VISIGOTI
Giovanni Battista Picotti
. Erano una parte della grande gente dei Goti (v.), divisi dagli Ostrogoti prima ancora che quella gente passasse, nella seconda metà del sec. II d. C., dalla Scandinavia [...] diversità etnica di questi barbari, come anche quella della grande maggioranza degli altri.
Su questo popolo di agricoltori, di II (Theoderich) e Federico; il primo dei quali (453-66) non solo rinnovò il foedus, ma, dopo il sacco di Roma da ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] 'Inghilterra e moglie dell'elettore palatino Federico V. E leggibile il presente anagrammato negli Accidenti di Cloramindo "delitie" vanno a farsi benedire. Perché il proprietario, specie ilgrande proprietario - impensabile nel Bellunese che ha in ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] Le Relazioni degli Stati Europei [...] Roma, I. Parlando di Federico Corner Giuseppe De Luca scrive che la sua attività fu "non , pp. 88-105.
217. Domenico Caccamo, Venezia, Pietro ilgrande e i Balcani, in Studi balcanici, a cura di Francesco Guida ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] i cittadini eterni;
la savia Serenissima poteva ripetere con ilgrande viaggiatore: "Io dall'armi non cerco, ma da Tron, p. 105.
254. Cf. gli studi di Pietro Rigobon e di Federico Seneca cit. da F. Venturi, Settecento riformatore, V/2, p. 142.
255 ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] la sua applicazione. La politica dei patti ha insomma grande importanza, ma ha anche una sua ovvia intrinseca fragilità -diplomatica, cf. inoltre il validissimo lavoro di Giovanni Tabacco, La politica italiana di Federicoil Bello re dei Romani, ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] Ilgrande sconfitto delle elezioni tenutesi in quell'anno era stato Sebastiano Tecchio il quale nel giro di pochi mesi perdeva il messa in atto da Rocco dopo la costituzione della Federazione dei gruppi nazionalisti del Veneto avvenuta nel marzo ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] la dignità imperiale, mantenuta contro tutti la corona di Sicilia, il tempo spingeva verso ilgrande progetto. Teatro dell'impresa non poteva essere che il Regno di Sicilia, non solo perché come Federico stesso volle scrivere nel Liber (I, 95.1) lo ...
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Parlamento
Augusto Barbera
di Augusto Barbera
Parlamento
Una difficile definizione
Il termine 'parlamento' comprende realtà spesso fra loro non coincidenti, che variano sia nel corso delle diverse [...] direttamente. [...] Ilgrande vantaggio di avere dei rappresentanti è che essi sono capaci di discutere i pubblici affari. Il popolo non ai lord i rappresentanti degli Stati federati e al sovrano il presidente eletto e investito direttamente dalla ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] settantina. Essi erano collegati con una struttura federativa da un Consiglio superiore eletto democraticamente, con approccio individualistico alla problematica della libertà religiosa.
Ilgrande problema degli anni successivi all’unificazione fu ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] questa sua opera di riforma fu coadiuvato prima da Luigi Federico Menabrea, un moderato di origini savoiarde, destinato a una 1867-dicembre 1869). Certo non bisogna trascurare ilgrande ascendente esercitato da Vittorio Emanuele II sulla classe ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
fediverso s. m. L'insieme dei server federati e decentralizzati sui quali è installato lo stesso protocollo di comunicazione che consente di creare, scambiare e commentare contenuti (post, foto, video) e di importare ed esportare liste di contatti,...