Siena
Giorgio Varanini
Pier Vincenzo Mengaldo
S. è fra le città toscane, a parte Firenze, la più frequentemente ricordata da D., sia direttamente sia attraverso i vari personaggi senesi, gli episodi [...] contenente rime di D., di Antonio Beccari, del Petrarca, del Serdini, di FaziodegliUberti, di Antonio degli Alberti e di altri ancora. Oltre ai ricordati si conservano presso la biblioteca Comunale degl'Intronati i codici I VI 30, I VI 28, I VI 20 ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] o immediatamente successivi (FaziodegliUberti, Antonio da Ferrara, Cino Rinuccini o Antonio degli Alberti; cfr. , colombe, serpi, vermi) o della categoria, per così dire, degli strumenti umani. Ecco allora un focile, una fune, i marinareschi poggia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre la produzione didattica in versi non è riconducibile a un modello letterario [...] Intelligenza, l’Acerba del medico e astrologo Francesco Stabili detto Cecco d’Ascoli e il Dittamondo dell’esule ghibellino FaziodegliUberti, composto tra 1345 e 1367. L’Intelligenza è un poema allegorico-didattico in nona rima in cui l’amore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dalla circolazione del Decameron di Giovanni Boccaccio (1348) fino alla [...] Tales di Chaucer – la brigata viaggia per l’Italia, seguendo un percorso molto simile anche al Dittamondo di FaziodegliUberti. L’eterogeneità delle fonti restituisce un dettato narrativo vivace e plurimo, dove emerge la rappresentazione di un mondo ...
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Islàm
Francesco Gabrieli
In questa voce, complementare della voce Arabi, ove si tratta della presunta conoscenza che D. poté avere dell'arabo, e del suo atteggiamento verso la scienza e filosofia araba, [...] di materiale escatologico arabo-musulmano all'Italia, anzi alla Toscana del Trecento (il Liber scalae è citato da FaziodegliUberti nel Dittamondo). Cadeva così ogni altra fantastica ipotesi di contatti fra D. e opere della letteratura araba dotta ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] Relativamente più diffusa, a partire dal Trecento (in FaziodegliUberti, ma anche in Antonio da Ferrara e altri la divisione in fine di verso di un’unità lessicale (tipico l’esempio degli avverbi in -mente, documentato in Par. XXIV, 16-17). Affine è ...
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ALBERTI, Leandro
Abele L. Redigonda
Nacque a Bologna il 12 dic. 1479 da Francesco, di famiglia oriunda da Firenze. Decenne, fu affidato per gli studi umanistici al retore bolognese G. Garzoni. Nel novembre [...] gli altri, il Poliziano e il Dittamondo di FaziodegliUberti). Per questo la sua opera rappresenta non tanto una d'Italia,I, 1, Brescia 1753, pp. 306-310; G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi,I, Bologna 1781, pp. 146-153, e IX, ibid. 1794, ...
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Boemia (Boemme)
Eugenio Ragni
Regione dell'Europa centro-orientale, oggi inclusa nella Repubblica Cecoslovacca, con capitale Praga. D. ricorda la B. tre volte, e sempre nella Commedia: la indica brevemente [...] che si dica, 8, nella forma Buem; ma Bueme nella risposta dell'anonimo); nel commento alla Commedia dell'Anonimo; in FaziodegliUberti (Di quel possi tu ber, 33).
Ai tempi di D. la B. costituiva un regno assai esteso, particolarmente sotto Ottocaro ...
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Bergamo
Paolo Bertolini
Eugenio Ragni
Pier Vincenzo Mengaldo
. Di questa città, citata nell'insieme dei suoi abitanti, D. fa un breve cenno in If XX 70-71 nel ricordare Peschiera (v.), bello e forte [...] dell'innata rozzezza linguistica dei bergamaschi, più tardi divenuta - soprattutto per tramite veneziano - proverbiale, v. anche FaziodegliUberti Dittamondo III III 98-99 " il Bergamasco... che grosso parla ed è sottil del senno "), è accostato ...
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L’endecasillabo è un verso di 11 sillabe metriche (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in decima posizione (Beltrami 20024: 181-188; Menichetti 1993: 386-424). È il verso principe della [...] adottati sporadicamente (rarissimi già nella Commedia dantesca): sistematica è però l’adozione degli sdruccioli in alcune canzoni trecentesche (per es. di FaziodegliUberti) o nel metro eglogistico quattrocentesco (per es. nell’Arcadia di Iacopo ...
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maggioria
maggiorìa s. f. [der. di maggiore], ant. – 1. L’esser maggiore; autorità, importanza: visse forse Due anni in Puglia con gran m. (Fazio degli Uberti). 2. In alcuni paesi, era così detto il tributo dovuto dai sudditi al signore feudale...