È, dopo S. Ambrogio, il più celebre e popolare arcivescovo di Milano. Fiorito in un'epoca della massima importanza storica, egli è l'uomo di governo che, per la sua attività e le sue eccezionali virtù [...] dopo, il 25 dicembre, è assunto al pontificato lo zio Pio IV, e questo fatto segna l'ingresso di Carlo nelle più alte carriere 1610, essendo arcivescovo di Milano suo cugino il cardinale FedericoBorromeo, il quale fece costruire nel 1624 il famoso ...
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Piccola città della provincia di Piacenza (2260 ab.), nella vallata della Trebbia, a 272 m. s. m. È posta sulla sinistra del fiume, là dove tre strade s'incontrano quella per Piacenza, quella per Varzi [...] LXXX, col. 1011 segg. e in Mon. Germ. Histor., Script. rerum Mer., IV, i seg. e Script. rerum Germ., 1905; B. Rossetti, Bobbio illustrato, voll invece l'entitȧ degl'incrementi che da Bobbio FedericoBorromeo procurò all'Ambrosiana nel 1606, e Paolo V ...
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Nacque in Firenze il 21 luglio 1515, nel popolo di San Pier Gattolini, da Lucrezia di Mosciano e da ser Francesco Neri notaio, oriundo da famiglia nobile, di mediocre fortuna, passata nel sec. XV da Castelfranco [...] papa Clemente VIII, ne seguì i consigli ribenedicendo Enrico IV re di Francia.
Circondato dall'ammirazione e dalla venerazione di Ricevuta l'estrema unzione dal Baronio, il viatico da FedericoBorromeo, F. nella sua stanzetta alla Vallicella morì il ...
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RICHINI (o Richino, Ricchini, Righini)
Paolo Mezzanotte
Famiglia di architetti e ingegneri milanesi, che operarono dalla fine del sec. XVI a tutto il XVIII. Ne fu capostipite Bernardo (nato circa il [...] barnabita padre Lorenzo Binago (v. binago), finché il cardinale FedericoBorromeo, che lo aveva preso a ben volere, lo inviò a la venuta della regina Maria Anna d'Austria, sposa a Filippo IV, egli poté anticipare i fondi necessarî, e per quest'ultima ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] gl'impedisce di attuarla. L'imperatore è ora il fanciullo Enrico IV: Federico di Lorena è eletto papa dai Romani, il 2 agosto 1057 Col 1564 s'inizia la memoranda opera di Carlo Borromeo nella diocesi milanese.
Nei vecchi ordini religiosi cominciano i ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] conclusero nel 1586 la lega cosiddetta "dorata" o "borromea", per salvaguardare i loro interessi particolari; nel 1587 s pretto cantone svizzero. Minacce di guerra da parte di Federico Guglielmo IV, in occasione di una sommossa dei suoi partigiani ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] locali, fra i quali emergono le officine attiche dal se. VI al IV a. C. Con tavolozza assai limitata, dai contorni più o meno : il fondo della pinacoteca Ambrosiana, lasciato dal cardinale FedericoBorromeo, ce ne dà un esempio tipico. Ma la ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] pinacoteca fu istituita nel 1621 dal card. FedericoBorromeo; ad essa nel 1751 si aggiunse il Francesco Sforza a Milano e l'inizio di un nuovo principato, III, p. 297; IV, p. 33; N. Ferorelli, Schema di un tentato accordo tra Alfonso d'Aragona e ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] Cesena è debitrice della sua origine a Malatesta IV. Quella di Urbino ebbe in Federico di Montefeltro (1471) un mecenate di i tesori di Bobbio, dovuta all'ingegno di Federigo Borromeo e collocata in un magnifico palazzo, o la Vaticana diretta ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] via. Anche il disegno, dal sec. IV in poi, appare tra le materie studiate di un vescovo, come quelle di Napoli (Federico II), di Tolosa (Folco di Marsiglia), di . Carlo Borromeo. (Sull'opera di S. Carlo Borromeo in questo campo, v. Carlo Borromeo, san, ...
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