaggiava sotto le spoglie di mercante. La carovana, partita forse nel marzo 1656, arrivò a Suez, ove si fermò per parecchi mesi a causa di scaramucce insorte fra i Turchi e i Mori. Riprese il viaggio quando un ambasciatore del pascià ...
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BOMBACI, Antonio Michele
Lovanio Rossi
Nacque a Bologna il 10 febbr. 1644, quarto figlio di Gaspare e di Orinzia Morandi.
Ebbe una giovinezza irrequieta e subì due volte la prigionia: a Lucca, ove si [...] bando (3 marzo 1665). Prima di rientrare in Bologna, dove riuscì ad evitare il sacerdozio, destinatogli dalla madre, si fermò per qualche anno a Castelvetro dal cugino Lelio Mantachetti, forse anche per schivare le vendette del Sarti.
Sposò quindi la ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...