Generale (Palermo 1818 - Verona 1892). Ufficiale nell'esercito delle Due Sicilie, prese parte alle campagne di Calabria e Sicilia (1848-49). Nel 1860 fu nominato maresciallo di campo e subito dopo ministro [...] della Guerra. Proclamato il Regno d'Italia, ottenne di essere ammesso nell'esercito italiano; nella campagna del 1866 si distinse a Custoza. Fu poi comandante di Corpo d'Armata, deputato del collegio di Napoli e senatore (1871); nel 1887 fu insignito ...
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Patriota (Brescia 1818 - Torino 1854). Ufficiale dell'esercito austriaco, si dimise nel marzo 1848 per prendere il comando militare di Brescia insorta; distintosi, agli ordini del gen. G. Durando, a Monte [...] con prigionieri e disertori da reggimenti austriaci. Dopo Világos (1849) condusse la Legione in Turchia; tornato in Italia (1850), amareggiato dal fatto che l'esercito sardo non gli riconoscesse il servizio compiuto, si ritirò a vita privata. ...
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Grado della gerarchia militare dei sottufficiali. Nell’esercito italiano a esso corrisponde organicamente il comando di un plotone o particolari mansioni d’ufficio; vi sono tre gradi di m.: m. ordinario, [...] del regno, confondendosi all’inizio con il m. di corte; con Giovanni III Sobieski fu mantenuto (1688) solo il m. di corte.
In molti eserciti il titolo di m. o di feld-m. designò il supremo grado della gerarchia militare. Il titolo e il grado di m. d ...
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Generale (Lodi 1755 - Vienna 1829). Servì nell'esercito austriaco, partecipando (1813) alla campagna d'Italia. Feldmaresciallo (1813), fu poi (1814) governatore di Milano. ...
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In genere, che concerne la milizia, l'esercito, le forze armate e coloro che ne fanno parte; con significato più specifico, soldato semplice o graduato di truppa. ...
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(gr. μόρα) Unità di combattimento dell’antico esercito spartano, che ne contava sei; nel 4° sec. a.C. era composta da più di 600 soldati. All’unità oplitica corrispondeva una m. di cavalleria di 100 uomini. ...
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Patriota (Bologna 1804 - Roma 1849), militare nell'esercito sardo, dovette abbandonarlo per le sue idee politiche; coinvolto nel moto del 1843 in Romagna, emigrò in Francia. Tornato in Italia (1846), si [...] batté valorosamente alla difesa di Vicenza (1848) e a quella di Roma, dove cadde combattendo a Porta S. Pancrazio ...
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I soldati della fanteria pesante dell’antico esercito macedone. Distinti in diversi corpi, secondo le diverse regioni del regno, col riordinamento militare di Filippo II formarono la falange. Erano coperti [...] di armatura difensiva e dotati di spada e sarissa. Sotto Alessandro Magno erano distribuiti in 6 battaglioni (τάξεις) di circa 1500 uomini ciascuno, comandati da uno stratego o tassiarco; i battaglioni ...
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Generale (Cassel 1770 - ivi 1830). Entrato nell'esercito prima della rivoluzione, generale di brigata nel 1793, si distinse nella conquista del Belgio e dei Paesi Bassi; combatté ad Austerlitz e occupò [...] la Slesia. Sconfitto a Kulm (1813) e prigioniero dei Russi fino al 1814, rimase sempre fedele a Napoleone e si segnalò ancora a Ligny e a Waterloo. Proscritto nel 1816, rientrò in Francia nel 1819 ...
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Mercenario spartano (m. 322 a. C.) dell'esercito di Arpalo, che egli uccise a Creta (324 o 323). Fattosi capo dei mercenarî, passò in Cirenaica sostenendo i fuoriusciti cirenaici e ottenendo buoni successi [...] fino ad assediare Cirene. Ma, sconfitto da Ofella, luogotenente di Tolomeo (il futuro Tolomeo I), allora satrapo macedonico dell'Egitto, fu impiccato. La Cirenaica divenne provincia egiziana ...
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esercito
eṡèrcito (ant. essèrcito) s. m. [dal lat. exercĭtus -us, in origine «esercizio», der. di exercere «esercitare»]. – 1. a. Il complesso delle forze armate di uno stato: l’e. italiano; la formazione di un e.; guidare l’esercito. In senso...
esercire
eṡercire (ant. eṡercére) v. tr. [dal lat. exercere «esercitare», comp. di ex- e arcere nel sign. di «mettere in movimento»] (io eṡercisco, tu eṡercisci, ecc.), non com. – Attendere a un mestiere, esercitare un’attività, e più in partic....