Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] sur le fils naturel (1757) e con il Discours sur la poésie dramatique (1758), che giovarono a diffondere l'ideologia e l'ethos illuministici anche mediante il teatro. Ma la più intensa attività letteraria di D. si svolse dopo la seconda crisi dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] , ossia la soluzione della secolare disputa tra storicismo e diritto di natura, tra le ragioni del kratos e quelle dell’ethos. Più in generale, nella prospettiva che Antoni delineò, lo storicismo recuperava, non solo oltre Hegel, ma anche oltre Croce ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] concetto di onore, il suo orgoglio, la sua autocoscienza appartengono al suo ceto, non alla sua individuali tà. Il suo ethos consiste nell'essere all'altezza del ceto cui appartiene. Nella misura in cui, con l'ascesa e l'arricchimento della borghesia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La filosofia civile
Michele Ciliberto
Esistono le tradizioni filosofiche nazionali? E se esistono, qual è il tratto distintivo di quella italiana? È una domanda nella quale si intrecciano problemi di [...] vita etica e spirituale del nuovo Stato nazionale e si batteva, nel suo specifico campo, per la costruzione di un nuovo ethos filosofico e civile – operazione, a suo giudizio, fondamentale nel Paese in cui aveva sede il capo della Chiesa romana. Gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] coincidenza – nel dovere – di libertà e necessità, di utilità e giustizia, di sensibilità e ragione, presupposti dell’ethos morale e giuridico compiutosi nella Riforma protestante, nella Rivoluzione francese, in Kant e nell’idealismo tedesco, quando ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] le virtù pratiche o del comportamento, che si acquistano per abitudine; sono le virtù etiche (da èthos «costume, abitudine»): fortezza (o coraggio), liberalità (cioè generosità), mitezza, amabilità, sincerità, urbanità.
In corrispondenza della ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] scienza e della medicina, ibid., pp. 451-82; J. Ben-David, Scientific growth: essays on the social organization and ethos of science, a cura di G. Freudenthal, Berkeley 1991; M. Biagioli, Scienza, modernità e Soluzione Finale, in Intersezioni, 11 ...
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Aristotele
Stefano De Luca
La mente filosofica più universale dei Greci
Se il filosofo è colui che 'ama il sapere', Aristotele ‒ vissuto in Grecia nel 4° secolo a.C. ‒ ne ha rappresentato la massima [...] al meglio le potenzialità (virtù intellettuali) sia per controllare gli istinti e le passioni (virtù etiche, dal greco éthos "comportamento"). Queste ultime consistono nello scegliere il giusto mezzo tra due eccessi opposti, come il coraggio tra la ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] vita, e si candidava a denotarlo, in funzione della felice sintesi tra elementi costitutivi del temine − bios - ethos -, che potevano sembrare disomogenei, e congiuntamente erano invece assai significativi. Nel reflusso teorico, anzi teoretico, verso ...
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PEREGRINI, Matteo
Erminia Ardissino
PEREGRINI (Pellegrini), Matteo. – Nacque a Liano, frazione di Castel San Pietro sull’Appennino bolognese, probabilmente intorno al 1595.
I biografi antichi, infatti, [...] Manierismus: Tesauros und Pellegrinis Lehre von der “Acutezza” oder von der Macht der Sprache, München 1968; D. Aricò, M. P., l’«ethos» del savio in corte, in Studi e memorie per la storia dell’Università di Bologna, n.s., III (1983), pp. 243-277 ...
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ethos
èthos 〈ètos〉 s. m. [traslitt. del gr. ἦϑος]. – Nel linguaggio filos. e delle scienze sociali, il costume, la norma di vita, la convinzione e il comportamento pratico dell’uomo e delle società umane, e gli istituti con cui si manifestano...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...