FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] un impoverimento ideologico e culturale del movimento rivoluzionario, specie nel Sud (il Romeo ha parlato di "latitudinarietà scatola 1/5/42), adombrando l'inizio d'una evoluzione che presto lo avrebbe avvicinato alla monarchia costituzionale. L' ...
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FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] risparmio, evitando le spese statali inutili e diminuendo la tassazione, specie quella ingiusta come il dazio consumo. Inoltre, il F. si . Per capire l'azione del F. e la sua evoluzione è indispensabile tener presente questo insieme di relazioni e di ...
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Istinto
Luciano Mecacci
Introduzione
Il termine 'istinto' - come indica l'etimologia stessa (il termine latino instinctus deriva da instinguere, incitare) - è usato nel linguaggio ordinario per indicare [...] si fissino e, mediante meccanismi ereditari, rimangano propri di un'intera specie animale: "Gli istinti complessi si possono quindi spiegare come prodotti dell'evoluzione di impulsi originariamente semplici, i quali si sono sempre più differenziati ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] ad una serie di lettere che permettono di ricostruire la sua evoluzione. Un quadro dipinto a Ferrara apparve già nella primavera del raffiguranti donne eleganti sedute in mezzo ad una specie di ricostruzione antologica dei miei quadri con cavalli ...
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CINGOLANI, Mario
Alessandro Albertazzi
Nacque a Roma il 2 ag. 1883 da Pollione e da Giuseppa Deserti. Laureatosi nell'università di Roma in chimica, intraprese in questo campo un'apprezzata attività [...] in grado di seguire direttamente la formazione e la evoluzione dei movimenti giovanili cattolici, non che ne condivise gli nel 1935, il C. sostenne che le organizzazioni cattoliche giovanili, specie la F. U. C. I., avrebbero dovuto essere assorbite ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] e vincolato al progresso della scienza e all’evoluzione umana. L’epistemologia enriquesiana dello spazio evidenzia parte del più ampio Congrès Descartes):
la raison n’existe pas sub specie aeternitatis, mais c’est quelque chose qui se développe et se ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] conquistare la parte più cospicua e disimpegnata della platea, specie in provincia, dove i nuovi scintillanti musical facevano ottimi e Il Marc’Aurelio.
Nel corso di questa evoluzione Chiari era diventato un re dell'intrattenimento leggero sia ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] assoluto" gli servì soprattutto per mostrare l'evoluzione storica degli istituti finanziari). In Entrate patrimoniali e passim; D. Black, The theory of incidence of income taxes, London 1939, spec. pp. 39-42 e 142-144; R. A. Musgrave, The theory of ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] le prime forme chiamate Idee; in modo che ciascuna specie espressa, fu da quella Prima Idea, formandosene il la sua teoria artistica deve aver avuto considerevole importanza sull'evoluzione intellettuale del B. dato che il La Teulière scriveva ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] nella legge del B. non mancavano i difetti: in specie non si faceva cenno né alla obbligatorietà, né alla . era quello di sollecitare, per quanto possibile apertamente, un'evoluzione in senso nazionale e costituzionale del governo toscano, e insieme ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...