MARANTA, Roberto
Marco Nicola Miletti
Nacque nel 1476 a Venosa, probabilmente da un Bartolomeo originario di Tramonti in Principato Citra. Ebbe una sorella, Elisabetta detta Giovanna, che sposò il giurista [...] (longobarda e romana) considerate "comuni p. 206; F. Elías de Tejada, Napoli spagnola, Le decadi imperiali, a cura di S. Vitale, Napoli 2002, pp. 239-248; commun, common law nella dottrina giuridica della prima Età moderna, Bologna 2005, pp. 81 s., ...
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GRASSI, Achille
Stefano Tabacchi
Nacque a Bologna nel 1498, figlio di Giovanni Antonio e di Bianca Grati. Apparteneva a una nobile famiglia bolognese, tradizionalmente fedele al Papato, che nel corso [...] , il 24 luglio, la corte imperiale a Bressanone. Qui, egli prese .; P. Paschini, Venezia e l'Inquisizione romana da Giulio III a Pio IV, Padova . Ascheri, Tribunali, giuristi e istituzioni dal Medioevo all'età moderna, Bologna 1989, p. 216; G. van ...
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MONZA, Enrico da
Giancarlo Andenna
MONZA, Enrico da. – Nacque a Milano alla fine del XII secolo, dall’omonima famiglia residente presso la chiesa di S. Tommaso in Porta Comacina.
È ricordato per la [...] causa della Chiesa romana i centri costieri e suoi continuatori dl 1225 al 1250, a cura di C. Imperiale, Roma 1923, pp. 97-102; R. Ordano, I Biscioni 1999, p. 331; P. Grillo, Milano in età comunale (1183- 1276). Istituzioni, società, economia, Spoleto ...
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IUS COMMUNE / IURA COMMUNIA
EEnnio Cortese
L'inaugurazione del cosiddetto sistema del diritto comune medievale ‒ che affida a un'onnipresente diritto romano di svolgere funzioni sussidiarie di statuti [...] in temporalibus sul solo Corpus iuris della romanitàimperiale, che Calasso ha propagandato con passione. Egli cui longobardi e romani usavano la propria legge personale; scritto da un anonimo italiano di età carolingia, probabilmente giudice ...
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BARTOLINI, Mariano
Roberto Abbondanza
Figlio di Baldo, nacque intorno alla metà di marzo dell'anno 1465 o del 1466 (secondo l'età attribuitagli dall'una o dall'altra antica copia dell'iscrizione tombale, [...] : il permesso di aggiungere all'arme familiare l'aquila imperiale.
Il titolo con cui il B. era stato accredidato . Carvajal, uno dei più fedeli fautori di Massimiliano nella Corte romana. Il cardinale, munito di pieni poteri per dissuadere il re ...
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BORROMEO, Federico
Georg Lutz
Nacque il 29 maggio 1617 a Milano da Giulio Cesare, conte di Arona, e Giovanna Cesi, duchessa di Ceri. Destinato già in giovane età alla carriera ecclesiastica, nel 1623 [...] era in quel momento anche quella presso la corte imperiale, e sempre per trattare questioni particolari di politica Segreteria di Stato e la "Sapienti consilio" del b. Pio X, in Romana Curia a beato Pio X sapienti consilio riformata, Roma 1952, p. 204 ...
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GUALTEROTTI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1456 da Lorenzo di Bartolomeo e da Lena di Tommaso Alberti. Il padre, morto prima del 1480, era stato titolare, in società con la famiglia della [...] dei seguaci fin dalla più tenera età. In quel periodo il G. fu condurre gli affari alla Curia romana; dall'altra parte non mancava ind.; N. Rubinstein, Firenze e il problema della politica imperiale in Italia al tempodi Massimiliano I, in Arch. stor ...
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BONFIGLIO (Bonusfilius, Bonifilius)
Guiscardo Moschetti
Giurista pavese, fiorì nella prima metà del secolo XI. Il suo nome figura tra i sette maggiori giuristi della scuola di Pavia, di cui la Expositio [...] B. compare per lo piùnei placiti imperiali di Enrico II e di Enrico degli antiqui che la lex romana si deve considerare come lex G. Astuti, Lezioni di storia del diritto italiano. Le fonti. Età romano-barbarica, Padova 1953, pp. 361-376; F. Calasso, ...
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Crimen laesae maiestatis
Daniela Novarese
La storiografia sulla legislazione normanna del Regnum, volta a ricostruire i tratti fisionomici del crimen laesae maiestatis, ha messo in luce sia come, già [...] la ricezione della normativa romana sul crimen maiestatis costituisce concezione della potestas regia, esemplata sul modello imperiale d'Oriente, "che contempla un'auctoritas crimen laesae maiestatis si giunge in età sveva, anche se va rilevato che ...
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BOCCAPADULI, Francesco Giacinto Ignazio
Georg Lutz
Di nobile famiglia, nacque il 3 apr. 1600 a Roma da Fabrizio, conservatore e priore dei caporioni, e da Clarice Du Blioul. Abbracciò lo stato ecclesiastico, [...] che aveva trovato appoggio alla corte imperiale, a desistere dai suoi provvedimenti contagio.
Nel 1671 rinunciò per motivi di età al vescovato e si ritirò a Roma. M. U. Bicci, Notizia della famiglia B. patrizia romana, Roma 1762, pp. 285-343; G. Muzi, ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
archiereo
archierèo (o, nella forma greca, archierèus) s. m. [dal lat. mediev. archiereus, gr. ἀρχιερεύς, comp. di ἀρχι- (v. archi-) e ἱερεύς «sacerdote»]. – In età ellenistica e romana, il sommo sacerdote di un santuario o di una città o...