PLUTINO, Antonino
Domenico da Empoli
– Nacque a Reggio Calabria il 10 dicembre 1811 da Fabrizio e da Caterina dei baroni Nesci.
La famiglia era stata rivoluzionaria filofrancese e poi murattiana. Il [...] delle nuove idee.
Nel 1838, sotto gli auspici dell’intendente Betti, iniziò le pubblicazioni il periodico letterario FataMorgana, diretto dallo storico reggino Domenico Spanò-Bolani, dimessosi poco tempo dopo e sostituito da Plutino, che tuttavia ...
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Artù
Teresa Buongiorno
Il re della Tavola Rotonda
L'inventore della Tavola Rotonda, il capo della resistenza bretone contro i Sassoni, è esistito davvero o è soltanto un'invenzione letteraria? Nel 6° [...] quale era conservato il sangue di Gesù. Artù verrà ucciso, infine, da Mordred, il figlio avuto da sua sorella, la fataMorgana; Merlino, imprigionato da Viviana, la Signora del Lago di Avalon, continuerà a vivere in un mondo parallelo, attendendo la ...
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PINDEMONTE, Ippolito
Mario Marcazzan
Letterato, scrittore e poeta fra i più rappresentativi del Settecento, nato il 13 novembre 1753, da nobile famiglia ricca di tradizioni letterarie, a Verona, ivi [...] Melpomenio recitò in occasione della sua aggregazione all'Arcadia, il poemetto Gibilterra salvata (1782) poi ripudiato, e la FataMorgana (1784). Dal 1784 dimorò per qualche anno nella sua villa di Avesa, compiacendosi di quel soggiorno propizio alla ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] un altro schema letterario tradizionale, quello del viaggio gulliveriano presso società disumane, fisicamente e mentalmente stranite e stranianti. FataMorgana (2005) è una felice variazione sugli schemi di J. Swift (e in parte di Montesquieu, che fa ...
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LONGFELLOW, Henry Wadsworth
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poeta americano, nato a Portland nel Maine il 27 febbraio 1807, morto a Cambridge nel Massachusetts il 14 marzo 1882. La sua fu una vita tranquilla [...] naufragio diventa il simbolo del consumarsi dei naufragi del cuore, relitti di imprese che non torneranno più. La poesia è una FataMorgana che sempre ci sfugge, e il poeta sente d'aver detto solo la metà del segreto (Prelude). Il vecchio mondo, così ...
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GANDHARVA
Luigi SUALI
. Divinità della mitologia indiana. Nel Ṛgveda il nome compare quasi sempre al singolare, e designa un tipo divino che risale all'età indo-iranica; ma il suo preciso carattere [...] quello della musica (gāndharva o gandharva-veda "scienza della musica"). Dimorano nel cielo d'Indra; e poiché la fatamorgana è chiamata "città dei Gandharvai" si propende a credere che rappresentassero un tipo divino connesso con fatti meteorologici ...
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KUYPER, Abraham
Teologo e uomo politico olandese, nato a Maasluis il 29 ottobre 1837, morto l'8 novembre 1920 a L'Aia. Pastore della chiesa riformata, fin dal 1874 prese parte alla vita politica come [...] 1880, ad Amsterdam, un'università libera. Tra le sue opere, si ricordano particolarmente: Het modernisme een fatamorgana op godsdienstig gebied (1871); Het Calvinisme oorsprong en Waarborg onzer constitutionaele Vrijheden (1874); Tractaat van der ...
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Surrealismo
Vicente Aguilera Cerni
di Vicente Aguilera Cerni
Surrealismo
sommario: 1. Genesi, natura e irradiazione del movimento. 2. Il surrealismo e l'arte. 3. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Genesi, [...] vases communicants (1932), L'amour fou (1937) e Arcane 17 (1944), le sue opere poetiche Clair de terre (1923) e FataMorgana (1940); di Aragon: Le paysan de Paris (1926), Traité du style (1928), La grande gaieté (1929) e Persécuté persécuteur (1930 ...
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Nuove tendenze nelle teorie del cinema
Daniele Dottorini
Crisi della teoria?
Se è indubbio che il cinema sia stato, nel corso del Novecento, uno dei più potenti e originali dispositivi di creazione [...] sulla contemporaneità.
Proprio tale tipo di indagine è di fatto l’obiettivo dichiarato di una rivista italiana, «FataMorgana», nata nel 2006, il cui approccio interdisciplinare si basa sull’individuazione di temi attuali, quali la biopolitica ...
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Il cinema postmoderno
Bruno Roberti
Tre linee di tendenza
Se nel Novecento il cinema inteso come espressione degli immaginari di massa ha costituito un compendio delle estetiche del moderno nel loro [...] alla piaga: esseri delle contaminazioni contemporanee, Milano 20083.
F. Casetti, L’esperienza filmica e la ri-locazione del cinema, «FataMorgana», 2008, 4, pp. 23-40.
M. Senaldi, Doppio sguardo. Cinema e arte contemporanea, Milano 2008.
M.R. Sossai ...
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fata
s. f. [lat. tardo fata, da fatum, pl. fata -orum, «destino», personificato]. – 1. Figura femminile della mitologia popolare europea, dotata di poteri magici generalmente usati a fini buoni; raffigurata come fanciulla o giovane donna bellissima...