GIOVANNI da Fermo, beato
Bianca Paulucci
Chiamato anche Giovanni della Verna, per aver dimorato molto tempo su quella montagna, nacque a Fermo (Marche) nel 1259, morì sulla Verna nel 1322. A tredici [...] anni entrò tra i frati minori; predicò a Firenze, Pisa, Siena, Arezzo, Perugia e altrove; i contemporanei gli attribuirono grandi prodigi e il possesso di scienza infusa. Fu amico di Iacopone da Todi, ...
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Donna, lo fermo core
Fabrizio Beggiato
. Incipit di una canzone non pervenutaci e attribuita da D., che la cita due volte in VE I XV 6 e II XII 6, al rimatore bolognese Guido Ghisileri. La prima citazione [...] stanza e la loro disposizione strofica; questa volta, accompagnata da quella di un altro incipit del Guinizzelli (De fermo sofferire) e dallo stesso incipit sopra riportato di Fabruzzo, documenta l'uso, considerato eccezionale, di un settenario in ...
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Conte di Monteverde, fu nel 1374 lettore di diritto civile a Perugia. Podestà di parte popolare a Fermo (1386), s'impegnò tra gravi ostilità nell'occupazione di Montegranaro, condotta a termine nel 1395. [...] Nel 1397 Andrea Tomacelli pose fine al potere dell'A. ristabilendo l'autorità pontificia. Nel 1407, avendo tentato di riprendere la signoria, fu imprigionato e decapitato ...
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Signore di Fermo (m. Grottaferrata 1520), nipote di Oliverotto; in contrasto con i Brancadoro, s'impadronì di Fermo, divenendone signore (1514). Morì in combattimento con le truppe papali. ...
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Musicista (Napoli 1743 - Fermo 1798). Studiò al conservatorio di S. Maria di Loreto in Napoli con F. Fenaroli. Si dedicò alla composizione teatrale dal 1771, scrivendo più di 30 melodrammi e componendo [...] musica strumentale e vocale. Dal 1791 fu maestro di cappella a Fermo. ...
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Patriota (Milano 1824 - San Fermo 1859), figlio di Giovanni Battista. Partecipò alle Cinque giornate di Milano; condannato in contumacia, andò in esilio, e soggiornò in Francia, Piemonte, Inghilterra, [...] cooperando alla preparazione della guerra contro l'Austria. Nel 1859 fu capitano dei cacciatori delle Alpi di Garibaldi; cadde a San Fermo. Vasta diffusione ebbe la sua opera Che cosa sia la guerra, pubbl. postuma (1862). ...
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Cantante (Fermo 1828 - Grottazzolina 1901). Studiò con F. Cellini. Esordì quale baritono ad Ascoli nel 1851. Passò per i principali centri teatrali d'Europa (tranne la Scala di Milano), acclamato anche [...] come concertista. Il fratello Lodovico (Fermo 1820 - Grottazzolina 1885), tenore, cantò in tutta Italia e passò in seguito a Parigi, Londra, Barcellona, Vienna, in una carriera fortunatissima, legata al repertorio verdiano. ...
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Ecclesiastico (Roma 1592 - Fermo 1653); arcivescovo di Fermo (dal 1625); nunzio apostolico in Irlanda (1646), difensore intransigente dei diritti dei cattolici durante la rivoluzione inglese, svolse un [...] ruolo importante nella lotta politico-religiosa dei ribelli irlandesi; partecipò alle trattative per l'accordo, fallito, tra Carlo I e questi ultimi, imponendo, come richiesta preliminare, la sottomissione ...
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Scrittore italiano (n. Fermo 1960). Noto per affrontare nei suoi scritti soprattutto il tema del lavoro, ha collaborato con Il Manifesto, La Lettura del Corriere della Sera, Il Venerdì di Repubblica, Nuovi [...] al cane (1999), Nafta (2000), Un poco di buono (2002), Le risorse umane (2006, Premio Sandro Onofri), Viaggi da Fermo (2009), Il mondo in una regione (2009), Il costo della vita (2013, Premio Lo straniero), Andare, camminare, lavorare (2015), Addio ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...