GIUSTINIANI, Giulio
Stefano Tabacchi
Nacque nel 1539, o, più probabilmente, nel 1543, a Chio, da Pietro e da Maria Giustiniani. I genitori appartenevano a due diversi rami della famiglia Giustiniani [...] . Nel suo lungo episcopato il G. affrontò con energia i gravi problemi della diocesi, dando prova di un ethos pienamente controriformistico, che coniugava un rigido ascetismo a un notevole dinamismo nel governo pastorale. Oltre a praticare numerose ...
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ITALIOTA, Stile
L. Vlad Borrelli
ITALIOTA, Stile. − È lo stile delle manifestazioni artistiche attribuibili a quelle popolazioni che gli antichi designarono come italiote, e cioè dei coloni greci trapiantatisi [...] ne riproduce i moduli ed i miti con una sovrabbondanza decorativa, una ricchezza delle forme e dei colori, un'assenza di ethos, proprie della vena popolaresca in cui si innesta. Scarse le firme di artisti: per la ceramica àpula (v. apuli, vasi) si ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] fu ricreato da varî scultori che nobilitarono i tratti silenici del soggetto creando una immagine fisionomica ben caratterizzata, colma di ethos, come attestano le copie che possediamo.
La dottrina. - S. non scrisse nulla; di qui la difficoltà che s ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] sur le fils naturel (1757) e con il Discours sur la poésie dramatique (1758), che giovarono a diffondere l'ideologia e l'ethos illuministici anche mediante il teatro. Ma la più intensa attività letteraria di D. si svolse dopo la seconda crisi dell ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] ancora usati al suo tempo nella citarodia erano il dorico, l'ipodorico, il frigio e l'ipofrigio. La dottrina dell'éthos delle armonie modali, ossia del loro carattere espressivo e della loro influenza morale, ha molta importanza nella musica greca e ...
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Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] sconfitta di Ankara rappresenta anche la sconfitta di un modello politico. Beyazid è infatti accusato di aver abbandonato l’ethos della ghaza – la guerra in nome della fede – avendo adottato ambizioni imperiali sul modello bizantino e selgiuchide e ...
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Fondazioni
Sergio Ristuccia
Il significato giuridico di fondazione
Un patrimonio per uno scopo o, più brevemente, 'patrimonio finalizzato': è questa la definizione più sintetica possibile della fondazione. [...] di governo. E le fondazioni ricominceranno a esercitare le loro utili funzioni di servizio". Parole belle, ricche di ethos filantropico, ma anche piene di indicazioni implicite sui meccanismi organizzativi.
La possibilità di un ricambio di uomini nei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] , ossia la soluzione della secolare disputa tra storicismo e diritto di natura, tra le ragioni del kratos e quelle dell’ethos. Più in generale, nella prospettiva che Antoni delineò, lo storicismo recuperava, non solo oltre Hegel, ma anche oltre Croce ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] orfico-mistiche. Un contegno ingenuo come quello delle ninfe fu soppiantato dalle sacerdotesse portatrici di tirso che sono animate da un ethos del tutto diverso. I sileni che s'incontrano con esse sono spesso piccoli e brutti e le m. li respingono ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] concetto di onore, il suo orgoglio, la sua autocoscienza appartengono al suo ceto, non alla sua individuali tà. Il suo ethos consiste nell'essere all'altezza del ceto cui appartiene. Nella misura in cui, con l'ascesa e l'arricchimento della borghesia ...
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ethos
èthos 〈ètos〉 s. m. [traslitt. del gr. ἦϑος]. – Nel linguaggio filos. e delle scienze sociali, il costume, la norma di vita, la convinzione e il comportamento pratico dell’uomo e delle società umane, e gli istituti con cui si manifestano...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...