GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] i nemici tornarono in forza, comandati da Federico da Bozzolo, e misero l'assedio. Il G. riuscì a imporre un fermo rifiuto alla capitolazione e la sua ostinazione ebbe alla fine la meglio: nella popolazione si verificò una straordinaria reazione, che ...
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CARAFA, Ferdinando
Francesco Barbagallo
Nato il 30 ottobre del 1816 a Napoli, terzogenito di Francesco, duca d'Andria dopo la decapitazione del fratello Ettore, e di Teresa Caracciolo di Santobuono, [...] Peccheneda una confessione manoscritta del C., dove, tra l'altro, era detto: "Nicola Nisco una sera, scontrandomi per strada, mi fermò dicendomi se io voleva far parte di una setta, della quale era capo Mamiani. Io risposi di non volerne far parte ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] tempo è da valutarsi globalmente come perenne attualità, cioè come ‛durata', pura dimensione della coscienza.
Per Boccioni un corpo fermo si muove - in quanto partecipa del dinamismo universale - non meno di uno che si sposta. Occorre aggiungere che ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] richiesta dei nipoti della marchesa d'Urfé. Allora cercò un riparo a Madrid, ove giunse il 19 nov. 1767. Vi si fermò per quasi dieci mesi e anche questa esperienza gli suggerirà pagine molto interessanti e acute di fronte a quella civiltà "chiusa" e ...
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CALORIA (Calorius, Calogierus), Caio, detto Ponzio
Enrico Pispisa
Poche e vaghe sono le notizie sulla vita del C., di cui non si conoscono con sicurezza neanche il luogo e la data di nascita.
Sembra, [...] poemetto In honorem Venetorum che nella Comedia tratteggia a grandi linee le sue vicende di studente e viaggiatore. A Padova si fermò fino al 1488 e, in attesa di conseguire la laurea in legge (nel 1484 "Caius Calorius Pontius Siculus iuris civilis ...
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Scrittore polacco (Kielce 1919 - Napoli 2000). Autore il cui nome è stato per lungo tempo al libro Inny świat. Zapiski sowieckie (1953; trad. it. Un mondo a parte, 1958), nel quale svelò, tra i primi al [...] , quindi nel lager di Archangel´sk. Nel 1942 fuoriuscì dall'Unione Sovietica e combatté a fianco degli Inglesi. Si fermò subito dopo la guerra a Roma, dove contribuì alla nascita delle due maggiori istituzioni culturali dell'emigrazione polacca, poi ...
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CUCCOVILLA (Cuccuvilla), Maria
Franca Petrucci
Nacque a Roma nel 1735 da Nicola, avvocato barese, morto nel 1745 (V. Forcella, Iscrizioni delle chiese... di Roma, VII, Roma 1876, p. 335). Sposò Giovanni [...] da Raimondo Cunich che fino alla morte le fu legato da "la più stretta e la più innocente amicizia"; non si fermò neanche davanti alle scienze esatte. in cui ebbe per maestro il commentatore di Newton, François Jaquier; il canto e la musica ...
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BONARELLI, Guidubaldo
Franca Angelini Frajese
Nacque a Pesaro il 25 dic. 1563 dall'anconitano conte Pietro Bonarelli della Rovere e da Ippolita di Montevecchio; il padre, cortigiano di Guidubaldo II [...] ; è certo invece che nel 1585 era a Pont-à-Mousson in Lorena, in un collegio di gesuiti.
Tornato in Italia, si fermò dapprima a Roma, dove rifiutò la carriera ecclesiastica perché, come scrive in una lettera del 1591 da Roma, "alla pretaria" non fu ...
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SMREK, Ján
Angelo Maria RIPELLINO
Pseudonimo del poeta slovacco Ján Čietek, nato a Zemianské Lieskovo il 16 dicembre 1898. Studiò teologia evangelica a Bratislava. Nel 1924-25 fu redattore di Slovenský [...] terra e l'anelito di paesi lontani, di sognanti vagabondaggi. Nelle successive raccolte poetiche Hostina ("Il convito", 1944) e Studhňa ("La sorgiva", 1945) S. fermò con monumentale lirismo i disastri della guerra e la fiducia in tempi migliori. ...
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BENINCASA, Francesco Cinzio
Figlio di Stefano di Dionisio Benincasa, nacque forse a Cagli (Pesaro) intorno al 1450. Era il più grande di altri tre fratelli: Piergirolamo, Alessandro e Vincenzo. La famiglia, [...] che egli fu laureato dall'imperatore Federico III nel dicembre del 1468, allorché l'imperatore, diretto a Roma, si fermò una notte ad Ancona e in tale occasione "concesse alcune dignità ad diversi cittadini così mundani como sacerdoti". Probabilmente ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...