FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] milanese di S. Eustorgio nel 1164 su ordine diFederico Barbarossa, diSicilia e L'Italia. IlF. dovette far accettare al Grosoli una commissione diII, I protagonisti, Casale Monferrato 1982, pp. 196-201; A. Majo, in Diz. della Chiesa ambrosiana, II ...
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Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] prima metà del secolo, questo processo di lunga durata si è dovuto misurare con l'incombente presenza diFedericoII sulla scena italiana (comuni centrosettentrionali, Patrimonio di S. Pietro, Regno diSicilia, Regno di Torres e Gallura in Sardegna ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] Inghilterra.
Non solo dunque per l'Inghilterra, legata al Regno diSicilia dalla comune eredità normanna, ma per l'Occidente latino in generale l'Italia meridionale all'epoca diFedericoII rappresentò il terreno più propizio per il mantenimento e lo ...
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Montecassino
Mariano Dell'Omo
"Fredericus quondam Romanorum Imperator et post eum duo filii eius Corradus videlicet et Manfredus, subtractis iuribus et rebus nostri Monasterii Casin[ensis] cui in patiencia [...] politico caratterizzanti gli anni della minorità diFedericoII, e infine nelle ostilità tra ' monachesimo nel regno svevo diSicilia, in Friedrich II. Tagung des Deutschen Historischen Ins-tituts in Rom im Gedenkjahr 1994, a cura di A. Esch-N. Kamp ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] rete commerciale e culturale, con fulcro nel Regno diSicilia, rimase attiva in tutto il Mediterraneo almeno ebrei nel mondo diFedericoII: linee di demarcazione e di comunicazione, in FedericoII e il mondo mediterraneo, a cura di P. Toubert-A ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] monaci, l'uno nativo di Oria, l'altro diSicilia o di Puglia, e un francese 1562 essi vennero concessi al conte Federico Borromeo, per passare infine alla il suo epistolario inedito, Basilea, Universitätsbibl., G. II. 31, ff. 1-198, che comprende le ...
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VITTORE III, beato
Cristina Colotto
Dauferio nacque nel 1027 da un ramo della famiglia principesca di Benevento. La Cronaca di Montecassino ci informa che suo padre fu ucciso dai Normanni, mentre dai [...] di riforma della Chiesa, come il vescovo Umberto di Silvacandida e Federicodi Lorena, cancelliere, abate di marzo del 1086 moriva Anselmo II, dei tre candidati la Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile, I, New York 1960, pp. 112-284 ...
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ANNIBALDI, Riccardo (Riccardo della Molara)
Daniel Waley
Importante membro della potente famiglia romana, l'A. prese il nome con il quale è noto abitualmente dalla fortezza della Molara vicino a Tuscolo, [...] .
Nel 1271 l'A. fu tra i cardinali che si tennero in corrispondenza con il nipote diFedericoII, Federicodi Turingia, un possibile pretendente al trono sicilianodi Carlo d'Angiò. Egli visse tanto a lungo da poter partecipare al conclave che elesse ...
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CAVA
A. Perriccioli Saggese
(Castrum Cavense nei docc. medievali; od. Cava de' Tirreni)
Cittadina della Campania (prov. Salerno), sorta nel sec. 11° nei pressi di un insediamento romano come piccolo [...] ''scriptorium'' della badia di Cava nel Duecento, in FedericoII e l'arte del Duecento italiano, "Atti della III Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma, Roma 1978", a cura di A.M. Romanini, Galatina 1980, II, pp. 113 ...
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BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] 37-61); G. Vitolo, 'Vecchio' e 'nuovo' monachesimo nel regno svevo diSicilia, in FedericoII. Convegno dell'Istituto storico germanico di Roma nell'VIII centenario della nascita, a cura di A. Esch-N. Kamp, Tübingen 1996, pp. 182-200; Il monachesimo ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...