Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. [...] dei meccanismi di rilascio e di trasporto dei f. e degli effetti collaterali derivanti dall’impiego di un farmaco.
Industria farmaceutica
Il settore comprende, nel suo complesso, le attività relative alla ricerca, produzione e vendita di sostanze ...
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Sono sostanze diverse tra loro per provenienza, per costituzione chimica e per meccanismo di azione: aventi però tutte in comune la proprietà di inibire la tiroide, specie se iperfunzionante. Alcune di [...] adoperate, ma solo per la preparazione degli ammalati alla tiroidectomia, stante la temporaneità dei loro effetti. Farmaci antitiroidei per eccellenza vengono invece considerati oggi i cosiddetti tioureidi gozzigeni, introdotti in terapia da E. B ...
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Sostanze che hanno azione biologica simile a quella dell'adrenalina, oppure sostanze la cui molecola è simile a quella dell'adrenalina. Fra le due definizioni vi sono rapporti stretti, se pure non assoluti. Le principali modificazioni di struttura chimica che permettono di avere sostanze dotate ancora di azione adrenalinosimile sono: a) la soppressione dell'ossidrile alcoolico secondario (tipo II); ...
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Farmaci, progettazione dei
Fulvio Gualtieri
di Fulvio Gualtieri
Farmaci, progettazione dei
sommario: 1. Il processo di sviluppo di un farmaco. 2. I principî alla base dell'azione dei farmaci. 3. Il [...] e finanzia le fasi che non possono essere svolte nel suo ambito. La spesa per portare a termine lo sviluppo di un farmaco è cresciuta costantemente negli ultimi decenni - attualmente si aggira tra i 600 e gli 800 milioni di euro, a seconda del tipo ...
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Anabolizzanti
Luca Benzi
Gli anabolizzanti sono farmaci di natura steroidea, affini come struttura e come attività all'ormone maschile testosterone. Vengono assunti per incrementare la forza e la massa [...] .
Allenatori e atleti sostengono la capacità di questi farmaci di aumentare la massa muscolare, incrementare la forza, motivazioni di ordine etico e medico.
L'uso di questi farmaci è infatti contrario a quel principio di lealtà che dovrebbe essere ...
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Composto chimico, di formula C5H9Cl2N3O2, prototipo dei farmaci del gruppo delle nitrosouree. Per il suo effetto citotossico, soprattutto sulla riproduzione cellulare, viene utilizzato nella terapia del [...] morbo di Hodgkin e delle metastasi cerebrali di tumori in quanto attraversa la barriera ematoencefalica ...
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Nome generico per designare quei farmaci che hanno un'azione inibente la divisione cariocinetica o mitotica; essi sono anche detti citostatici in quanto determinano citostasi, cioè impediscono la riproduzione [...] mieloidi croniche, gli antifolici e la 6-mercaptopurina nelle leucosi acute. Le ricerche in corso su questi farmaci giustificano ulteriori speranze per la terapia delle neoplasie.
Bibl.: A. Baserga, Aspetti clinici ed impiego terapeutico degli ...
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Composto chimico di formula C22H23ClN6O, sintetizzato alla fine degli anni 1980. È il capostipite della famiglia di farmaci antipertensivi denominati sartani (➔). Ha trovato impiego a partire dalla metà [...] degli anni 1990 ...
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Derivato acetilico dell’acido salicilico; ha formula HOOCC6H4OCOCH3 ed è noto con il nome commerciale di aspirina, uno dei farmaci di più largo consumo nel mondo, usato come analgesico, antireumatico, [...] antipiretico. Si prepara acetilando l’acido salicilico (con anidride acetica, cloruro d’acetile ecc.). Si presenta in cristalli bianchi di sapore acidulo, con punto di fusione di 135 °C; s’idrolizza dando ...
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Composto chimico di formula C28H28N6O, sintetizzato all’inizio degli anni 1990. Polvere biancastra, insolubile in acqua, poco solubile in alcol. Appartiene alla classe dei farmaci antiipertensivi denominati [...] sartani (➔). Differisce dal losartan, il capostipite della famiglia, per la presenza, nella struttura, di un anello pentanico. Il suo impiego si è diffuso alla fine degli anni 1990 ...
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farmacia
farmacìa s. f. [dal gr. ϕαρμακεία «uso dei farmaci; avvelenamento; magia»; nel sign. 2 a, per calco del fr. pharmacie]. – 1. Arte di preparare i farmaci seguendo le prescrizioni mediche, in base a conoscenze scientifiche e osservando...
farmacista
s. m. e f. [der. di farmaco] (pl. m. -i). – Chi, avendo conseguito la laurea in farmacia ed essendo iscritto all’ordine professionale, esercita l’attività di preparare e vendere medicinali.