Filologo (Berlino 1861 - Monaco di Baviera 1907). T. può essere considerato il fondatore del moderno metodo della filologia latina del Medioevo. Nella sua intensa attività di editore affrontò i testi di [...] molti autori classici e postclassici, da Livio a Cassiodoro, fino all'etàcarolingia, mostrando una raffinata competenza e una profonda attenzione allo studio dei codici medievali, a quanto di essi pensarono gli umanisti tedeschi, alla loro ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] da fattori e fenomeni extra-sportivi, legati all'ambito storico, sociale e sociologico, ideologico e culturale.
Nell'etàcarolingia, per es., la cavalleria si consolida come istituzione a carattere universale, in quanto milizia e in quanto costume ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] concernenti il loro ufficio. Forma e contenuto degli specula si vanno precisando, dopo gli esordi del genere durante l’etàcarolingia, nel corso del XIII secolo, per poi svilupparsi ulteriormente in seguito al concilio di Trento e giungere al termine ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] espone la propria dottrina.
L'opera di Marziano Capella ebbe un'enorme fortuna; assunta come libro di testo in etàcarolingia, divenne oggetto di commento anche da parte di personaggi illustri, come Giovanni Scoto Eriugena (v. oltre). In realtà, non ...
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GUAZZESI, Lorenzo
Renato Pasta
Nacque ad Arezzo il 26 genn. 1708 da Gaspare, giureconsulto, docente a Pisa e gonfaloniere di Arezzo, morto nel 1749, e Maria Maddalena di Giuseppe d'Angelo, patrizio [...] 1760 ne trasse la duplice dimostrazione della giurisdizione spirituale e temporale del vescovado di Arezzo su Cortona dall'etàcarolingia al 1325 e della lunga decadenza della città dopo gli splendori dell'Etruria preromana: con ribadita, sostanziale ...
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GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] 'Historia ecclesiastica che è stata considerata una risposta di parte papale al progetto di unificazione europea di etàcarolingia. Conosciamo questo proposito dalle dichiarazioni di Anastasio Bibliotecario, che provvide a fornire a G. la traduzione ...
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COLLAZIO (Collatius, Collatinus), Pietro Apollonio Massimo
Roberto Ricciardi
Nacque a Novara nella prima metà del XV sec., probabilmente verso il 1430-1435.
La data della nascita non si può fissare [...] si può pensare che al momento di pubblicarle l'autore fosse in età giovanile, sulla trentina o poco più. Mentre tutti i suoi biografi pensava che il C. fosse un poeta cristiano dell'etàcarolingia, un tardo padre della Chiesa. Il primo ad accorgersi ...
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LUPI, Sergio
Maria Paola Arena
Nacque a Pesaro il 31 genn. 1908 da Francesco, ragioniere nell'amministrazione provinciale di Pesaro, e da Elisa Pittoni, morta quando il L. aveva appena quindici anni, [...] , sez. germanica, 1958, pp. 115-137), poema antico-sassone sulla vita di Gesù, una delle maggiori creazioni dell'etàcarolingia, e Sant'Elena (Cynewulf, Sant'Elena, Napoli 1951, con introduzione, versione, note e glossario del L.; poi ristampato ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] sì che si può a ragione parlare di un preumanesimo padovano fiorente nell’età di Dante; vi emergono F. de’ Ferreti, L. de’ Lovati e di poemi, in prosa e in ottave, soprattutto di argomento carolingio, che infittiscono lungo il corso del 14° e del 15° ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] della cultura del bicchiere campaniforme e della ceramica a cordicella.
Nell’età del Bronzo si sviluppa la facies di Aunjetitz, che si diffonde La G. entrò dunque a far parte dell’Impero carolingio (800), seguendone le sorti politiche finché i primi ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, delle arti, della pittura; il r. del...