La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] ) e l'idea di diffusione di una forma universale nella materia, paragonabile il grado di certezza; il filo conduttore della sua esposizione è il dicembre del 1270 un primo intervento del vescovo diParigi, Stefano Tempier, proibì 13 tesi, tutte già ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] modello iniziale di Oxford, diParigi o di Bologna; vale universale, valevole anche per i campi in cui si trattava di animali, di piante e didi un'occasione "favole da vecchiarelle", "esposizioni contorte e confuse", le interpretazioni del filosofo di ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le specie, il tempo, la storia
Phillip R. Sloan
Le specie, il tempo, la storia
Nel XVIII sec. i problemi di classificazione e di ordinamento di forme polarizzarono [...] nell'articolo L'asne del 1753, il concetto di specie come universale era da considerarsi soltanto un'"astrazione":
tutti gli circoli diParigi per almeno una decina di anni prima del 1775.
Per il suo carattere di ampio respiro, il trattato di Buffon, ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] norme stabilite da un'autorità universalmente riconosciuta. La dinamica sociale è aveva letto Comte nell'esposizione riassuntiva di Harriet Martineau, dandone però Mass., 1962 (tr. it.: I profeti diParigi, Bologna 1979).
Massing, O., Fortschritt und ...
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Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] essi esercitano è universale e radicata di Notre Dame diParigi, o l'armonioso movimento in avanti e indietro di un cavallo e di un cavaliere in un dipinto diesposizione fisica, mentre la predilezione per i nudi pudichi conferma l'accettazione di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] di quelle comprese nel manuale di filosofia peripatetica che fino al 1260 costituì la base ufficiale dell'insegnamento di Aristotele nelle Università di Oxford e diParigi Galeno si introduce quindi un'esposizione astrologica delle natività o nascite ...
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GENTILE da Cingoli
Sonia Gentili
Ignoriamo l'anno di nascita, che potrebbe essere collocato intorno alla seconda metà del XIII secolo, mentre la città d'origine di G. è unanimemente espressa, in sintagma [...] facoltà delle arti diParigi: l'interpretazione di G.; anzi, egli dà, nella sua questione inedita, un grande spazio all'esposizionedi genus possit salvari in unica specie". Problemi di semantica dei verbi universali tra G. e Radulphus Brito, ibid., ...
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CAPASSO, Giambattista
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Grumo Nevano (presso Aversa) nell'anno 1683, terzogenito di Silvestro e di Caterina Spena. Egli compì i suoi primi studi sotto la guida del fratello [...] un'ampia esposizione del sistema di Descartes e dei suoi seguaci più recenti. L'ultimo capitolo è dedicato alle accademie, come forme di organizzazione della nuova cultura filosofica e scientifica, secondo il modello diParigi e soprattutto di Londra ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] una sorta di studio delle essenze quali sono in Dio avanti la creazione, ossia una esposizione dell'articolazione si realizza la libertà di alcuni nella forma etico-estetica della vita della polis, alla libertà universale astratta del mondo romano ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] di cui fanno uso i geometri nelle dimostrazioni dei teoremi, e si convinse di poterne estrapolare un metodo universale Loreto, e infine probabilmente a Parigi (1626-28). E del esposizione del sistema. Esso ricapitola lo svolgimento intellettuale di ...
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