CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] era a Napoli il maggior esperto di lingue antiche, greca ed ebraica, oltre che latina. In una personalità di studioso per vari l'impegno civile. La censura del C. alla Professione di fede apparve infatti a Giannone non solo "molto severa e rigida", ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] d'insieme i cui capisaldi erano l'attaccamento alla tradizione poetica del romanticismo, il rifiuto dei modelli stranieri, la fede nell'esistenza di una tradizione letteraria italiana soprattutto in campo teatrale, la contestazione di ogni tipo di ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] l'insegnamento della filosofia (che, nel mondo ebraico medievale, era in genere praticato solo in privato 483, 489-497; G. Sermoneta, La dottrina dell'intelletto e la "fede filosofica" di Jehudàh e Immanuel Romano, in Studi medievali, s. 3, ...
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IMMANUEL da Roma (Immanuel Romano, 'Immanu'el ben Šelomoh, 'Immanu'el ha-Romi, Manoello Giudeo, Manoello Romano, Emanuele Romano)
Simona Foà
Nacque a Roma (più volte I., nelle sue opere, ricorda le proprie [...] ., Storia degli ebrei in Italia, Torino 1963, ad ind.; N. Pavoncello, La letteratura ebraica in Italia, Roma 1963, ad ind.; J.B. Sermoneta, La dottrina dell'intelletto e la "fede filosofica" di Jehudàh e I. Romano, in Studi medievali, s. 3, VI (1965 ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] zoroastrismo, considerato come un monoteismo d’ispirazione ebraica, è per Pettazzoni conseguenza di una riforma cui oggetto e il cui scopo fossero la promozione di una «fede laica» per il benessere dello Stato.
La religione della Grecia antica ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] preannunzia un suo più meditato ritorno all'antica fede. Attaccato pubblicamente dai ministri calvinisti, si rifugia tuttavia èmessa a frutto dall'A. la conoscenza dell'ebraico e delle lingue orientali.
Nel chiuso ambiente conventuale, dopo ...
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GALLICCIOLLI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Venezia il 17 maggio 1733 da Paolo e da Adriana Grismondi, ricevette un'istruzione privata da Jacopo Scattaia, mediocre precettore; nel 1749 abbracciò lo [...] prima di Cristo non era lontana con la sua fede dalla Chiesa cattolica quanto pensavano alcuni ebrei contemporanei. di S. Agostino.
Le sue edizioni e traduzioni di testi ebraici e patristici e le altre opere di erudizione ecclesiastica gli procurarono ...
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HILLEL di Samuel da Verona (Hillel ben Šemu'el ben Eli'ezer mi-Verona)
Mauro Zonta
Filosofo, talmudista, medico e traduttore ebreo italiano, attivo nel secolo XIII. Le notizie sicure sulla famiglia e [...] un certo successo, tanto da diventare, tra l'altro, una delle fonti della popolare enciclopedia Le vie della fede (in ebraico Ševile emunah), redatta nel 1360 dall'ebreo spagnolo Meir Aldabi.
La prima edizione completa del Libro sulle retribuzioni ...
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BUSALE, Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Ignota è la data di nascita del B. e incerta la sua origine. Il Biandrata e il Dávid affermano che era nativo della Calabria e che suo padre era spagnolo. Un testimone [...] dato il maggior rilievo alla giustificazione mediante la sola fede. Tale interpretazione fece tanto effetto sul B. che dagli studiosi dell'Impero ottomano, né dagli storici della cospicua colonia ebraica locale), si vedano R. Friedmann e H. De Wind, ...
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LORIA, Arturo
Cristiano Spila
Nacque a Carpi il 17 nov. 1902 da Aristide e da Antonietta Righi, quarto di otto figli.
Il padre, israelita, nato a Modena, brillante e ambizioso, era un industriale trasferitosi [...] egli tacque con tutti sulla sua conquista della fede, mentre affidava le sue riflessioni alle Memorie L., a cura di M. Marchi, Firenze 1996; E. Pellegrini, La riserva ebraica. Il mondo fantastico di A. L., Reggio Emilia 1999; M. Marchi, Bestie edite ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...
paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...