Clemente XIV
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ottobre 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna nella Legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) e fu battezzato [...] carattere storico" di C. da Vincenzo Gioberti ne Il gesuita moderno, apparso a Losanna nel 1846-47. Inevitabilmente, l'immediata quella di L. von Pastor, Storia dei papi dalla fine del Medio Evo, XVI, 2, Roma 1933 (le citazioni sono tratte dall'ediz. ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] quanto meno, una forma di contributo all'incremento della civiltà moderna e al trionfo della ragione contro il pregiudizio clericale, e il quale entro pochi secoli dileguava in Europa le tenebre del medio evo" (ibid., I, p. 107).
In tal modo, il ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] italiano che abbia attinto i livelli della "grande poesia" nel mondo moderno, dice in un importantissimo saggio, e questo è Leopardi. Il culturale che, dopo Dante, "volgeva le spalle al Medio Evo ... e si affermava popolo romano e latino". In questa ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] Capace di elaborare le strutture amministrative di uno Stato moderno, in particolare nel campo dei rapporti tra città registri notarili), in Bull. dell'Ist. stor. ital. per il Medio Evo, LXXVIII (1967), pp. 155-157; M. Miglio, Gruppi sociali e azione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] a dissimulare come invece accadrà nel 17° sec. (L’eresia nel Medio Evo, 1884, p. 6). L’esito della sua indagine è che non vi ben lontane fra loro» (p. 87). Con l’età moderna la possibilità del rapporto fra religione e filosofia si assottiglia fino a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Gramsci
Giuseppe Vacca
Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Convegno di studi gramsciani [...] sua portata di crisi dello Stato nazionale:
oggi si verifica nel mondo moderno un fenomeno simile a quello del distacco tra “spirituale” e “temporale” nel Medio Evo […]. I raggruppamenti sociali regressivi e conservativi si riducono sempre più alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] liberale». Di quest’epoca – l’ultima e «dispiegata fase dell’evo borghese» – disegna un quadro estremamente complesso e contrastato: non perché segnato da conflitti (che la società moderna poggi su aspre «antitesi» è chiaro sin dal primo saggio), ma ...
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Temi olimpici: Pierre de Coubertin
Roberto L. Quercetani
Prima delle Olimpiadi
Dalle carte conservate negli archivi del CIO sappiamo che nella linea maschile la famiglia de Coubertin aveva lontane e [...] di più che in seguito è andato perduto perché dal Medio Evo in poi è planata sulla nostra civiltà una forma di discredito tempi sono rimasti a tutt'oggi la manifestazione faro dello sport moderno. Come in ogni scoperta, o riscoperta, dei grandi eventi ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] , poiché "è quella che fa la civiltà" (Pensieri..., p. 47); e precisa ancora: "La civiltà moderna non poteva nascere se non nelle città italiane solo libere nel medio evo; nata poi, poté spandersi in paesi più o meno lontani da libertà..." (p. 48 ...
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Clemente X
Luciano Osbat
Emilio Altieri nacque a Roma il 12 luglio 1590, nel palazzo di famiglia vicino a piazza del Gesù, e fu battezzato nella parrocchia di S. Marco il 15 luglio 1590. Figlio di Lorenzo [...] spesso sconfinava in campi che ormai lo Stato moderno rivendicava alla propria competenza.
Il contrasto era particolarmente opera principale rimane L. von Pastor, Storia dei papi dalla fine del Medio Evo, XIV, 1, Roma 1961, pp. 628-84, che si basa, ...
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evo
èvo s. m. [dal lat. aevum, che è dal gr. αἰών]. – Età, tempo: negli e. remoti. Più com., lungo spazio di tempo, spec. con riferimento ai tre grandi periodi in cui si suol dividere la storia dell’umanità: e. antico, e. medio o di mezzo...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...