Pubblico ufficiale addetto alle corti dei sovrani e dei grandi feudatari e agli ordini cavallereschi (dal franco hari-wald «funzionario dell’esercito, uomo di fiducia del re»). Nobile o nobilitato all’atto [...] della nomina, l’a. assumeva un nome, solitamente di feudo, provincia o ordine cavalleresco, e vestiva una cotta di velluto armeggiata. Insegna degli a. era un bastone con i colori della bandiera dello ...
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al-Afshin
Titolo regale col quale è noto Khaidar (9° sec.), figlio dell’ultimo signore della Transoxiana prima dell’islamizzazione. Comandante dell’esercito musulmano nella guerra contro i bizantini [...] condotta dal califfo abbaside al-Mu ̓tasim, diresse la repressione della rivolta religioso-sociale di Babak. Caduto in disgrazia e accusato di tradimento e d’apostasia, morì in carcere nell’841 ...
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grido d’arme (o g. di guerra) Parole pronunciate a gran voce nei tornei e in battaglia per far riconoscere il cavaliere al suo ingresso in campo o per esortare i soldati al combattimento. Nei tornei e [...] vi erano tanti g. quante erano le bandiere innalzate ma oltre a questi g. particolari ve ne era anche uno comune a tutto l’esercito: quello del comandante in capo o del re (quando questi guidava le truppe di persona).
I g. furono usati come ornamento ...
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kazaka
kabaka
Titolo regale del Buganda, od. Uganda. La linea dei k., che si richiama a una figura leggendaria di capostipite dinastico Kintu Kato, collocabile fra 13° e 14° sec., si consolidò intorno [...] processo di accentramento regio che interessò il Settecento e l’Ottocento, allorché i k. estesero il proprio controllo sull’esercito e l’amministrazione del regno, comprimendo ruolo e autonomie dei capi dei grandi patri clan e dei signori provinciali ...
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Nella Roma antica, classe sociale inizialmente formata dai cittadini sufficientemente ricchi da possedere un destriero nella cavalleria.
In tutto il periodo arcaico della storia greca, il termine ἱππεύς [...] città a designare la classe dei nobili. A Roma i cavalieri divennero (3° sec. a.C.) una categoria privilegiata nell’esercito. Avendo la legge Claudia (218 a.C.) vietato ai senatori l’esercizio di attività commerciali, queste vennero monopolizzate dai ...
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Nobiltà
Marzia Ponso
Titoli, beni e privilegi trasmessi da antiche famiglie
Il termine nobiltà (dal verbo latino noscere «conoscere», da cui deriva nobilis «noto, conosciuto») indicava nella Roma antica [...] ma in Francia restò l’eguaglianza giuridica. In Austria, Germania e Russia la nobiltà conservò privilegi ed egemonia negli eserciti e nella diplomazia sino alla Prima guerra mondiale.
In Italia la Costituzione del 1948 ha abolito formalmente i titoli ...
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stemma In araldica, il complesso di tutte quelle figure, pezze, smalti, partizioni, ornamenti esteriori raffigurati secondo determinate regole, che servono a contrassegnare persone o enti. Lo s. è anche [...] situato il suo emblema, un’aquila, in cima al suo palazzo di Aix La Chapelle.
L’età medievale. Nel Medioevo gli eserciti usavano bandiere o vessilli militari (tra i vessilli del primo Medioevo, l’aquila del Sacro Romano Impero, il drago dei sassoni ...
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(o boiardo; dal russo bojar) Nobile russo. Nell’11° sec. i b. erano essenzialmente capi militari al servizio dei duchi; poi divennero possessori di latifondi e di servi, con l’obbligo di prestare servizio [...] accettando le direttive della Chiesa e facendo corpo con la nobiltà inferiore, ma le esigenze dello Stato e dell’esercito organizzato all’europea non permettevano più l’osservanza delle precedenze genealogiche. Già alla fine del 17° sec. si progettò ...
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faraone
Sergio Pernigotti
Il sovrano dell'antico Egitto
Con il termine faraone indichiamo i sovrani che per più di tremila anni hanno regnato sul trono dell'antico Egitto. Tale parola non si usa per [...] lui dipendevano vari ministri che si occupavano dei più importanti settori della vita dello Stato, quali i lavori pubblici, il tesoro, l'esercito e così via. I ministri avevano a loro volta uno stuolo di funzionari sparsi un po' in tutto il paese: ma ...
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imperatore
Nome assunto dai sovrani successori di Augusto nel governo di Roma e più volte ripreso per designare la somma autorità politica. Col nome di i. fu indicato originariamente in Roma antica chi [...] con la coreggenza (la quale tendeva ad annullare l’influenza del senato). L’i. aveva il comando supremo dell’esercito, il diritto di pace e di guerra; nel campo legislativo, mediante l’emanazione di costituzioni, aveva una giurisdizione propria ...
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esercito
eṡèrcito (ant. essèrcito) s. m. [dal lat. exercĭtus -us, in origine «esercizio», der. di exercere «esercitare»]. – 1. a. Il complesso delle forze armate di uno stato: l’e. italiano; la formazione di un e.; guidare l’esercito. In senso...
esercire
eṡercire (ant. eṡercére) v. tr. [dal lat. exercere «esercitare», comp. di ex- e arcere nel sign. di «mettere in movimento»] (io eṡercisco, tu eṡercisci, ecc.), non com. – Attendere a un mestiere, esercitare un’attività, e più in partic....